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CHIUSURA E RESOCONTO CONCLUSIVO ATTIVITA’ “FONDO DI SOLIDARIETA’ DELLE CHIESE UMBRE”

I vescovi umbri, nel corso della riunione Ceu del 6 dicembre 2016 svoltasi a Norcia, hanno ufficializzato la chiusura del “Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre” a favore della famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro a causa della crisi economica.

Dopo sette anni di attività, questo “Fondo”, che quasi ha anticipato il SIA, il Sostegno inclusione attiva, avviato dalle Istituzioni pubbliche da pochi mesi, cessa la sua attività. Dal luglio 2009 a dicembre 2016 sono stati raccolti 3.575.281,51 euro, che hanno permesso di aiutare 2.829 famiglie. Le spese di gestione del “Fondo”, che è stato coordinato dal commendatore Filippo Pupella dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, sono ammontate a 688,22 euro (imposta di bollo e di rendiconto del c/c cancario). Il “Fondo” ha operato erogando contributi alle Diocesi umbre, a seconda della loro estensione, da destinare attraverso le parrocchie e le rispettive Caritas a famiglie in difficoltà, in particolare a coloro che hanno perso il lavoro e non hanno potuto usufruire di alcun ammortizzatore sociale.

Con la chiusura del suddetto fondo, l’opera delle Chiese umbre a sostegno delle famiglie in difficoltà prosegue attraverso i servizi promossi dalla Caritas e da altre realtà socio-caritative ecclesiali, tra cui gli “Empori della Solidarietà”, che in Umbria sono attualmente nove ed altri due saranno attivati nel 2017.

“Il Fondo” non ha solo erogato contributi materiali, è stato anche “strumento” per sensibilizzare ed educare alla carità e alla solidarietà. Non è un caso che dal 2009 al 2016 108 beneficiari hanno rinunciato all’aiuto (recuperando € 80.300,00 destinati ad altri nuclei familiari), perché hanno ritrovato il posto di lavoro o sono ritornati nella propria terra nativa. Non solo, il “Fondo” è stato sostenuto da diversi benefattori ad iniziare dalle Fondazione delle Casse di Risparmio dell’Umbria. Inoltre, è importante sottolineare che tutti coloro che si sono occupati del “Fondo” lo hanno fatto a titolo volontario (Consiglio di Gestione, Segreteria Generale, Commissioni Diocesane, Caritas Diocesane e Parrocchie).

Allegato tabella per Entrate e raccolte
Allegato tabella uscite e erogazioni per diocesi
Relazione a chiusura fondo.pdf

NEL 2014 IL “FONDO DI SOLIDARIETÀ” DELLE CHIESE UMBRE HA SUPERATO I 3.320.000 EURO. PROSEGUE NELLA QUARESIMA 2015, IN TUTTE LE PARROCCHIE DELLE OTTO DIOCESI UMBRE, PER VOLONTÀ DEI VESCOVI, LA RACCOLTA DI OFFERTE PER IL “FONDO” 
 
            Dopo cinque anni di attività, il “Fondo di Solidarietà” delle Chiese umbre per le famiglie in difficoltà, a causa della perdita del lavoro dovuta alla crisi economica, ha concluso il 2014 raggiungendo la somma di ben 3.322.230,84, frutto della generosità di tanti privati benefattori, ma anche di parrocchie, comunità religiose, enti ed istituzioni come la Regione Umbria, istituti di credito, realtà produttive e soprattutto la Consulta delle sei Fondazioni Casse di Risparmio dell’Umbria (Perugia, Terni e Narni, Foligno, Orvieto, Spoleto, Città di Castello). Queste Fondazioni hanno contribuito al 31 dicembre 2014 con oltre il 42% dell’intera somma raccolta dal “Fondo di Solidarietà” nelle sue cinque “raccolte” tenutesi dal 2009 ad oggi. Le raccolte hanno permesso di aiutare 2.308 nuclei familiari in difficoltà: 793 nell’Archidiocesi metropolitana di Perugia-Città della Pieve; 394 nella Diocesi di Terni-Narni-Amelia; 251 nell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia; 224 nella Diocesi di Città di Castello; 192 nella Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; 190 nella Diocesi di Orvieto-Todi; 172 nella Diocesi di Foligno; 92 nella Diocesi di Gubbio.
Le spese di gestione del “Fondo” durante tutto il periodo delle cinque “raccolte” non hanno superato i 500 euro, per l’esattezza sono 488,12 (imposte di bollo di c.c. bancario). Alquanto significative sono le 73 famiglie che hanno rinunciato all’aiuto del “Fondo”, per aver ritrovato il lavoro o per essersi trasferite fuori regione, permettendo ad altre famiglie di accedere al sostegno delle Chiese umbre. Un aiuto che non può risolve tutti i problemi, ma testimonia la vicinanza e la solidarietà di tanti verso chi è in difficoltà. Per i numerosi gesti di generosità, che questa iniziativa ecclesiale ha fatto nascere in cinque anni, la Ceu esprime la sua soddisfazione e gratitudine a quanti si sono prodigati affinché il “Fondo di Solidarietà” proseguisse la sua opera negli anni della crisi.
Come non ricordare tra i “piccoli benefattori” gli alunni di alcune scuole della città di Terni, che hanno raccolto più di 11mila euro. Come anche la recente iniziativa canoro-musicale organizzata in alcune comunità della Zona pastorale del Nestore dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che ha visto impegnati diversi bambini e ragazzi delle corali parrocchiali a Papiano e a Castello delle Forme, dedicata alla raccolta per il “Fondo”. Non possiamo dimenticare nemmeno gli oltre mille bambini delle parrocchie di Perugia-Città della Pieve, che, durante l’Avvento 2012, hanno realizzato il Dvd “Cantiamo insieme la speranza”, il cui ricavato della distribuzione è stato devoluto all’attività del “Fondo”. Non è solo importante quanti euro vengono raccolgono, ma quante persone si attivano e si lasciano coinvolgere da iniziative che educano alla carità.
Inoltre, non poche sono le persone che giungono periodicamente nelle Caritas diocesane e parrocchiali per lasciare anche una banconota da 10 euro per l’attività del “Fondo di Solidarietà”. Se tutti i 900 mila e più umbri seguissero quest’esempio, potrebbero essere aiutate il triplo delle famiglie rispetto a quelle sostenute fino ad oggi. Un paradosso della crisi non possiamo non segnalarlo in questo contesto: da una recente ricerca che affronta il problema della “ludopatia”, in Umbria si è arrivati a giocare ogni giorno quasi 3 milioni di euro, tra “slot”, “gratta e vinci”, biglietti di lotterie… e molti si impoveriscono nel giocarsi tutto, anche la propria “piccola azienda”. Si tratta di povertà non solo materiali.
            Con il perdurare della crisi - causa anche del crescente numero di lavoratori a rischio occupazione (in Umbria i cassaintegrati sono arrivati a 24 mila e i disoccupati a 41 mila), i Vescovi hanno deciso di proseguire l’attività di questo “Fondo” per il 2015, promovendo in tutte le parrocchie delle otto Diocesi della regione la raccolta di offerte in Quaresima.

 
Tabella suddivisa per Diocesi

abitanti  budget  impegnato Erogato  da erogare  disponibilità prat. evase integr Revoche
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
I e II raccolta 86.138 186.593,17 185.600,00 185.600,00 88 7 7
III-IV-V raccolta 88.346 144.900,57 118.550,00 116.950,00 1.600,00 27.343,74 104 0 2
Totale Diocesi Assisi 331.493,74 304.150,00 302.550,00 1.600,00 27.343,74 192 7 9
Diocesi Città di Castello
I e II raccolta 58.124 125.908,91 125.700,00 125.700,00 109 58 1
III-IV-V raccolta 60.712 99.576,70 82.850,00 80.400,00 2.450,00 16.935,61 115 62 0
Totale Diocesi Città di Castello 225.485,61 208.550,00 206.100,00 2.450,00 16.935,61 224 120 1
Diocesi Foligno
I e II raccolta 66.442 143.927,46 142.050,00 142.050,00 87 23 5
III-IV-V raccolta 66.442 108.974,75 88.200,00 84.450,00 3.750,00 22.652,21 85 31 2
Totale Diocesi Foligno 252.902,21 230.250,00 226.500,00 3.750,00 22.652,21 172 54 7
Diocesi Gubbio
I e II raccolta 45.144 97.791,47 97.650,00 97.650,00 40 4 1
III-IV-V raccolta 55.319 90.731,38 73.550,00 71.650,00 1.900,00 17.322,85 52 17 1
Totale Diocesi Gubbio 188.522,86 171.200,00 169.300,00 1.900,00 17.322,85 92 21 2
Diocesi Orvieto-Todi
I e II raccolta 90.309 195.628,44 195.100,00 195.100,00 92 5 1
III-IV-V raccolta 90.309 148.120,18 116.950,00 115.750,00 1.200,00 31.698,62 98 23 2
Totale Diocesi Orvieto 343.748,62 312.050,00 310.850,00 1.200,00 31.698,62 190 28 3
Arcidiocesi Metrop. Perugia Città della Pieve
I e II raccolta 233.579 505.981,63 500.450,00 500.450,00 303 28 11
III-IV-V raccolta 286.445 469.812,37 403.250,00 391.950,00 11.300,00 72.094,00 490 40 23
Totale Diocesi Perugia 975.794,00 903.700,00 892.400,00 11.300,00 72.094,00 793 68 34
Archidiocesi Spoleto-Norcia
I e II raccolta 101.478 219.822,86 216.650,00 216.650,00 105 83 5
III-IV-V raccolta 102.508 168.128,35 143.000,00 141.400,00 1.600,00 28.301,21 146 22 6
Totale Diocesi Spoleto 387.951,21 359.650,00 358.050,00 1.600,00 28.301,21 251 105 11
Diocesi Tefrni-Narni-Amelia
I e II raccolta 161.967 350.854,86 350.200,00 350.200,00 164 2 3
III-IV-V raccolta 161.862 265.477,74 200.000,00 194.200,00 5.800,00 66.132,60 230 2 3
Totale Diocesi Terni 616.332,59 550.200,00 544.400,00 5.800,00 66.132,60 394 4 6
Totali I-II Raccolta 843.181 1.826.508,79 1.813.400,00 1.813.400,00 0,00 0,00 988 210 34
Totali III-IV-V Raccolta 911.943 1.495.722,05 1.226.350,00 1.196.750,00 29.600,00 282.480,85 1.320 197 39
TOTALE GENERALE ATTUALE 3.322.230,84 3.039.750,00 3.010.150,00 29.600,00 282.480,85 2.308 407 73
SPESE DI GESTIONE
I-II raccolta     150,87
III-IV-V raccolta     337,25
TOTALE GENERALE   488,12

 Tabella suddivisa per categorie 
 

Categorie I raccolta II Raccolta III raccolta IV Raccolta V Raccolta Totali
Associazioni, Comuni e Regione Umbria 20.811,53 5.644,16 102.802,06 3.270,00  85.000,00 217.527,75
Aziende 100.150,00 16.550,00 33.025,00 533,00  0,00 150.258,00
Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell'Umbria 500.000,00 250.475,00 250.000,00 200.000,00  200.000,00 1.400.475,00
Banche 256.904,00 20.000,00  0,00 276.904,00
Chiese Umbre 357.604,93 179.129,04 237.625,22 187.505,18 111.100,67 1.072.465,04
Parlamentari e Consiglieri Regionali 35.561,02 14.850,00  0,00  0,00  0,00 50.411,02
Privati 48.462,20 32.260,20 25.607,26 23.595,00 15.710,00 145.634,90
Competenze 5.867,14 2.390,44 651,88 126,99  11,14 9.043,25
Spese bancarie (imposta di bollo) -40,17 -110,7 -93,45 -174,6 -69,20 -488,12
Totali 1.325.320,65 501.188,14 649.617,97 434.855,57 411.752,61 3.322.230,84






























“FONDO DI SOLIDARIETÀ” DELLE CHIESE UMBRE: AL 27 AGOSTO 2014 RACCOLTI 3.005.931,83 EURO, PER UN TOTALE DI 2.191 FAMIGLIE SOSTENUTE

Sono trascorsi cinque anni (era la fine di agosto del 2009) quando le prime famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro, dovuta alla crisi economica, hanno ricevuto l’aiuto delle Chiese dell’Umbria attraverso l’attivazione del “Fondo di solidarietà” avvenuta nella primavera del 2009. I Vescovi delle otto Diocesi umbre hanno inteso rilanciare nel 2014 questa significativa iniziativa, promuovendo la quinta raccolta per il “Fondo di solidarietà” a favore delle famiglie in difficoltà economiche, facendo appello alla generosità degli umbri, già dimostrata nelle precedenti raccolte effettuate negli scorsi anni.
Dai dati risulta che, a partire dalla nascita del Fondo nel 2009 e fino al 27 agosto 2014, sono stati raccolti euro 3.005.931,83, per un totale di 2.191 famiglie sostenute.
Alla raccolta di fondi, oltre alle comunità parrocchiali, agli istituti di vita consacrata, a numerosi privati benefattori, alle Fondazioni delle Casse di Risparmio, agli Istituti di Credito, ha contribuito anche la Regione Umbria.
La gestione del “Fondo di solidarietà”, dalla sua costituzione ad oggi, ha avuto un costo di appena 429,92 euro per le spese di bollo di conto corrente bancario.
L’obiettivo della Conferenza Episcopale Umbra è quello di proseguire nel sostegno alle famiglie in difficoltà, perché gli effetti della crisi hanno tempi lunghi in particolar modo per chi ha perso il lavoro o lo cerca per la prima volta.

Di seguito il riepilogo (aggiornato al 27 agosto 2014) delle quattro raccolte del “Fondo di solidarietà” e quello parziale della quinta, avviata nella primavera del 2014.

Ripartizione dei fondi alle singole Diocesi (per abitanti) e pratiche evase (famiglie) 

 

abitanti

 budget

impegnato

Erogato

 da erogare

disponibilità

prat. evase

integr

Revoche

Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

86.138

186.593,17

185.600,00

185.600,00

 

 

88

7

7

III-IV-V raccolta

88.346

114.258,58

110.450,00

109.000,00

1.450,00

 4.801,75

96

0

2

Totale Diocesi Assisi

 

300.851,74

296.050,00

294.600,00

1.450,00

 4.801,75

184

7

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diocesi Città di Castello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

58.124

125.908,91

125.700,00

125.700,00

 

 

109

58

1

III-IV-V raccolta

60.712

78.519,31

75.400,00

69.700,00

5.700,00

 3.328,22

102

55

0

Totale Diocesi Città di Castello

 

204.428,21

201.100,00

195.400,00

5.700,00

 3.328,22

211

113

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diocesi Foligno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

66.442

143.927,46

142.050,00

142.050,00

 

 

87

23

5

III-IV-V raccolta

66.442

85.929,96

78.550,00

75.850,00

2.700,00

 9.257,42

74

28

2

Totale Diocesi Foligno

 

229.857,42

220.600,00

217.900,00

2.700,00

 9.257,42

161

51

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diocesi Gubbio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

45.144

97.791,47

97.650,00

97.650,00

 

 

40

4

1

III-IV-V raccolta

55.319

71.544,50

70.150,00

67.950,00

2.200,00

 1.535,97

47

15

0

Totale Diocesi Gubbio

 

169.335,97

167.800,00

165.600,00

2.200,00

 1.535,97

87

19

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diocesi Orvieto-Todi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

90.309

195.628,44

195.100,00

195.100,00

 

 

92

5

1

III-IV-V raccolta

90.309

116.797,34

108.300,00

106.400,00

1.900,00

 9.025,78

88

21

2

Totale Diocesi Orvieto

 

312.425,78

303.400,00

301.500,00

1.900,00

 9.025,78

180

26

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arcidiocesi Metrop. Perugia Città della Pieve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

233.579

505.981,63

500.450,00

500.450,00

 

 

303

28

11

III-IV-V raccolta

286.445

370.461,57

373.400,00

356.700,00

16.700,00

 2.593,20

450

24

16

Totale Diocesi Perugia

 

876.443,20

873.850,00

857.150,00

16.700,00

 2.593,20

753

52

27

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Archidiocesi Spoleto-Norcia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

101.478

219.822,86

216.650,00

216.650,00

 

 

105

83

5

III-IV-V raccolta

102.508

132.574,40

133.700,00

127.960,00

5.740,00

 2.047,26

137

18

6

Totale Diocesi Spoleto

 

352.397,26

350.350,00

344.610,00

5.740,00

 2.047,26

242

101

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diocesi Terni-Narni-Amelia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I e II raccolta

161.967

350.854,86

350.200,00

350.200,00

 

 

164

2

3

III-IV-V raccolta

161.862

209.337,40

181.100,00

169.800,00

11.300,00

 28.892,26

209

2

3

Totale Diocesi Terni

 

560.192,25

531.300,00

520.000,00

11.300,00

 28.892,26

373

4

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totali I-II Raccolta

843.181

1.826.508,79

1.813.400,00

1.813.400,00

0,00

0,00

988

210

34

Totali III-IV-V Raccolta

911.943

1.179.423,04

1.131.050,00

1.083.360,00

47.690,00

 61.481,84

1.203

163

31

TOTALE GENERALE ATTUALE

 

3.005.931,83

2.944.450,00

2.896.760,00

47.690,00

 61.481,84

2.191

373

65

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPESE DI GESTIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I-II raccolta

    150,87

 

 

 

 

 

 

 

 

III-IV-V raccolta

    279,05

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE GENERALE

  429,92

 

 

 

 

 

 

 

 

CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA
Fondo di Solidarietà
I RACCOLTA dal 24 marzo 2009 al 30 aprile 2010
II RACCOLTA dal 1 maggio 2010 al 30 settembre 2011
III RACCOLTA dal 19 ottobre 2011 al 2 novembre 2012
IV RACCOLTA dal 24 dicembre 2012 al 31 dicembre 2013
V RACCOLTA dal 1 Aprile 2014
Tabella suddivisa per  Categorie
Categorie I raccolta II Raccolta III raccolta IV Raccolta V Raccolta Totali
Associazioni Enti e Comuni 20.811,53 5.644,16 102.802,06 3.270,00   132.527,75
Aziende 100.150,00 16.550,00 32.025,00 533   149.258,00
Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell'Umbria 500.000,00 250.475,00 250.000,00 200.000,00   1.200.475,00
Banche 256.904,00     20.000,00   276.904,00
Chiese Umbre 357.604,93 179.129,04 237.625,22 187.505,18 85.545,50 1.047.409,87
Parlamentari e Consiglieri Regionali 35.561,02 14.850,00       50.411,02
Privati 48.462,20 32.260,20 26.607,26 23.595,00 9.415,00 140.339,66
Competenze 5.867,14 2.390,44 651,88 126,99   9.036,45
Spese bancarie (imposta di bollo) -40,17 -110,7 -93,45 -174,6 -11 -429,92
Totali 1.325.320,65 501.188,14 649.617,97 434.855,57 94.949,50 3.005.931,83
IN ATTESA DELLA QUINTA RACCOLTA DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ
DELLE CHIESE UMBRE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ.
LA QUARTA HA FRUTTATO POCO MENO DI 150 MILA EURO.
I VESCOVI NON SI SCORAGGIANO E PROMUOVERANNO UN’ALTRA RACCOLTA IN AUTUNNO, POICHÉ SONO TANTE LE FAMIGLIE CHE CONTINUANO A PERDERE IL LAVORO
La situazione è davvero grave per molte famiglie umbre che si ritrovano senza lavoro. Dall’estate del 2009, quando il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre ha iniziato a distribuire le sue prime risorse, al luglio 2013, sono stati aiutati ben 1.808 nuclei familiari, dei quali 314 hanno ricevuto una  integrazione/proroga del contributo precedentemente concesso. In quattro anni sono stati erogati 2.569.850 euro su 2.625.258,56 euro raccolti nelle quattro collette promosse nelle otto diocesi della regione. Attualmente vi è una disponibilità residua di euro 21.808,56, mentre 33.600,00 euro sono già deliberati, ma da erogare nei prossimi mesi.
I vescovi umbri hanno deciso di promuovere una quinta raccolta in autunno, poiché continuano a giungere ai Centri di Ascolto delle Caritas diocesane e parrocchiali richieste di aiuto da parte di padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro. Questo nella consapevolezza che la crisi economica si fa sentire molto tra il ceto medio, al punto da far registrare una diminuzione di circa il 30% delle offerte raccolte durante le S. Messe festive nelle parrocchie del capoluogo umbro. Tant’è vero che la quarta raccolta del Fondo di solidarietà delle Chiese umbre, tenutasi nell’Avvento-Natale 2012, è stata davvero magra: ha fruttato appena 149.131,80 euro. Si confida molto nella prossima, auspicando dei gesti maggiori di solidarietà da parte di chi può e nel sostegno di aziende, istituti di credito e fondazioni bancarie. Queste ultime, lo ricordiamo, hanno devoluto al Fondo, in quattro anni, quasi il 50% dell’intera somma raccolta e distribuita.
Di seguito un riepilogo delle quattro raccolte del Fondo di solidarietà aggiornato al 9 luglio 2013.

 

 

 

I Raccolta

II Raccolta

III raccolta

IV Raccolta

 

 

Associazioni, enti e comitati

€ 20.811,53

€ 5.644,16

€ 102.802,06

€ 3.000,00

 

 

Aziende

€ 100.150,00

€ 16.550,00

€ 32.025,00

 

 

 

Fond. Bancarie e banche

€ 756.904,00

€ 250.475,00

€ 250.000,00

€ 20.000,00

 

 

Chiese Umbre

€ 357.604,93

€ 179.129,04

€ 237.625,22

€ 116.951,00

 

 

Parlamentari, consiglieri

regionali, politici

€ 35.561,02

€ 14.850,00

 

 

 

 

Privati

€ 48.462,20

€ 32.260,20

€ 26.607,26

€ 9.218,00

 

 

competenze

€ 5.867,14

€ 2.390,44

€ 651,88

€ 12,50

 

 

spese bancarie

-€ 40,17

-€ 110,70

-€ 93,45

-€ 49,70

 

 

 

€ 1.325.320,65

€ 501.188,14

€ 649.617,97

€ 149.131,80

 

 

 

Le quattro raccolte hanno fruttato complessivamente

 

€ 2.625.258,56

 

 

 

 

 

 

 

 

IL 23 DICEMBRE LA COLLETTA REGIONALE PER IL "FONDO DISOLIDARIETA’ DELLE CHIESE UMBRE" PER COLORO CHE HANNOPERDUTO IL LAVORO

Lo scorso 10 dicembre, presso il Pontificio Seminario Regionale "Pio XI" di Assisi, si è tenuta la riunione mensile della Conferenza episcopale umbra (Ceu) presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti. Diversi sono stati gli argomenti trattati dai presuli, in particolare la crisi economica che colpisce sempre più famiglie anche in Umbria. Dall’estate del 2009 a tutt’oggi la Ceu ha aiutato, attraverso il suo "Fondo di solidarietà", 1.584 famiglie in difficoltà grazie a tre collette regionali (2009, 2010 e 2011) che hanno fruttato quasi 2 milioni e mezzo di euro. Alle collette hanno aderito, oltre alle parrocchie, al clero e alle comunità religiose, le fondazioni bancarie, alcuni istituti di credito, enti pubblici (Regione Umbria), realtà commerciali, associazioni e rappresentanti politici.I vescovi hanno rivolto un forte appello a tutti coloro che si sono resi attivi, in particolare alle comunità parrocchiali, affinché ancora una volta si rinnovi tale gesto solidale verso le famiglie colpite da difficoltà economiche, soprattutto per mancanza di lavoro. «E’ un gesto che si addice perfettamente al periodo dell’Avvento e del Natale – ha commentato il presidente della Ceu –, che ci ricorda il Mistero dell’Incarnazione dove il Figlio di Dio ha preso su di sé la nostra condizione umana».La giornata indicata per la colletta regionale del "Fondo" è stata fissata per la IV Domenica di Avvento, il 23 dicembre. I vescovi, in segno di solidarietà con chi soffre, hanno deciso di devolvere una mensilità del loro stipendio al "Fondo" stesso ed hanno espresso il loro plauso nei confronti dell’iniziativa della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, a cui hanno aderito anche le altre Caritas diocesane della regione, che ha visto coinvolti 1.700 bambini delle classi di catechismo nella realizzazione del Dvd "Cantiamo insieme la speranza" dedicato alle famiglie in difficoltà. Il ricavato andrà al "Fondo di solidarietà". E’ un’iniziativa che educa le giovani generazioni a farsi carico del prossimo, coinvolgendo anche molte famiglie e invitando coloro che possono ad aiutare quanti si trovano a vivere momenti anche drammatici.

 

 

“FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLE CHIESE UMBRE”

PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ A CAUSA DELLA CRISI ECONOMICA

 

AGGIORNAMENTO DATI AL DICEMBRE 2012 *

 

 

 

I Raccolta

II Raccolta

III Raccolta

Associazioni Enti e Comitati (1)

20.811,53

5.644,16

102.802,06

Aziende (2)

100.150,00

16.550,00

32.025,00

Fondazioni Bancarie e Banche (3)

756.904,00

250.475,00

250.000,00

Chiese Umbre (4)

        357.604,93

179.129,04

237.625,22

Parlamentari e Consiglieri Regionali (5)

          35.561,02

14.850,00

 

Privati (6)

          48.462,20

32.260,20

26.607,26

Competenze

            5.867,14

2.390,44

651,88

spese bancarie

- 40,17

- 110,70

-93,45

 

1.325.320,65

501.188,14

649.617,97

 

 

 

 

 

 

Interventi più significativi nelle tre raccolte

 

I raccolta (periodo: marzo 2009 – maggio 2010)

 

€ 100.000,00 da Coop Centro Italia

 

€ 500.000,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

  • €   12.300,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   50.850,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   51.850,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 245.000,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   38.450,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • € 101.550,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni

 

  • €   50.000,00 dalle seguenti banche: Banca Popolare di Spoleto; Cassa di Risparmio di Città di Castello; Cassa di Risparmio di Foligno; Cassa di Risparmio di Spoleto; Cassa di Risparmio di Terni e Narni; Dipendenti della Cassa di Risparmio di Spoleto hanno versato € 6.904,00.

 

Raccolti dalle parrocchie per la colletta 2009, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

 

II raccolta (periodo: giugno 2010 – settembre 2011)

 

€ 250.475,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

 

  • €     6.500,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   22.300,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   30.550,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 122.500,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   19.225,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • €   49.400,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni

 

Raccolti dalle parrocchie per la colletta 2010, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

Anche i ragazzi delle Scuola del ternano hanno raccolto intorno ai 15.000,00 €.

 

 

 

 

III raccolta (periodo: ottobre 2011 – giugno 2012)

 

€ 100.000,00 dalla Regione dell’Umbria

€   22.000,00 da Coop Umbria Casa

€ 250.000,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

 

  • €     5.725,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   28.350,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   20.500,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 122.500,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   25.600,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • €   47.325,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni

 

Raccolti dalle parrocchie per la colletta dicembre 2011, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

 

 

Tabella riepilogativa delle tre raccolte

 

 

budget

impegnato

Erogato

da erogare

disponibilità

prat.

Integ.

revoche

Diocesi Assisi

249.525,99

241.300,00

237.300,00

4.000,00

8.225,99

127

7

8

Diocesi C. di Castello

169.156,80

164.300,00

159.100,00

5.200,00

4.856,80

164

77

1

Diocesi Foligno

191.257,08

190.200,00

181.200,00

9.000,00

1.057,08

134

35

6

Diocesi Gubbio

137.197,68

136.700,00

135.500,00

1.200,00

497,68

66

10

1

Diocesi Orvieto

259.959,60

257.500,00

247.500,00

10.000,00

2459,60

137

12

2

Diocesi Perugia

710.029,27

704.750,00

685.450,00

19.300,00

5.279,27

503

37

18

Diocesi Spoleto

292.843,91

282.750,00

273.000,00

9.750,00

10.093,91

167

96

7

Diocesi Terni

466.156,43

459.700,00

449.900,00

9.800,00

6.456,43

286

2

3

 

In sintesi la situazione attuale del fondo è la seguente:

 

 

raccolta complessiva

importo impegnato:

importo erogato:

importo da erogare:

istanze deliberate:

integrazioni

istanze revocate:

 

disponibilità:

 

€ 2.476.126,76

€ 2.437.200,00

€ 2.368.950,00

€ 68.250,00

n. 1.584

n. 276

n. 46

 

€ 38.926,76

 

 

Spese di gestione a carico del Fondo € 244,32.

 

 

AGGIORNAMENTO DATI AL 6 GIUGNO 2012 *

 

 

 

 

 

I Raccolta

II Raccolta

III Raccolta

Associazioni Enti e Comitati (1)

20.811,53

5.644,16

101.102,06

Aziende (2)

100.150,00

16.550,00

32.025,00

Fondazioni Bancarie e Banche (3)

756.904,00

250.475,00

250.000,00

Chiese Umbre (4)

        357.604,93

179.129,04

233.077,03

Parlamentari e Consiglieri Regionali (5)

          35.561,02

14.850,00

 

Privati (6)

          48.462,20

32.260,20

23.587,26

Competenze

            5.867,14

2.390,44

394,86

spese bancarie

- 40,17

- 110,70

-43,45

 

1.325.320,65

501.188,14

640.142,76

 

 

 

Interventi più significativi nelle tre raccolte

 

 

I raccolta (periodo: marzo 2009 – maggio 2010)

 

€ 100.000,00 da Coop Centro Italia

 

€ 500.000,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

  • €   12.300,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   50.850,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   51.850,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 245.000,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   38.450,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • € 101.550,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni

 

  • €   50.000,00 dalle seguenti banche: Banca Popolare di Spoleto; Cassa di Risparmio di Città di Castello; Cassa di Risparmio di Foligno; Cassa di Risparmio di Spoleto; Cassa di Risparmio di Terni e Narni; Dipendenti della Cassa di Risparmio di Spoleto hanno versato € 6.904,00.

 

Raccolti dalle parrocchie per la colletta 2009, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

 

 

II raccolta (periodo: giugno 2010 – settembre 2011)

 

€ 250.475,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

 

  • €     6.500,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   22.300,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   30.550,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 122.500,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   19.225,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • €   49.400,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni
  •  

Raccolti dalle parrocchie per la colletta 2010, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

Anche i ragazzi delle Scuola del ternano hanno raccolto intorno ai 15.000,00 €.

 

III raccolta (periodo: ottobre 2011 – giugno 2012)

 

€ 100.000,00 dalla Regione dell’Umbria

€   22.000,00 da Coop Umbria Casa

€ 250.000,00 dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre come appresso indicato:

 

  • €     5.725,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • €   28.350,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
  • €   20.500,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
  • € 122.500,00     Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • €   25.600,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
  • €   47.325,00    Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni

 

Raccolti dalle parrocchie per la colletta dicembre 2011, dai Vescovi e dai sacerdoti della Regione

 

 

 

 

 

Tabella riepilogativa delle tre raccolte

 

 

 

 

 

 budget

impegnato

Erogato

 da erogare

disponibilità

prat.

Integ.

revoche

Diocesi  Assisi

248.608,07

217.100,00

211.600,00

5.000,00

31.508,07

109

7

7

Diocesi   
Città di Castello

168.525,99

142.200,00

137.700,00

4.500

26.325,99

132

67

1

Diocesi  Foligno

190.566,74

160.550,00

157.850,00

2700,00

30.016,74

114

29

6

Diocesi  Gubbio

136.622,91

117.250,00

110.950,00

6.300,00

19.372,91

52

9

1

Diocesi  Orvieto

259.021,28

229.650,00

219.450,00

10.200,00

29.371,28

116

9

2

Diocesi  Perugia

707.053,07

612.650,00

596.350,00

16.300,00

94.403,07

392

36

12

Diocesi  Spoleto

291.778,84

246.400,00

242.650,00

3.750,00

45.378,84

140

86

6

Diocesi  Terni

464.474,67

412.900,00

407.700,00

5.200,00

51.574,67

237

2

3

 

 

 

 

In sintesi la situazione attuale del fondo è la seguente:

 

 

raccolta complessiva

importo impegnato:

importo erogato:

importo da erogare:

istanze deliberate:

integrazioni

istanze revocate:

 

disponibilità:

 

€ 2.466.651,55

€ 2.138.700,00

€ 2.084.750,00

€ 53.950,00

n. 1.292

n. 245

n. 38

 

€ 327.951,55

 

 

In ultimo le spese di gestione a carico del Fondo ammontano a € 194,32.

RACCOLTI QUASI 2 MILIONI E MEZZO DI EURO ED AIUTATE CIRCA 1.300 FAMIGLIE. LE DOMANDE PERVENUTE SONO «INTERESSANTI FONTI INEDITE DI STUDIO» PER IL “V RAPPORTO SULLE POVERTÀ IN UMBRIA” DELL’AUR DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE.

IL VESCOVO PRESIDENTE DELLA CEU MONS. VINCENZO PAGLIA: IL “FONDO” «È UNA STRAORDINARIA RETE CHE AIUTA A SALVARE IL TESSUTO DELLA SOCIETÀ DELLA NOSTRA REGIONE».

 

«Sono molto lieto che l’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale umbra abbia coinvolto davvero e in maniera sorprendente e capillare l’intera società umbra, che manifesta un’Italia bella, solidale, dando speranza in un momento particolarmente difficile. Certamente, questa “piccola-grande” iniziativa è una straordinaria rete che aiuta a salvare per le sue modalità di erogazione, creando un rapporto diretto e non anonimo con le famiglie in difficoltà, il tessuto della società della nostra regione». E’ il commento del vescovo mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), sull’aggiornamento dei dati del “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre” a tre anni dall’inizio della sua operatività, istituito dalla Ceu nella primavera-estate del 2009 con l’erogazione dei primi aiuti alle famiglie in difficoltà che avevano perso il lavoro e senza alcun ammortizzatore sociale.

Fino al 6 giugno 2012 i nuclei familiari sostenuti dal “Fondo” sono stati 1.292 nelle otto diocesi dell’Umbria (109 ad Assisi, 132 a Città di Castello, 114 a Foligno, 52 a Gubbio, 116 ad Orvieto, 392 a Perugia, 140 a Spoleto e 237 a Terni), per i quali sono stati impegnati complessivamente 2.138.700,00 euro, grazie alla somma raccolta per il suddetto “Fondo” che ammonta a 2.466.651,55 euro, frutto di tre distinte “raccolte” (marzo 2009-maggio 2010; giugno 2010-settembre 2011; ottobre 2011-giugno 2012). Le famiglie aiutate hanno ricevuto singolarmente contributi mensili di 250-300 euro (in media) per un periodo non inferiore a tre mesi con possibilità di rinnovo del contributo e a richiedere quest’integrazione sono stati 245 nuclei familiari.

Ad oggi la disponibilità del “Fondo” è di 327.951,55 euro, che dovrebbe garantire il prosieguo della sua operatività per tutto il 2012, in base all’attuale trend di domande accolte e relative assegnazioni di contributi da parte del “Consiglio di gestione” del “Fondo” su segnalazione di ciascuna delle otto “Commissioni diocesane di solidarietà”.

Dall’estate 2009 a tutt’oggi queste “Commissioni” hanno ricevuto e visionato migliaia di domande che sono state ritenute dai ricercatori dell’Aur (Agenzia umbra ricerche) e dell’Osservatorio sulle Povertà (organismo promosso dalla Ceu e dalla Giunta regionale nel 1995) «interessanti fonti inedite di studio» del complesso fenomeno delle povertà in Umbria, che vanno ad integrare i dati statistici ufficiali. «I dati del “Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre” contribuiscono molto a dare il polso della situazione». A dirlo è stato il prof. Paolo Montesperelli, sociologo e membro dell’Osservatorio sulle Povertà, a inizio stesura del “V Rapporto sulle povertà in Umbria”, che sarà pubblicato in autunno. Per Montesperelli il contributo della Caritas, nella stesura di ogni Rapporto, «è fondamentale prima di tutto dal punto di vista metodologico, ma anche di apporto di esperienze, di spirito. Metodologico nel senso che la Caritas per l’attività provvida che svolge è una realtà che detiene una marea di dati molto interessanti, che andrebbero valorizzati al massimo, anche nell’interesse della Caritas stessa, oltre che naturalmente della comunità. E poi tutta l’esperienza della Caritas, il suo vissuto, le sue “antenne” fortemente radicate nel sociale sono indispensabili».

Ritornando al “Fondo di solidarietà”, il suo obiettivo non si limita alla semplice erogazione di contributi economici, ma vuole essere un richiamo alle coscienze e, soprattutto, un segnale per invitate tutti alla necessità di cambiare gli stili di vita, oggi volti troppo spesso allo spreco, al lusso sfrenato, all’accumulo. Occorre tornare a modalità di vita più rispettose della sobrietà, della modernizzazione, della capacità di accorgersi dei bisogni altrui; stili che possano fare spazio nei cuori alla solidarietà ed emarginare l’indifferenza. Testimonianza dell’importanza anche educativa alla solidarietà che il “Fondo” contribuisce a promuovere, giunge dal gesto di circa 40 famiglie aiutate che una volta superate le difficoltà economiche (grazie al lavoro ritrovato) hanno tempestivamente comunicato la loro nuova situazione, così da rinunciare al sostegno del “Fondo” a favore di altre famiglie. Altro aspetto positivo è la modalità di erogazione del contributo assegnato alla famiglia che lo riceve dal proprio parroco, con il quale si instaura un rapporto umano di conoscenza reciproca che va oltre il semplice gesto di solidarietà. Inoltre, il “Fondo” ha aiutato non poche giovani famiglie a ben amministrare il contributo ricevuto individuando la priorità delle spese da affrontare.

Dall’aggiornamento dei dati del “Fondo di solidarietà” si evince che dei circa 2 milioni e mezzo di euro raccolti oltre la metà (1.257.379,00) sono pervenuti dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio dell’Umbria (Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto e Terni e Narni) e da istituti di credito (Banca Popolare di Spoleto e Casse di Risparmio di Città di Castello, Foligno, Spoleto e Terni e Narni) e più di un terzo (769.811,00) dalle tre collette delle diocesi umbre di marzo 2009, giugno 2010 e dicembre 2011, che hanno riguardato oltre 600 parrocchie coinvolgendo gli stessi parroci, i vescovi e comunità religiose. Da segnalare che gli alunni di una scuola del ternano hanno raccolto 15mila euro. Altre somme significative sono pervenute nei tre anni del “Fondo” da aziende, enti ed associazioni (100.000 euro dalla Coop Centro Italia nel 2009, 100.000 euro dalla Regione dell’Umbria nel 2012 e 22.000 euro dalla Coop Umbria Casa nel 2011). Anche privati benefattori (104.309,66 euro), parlamentari e consiglieri regionali (50.411,02 euro) non hanno fatto mancare il proprio contributo al “Fondo”, le cui spese di gestione (bancarie) sono state di appena 194,32 euro, in quanto tutti i suoi addetti hanno svolto opera di volontariato. Infine, i dati sulle singole tre raccolte: la prima ha fruttato 1.325.320,65 euro; la seconda 501.188,14 euro; la terza 640.142,76 euro.

Chi fosse interessato a sostenere l’opera del “Fondo” può inviare il suo contributo economico attraverso il c/c bancario (codice iban: IT18 F 06315 03000 000000081040) intestato a Regione Ecclesiastica Umbra, specificando nella causale: “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre”. 

 

GRANDE COLLETTA IL 18 DICEMBRE NELLE CHIESE UMBRE PER IL“FONDO DI SOLIDARIETA’ “

Il presidente della Ceu Mons. Vincenzo Paglia: “Non c’è nessuno così povero, da non poter aiutare un altro più povero di lui. In questo momento di crisi diffusa chi perde il posto di lavoro vive una situazione ancora più drammatica”.

 

Sono trascorsi due anni e mezzo da quando il Fondo di solidarietà delle Chiese Umbre ha iniziato ad operare attraverso l’erogazione di contributi alle otto diocesi dell’Umbria, a seconda della loro estensione, da destinare attraverso le parrocchie a famiglie in difficoltà a causa della crisi economica, in particolare a coloro che hanno perso il lavoro e non usufruiscono di alcun ammortizzatore sociale.

Per proseguire questa opera di solidarietà, che ha dato buoni risultati e sostenuto economicamente e moralmente tante persone che hanno visto cambiare la loro vita nel giro di pochi giorni, in tutte le chiese delle otto diocesi dell’Umbria domenica 18 dicembre 2011 si terrà una grande colletta durante le celebrazioni delle Sante Messe, il cui ricavato sarà destinato al “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre”.

 

Fino ad ottobre 2011, i contributi affluiti al Fondo, con una prima raccolta iniziata nel marzo 2009, una seconda nel giugno 2010 e alle ultime donazioni giunte nell’ottobre 2011, che di fatto hanno dato inizio a questa terza fase di operatività, hanno permesso di aiutare 1008 famiglie residenti in Umbria per un importo complessivo impegnato pari a 1 milione 835 mila euro a fronte di una raccolta complessiva pari a 1.861.621 mila euro, di cui 1.325.360 euro realizzati con la prima raccolta (marzo 2009 – aprile 2010), 485.313 euro derivanti dalla seconda raccolta (maggio 2010 – settembre 2011) e 35.112 euro frutto delle ultime donazioni del mese di ottobre 2011 della Coop Centro Casa, della cooperativa Cosp di Terni e di una raccolta della Coop di Collestrada.

Attualmente rimane una disponibilità residua di 26.521 euro che non consentirà al Fondo di solidarietà di operare ancora per molto, a fronte di richieste di aiuto sempre crescenti a causa di una crisi che sarà ancora più difficile da affrontare.

Per questo i Vescovi dell’Umbria hanno indetto una nuova grande colletta nella domenica che precede il Natale, chiedendo uno scatto di solidarietà e un rinnovato impegno da parte di tutti verso chi è più bisognoso.

“Una cosa abbiamo tutti chiara: evitare in ogni modo la chiusura del Fondo – ha detto il vescovo Vincenzo Paglia, presidente della Ceu - Per questo si è deciso di indire una nuova raccolta. Ed è partita direttamente dai vescovi i quali hanno versato nel Fondo il proprio stipendio di un mese. Hanno inoltre deciso di destinare una parte delle entrate delle Diocesi ad irrobustire questo Fondo. L’obiettivo di questa terza fase è quello di riuscire a raccogliere altri 500mila euro per aiutare le sempre più numerose famiglie nel bisogno, alle quali si aggiungono non solo coloro che hanno perso il posto di lavoro, ma anche gli altri per i quali è scaduta la cassa integrazione e che non hanno trovato una nuova occupazione. Il problema del lavoro continua ad avere un’attenzione particolare da parte della Chiesa Umbra, rispetto alle altre forme di povertà che non sono estranee e alle quali si cerca di far fronte attraverso le diverse istituzioni caritative ecclesiali”.

E’ stato quindi padre Vittorio Viola direttore della Caritas di Assisi ha ricordare la particolarità del fondo nel contatto e vicinanza che si stabilisce con le famiglie: “L’ispirazione del Fondo è quella di fare uguaglianza e non impoverire, cercare di non dimenticare nessuno tra quelli che sono nel bisogno. Ed è un arricchimento anche per le comunità cristiane che sono così sensibilizzate sulla necessità di una maggiore sobrietà’ negli stili di vita, sulla capacità di accorgersi dei bisogni altrui; stili che possano fare spazio nei cuori alla solidarietà ed emarginare l’indifferenza”.

Da rilevare che tutti coloro che si occupano del Fondo di solidarietà sono volontari e che le uniche spese sostenute finora per la gestione sono state quelle per l’imposta di bollo e rendiconto del C/C pari a 150,87 euro.

Una raccolta che, come nelle precedenti occasioni, coinvolgerà anche le Istituzioni locali, economiche, associative, fondazioni bancarie e istituti di credito, comunità parrocchiali e di vita religiosa, mondo imprenditoriale e commerciale, associazioni di categoria.

“Non c’è nessuno così povero, da non poter aiutare un altro più povero di lui – ha quindi concluso mons. Paglia -. Dobbiamo rivedere i nostri parametri di vita che finora è stata condotta in molti casi sopra le reali possibilità. Dare un piccolo aiuto è indice di una solidarietà più attenta e non solo delegata, di una maggiore responsabilità, perché insieme tante piccole offerte formano una catena solidale e robusta”.

 

Tutti coloro che vogliono contribuire, anche dopo la grande colletta di domenica 18 dicembre, possono versare la propria offerta mediante bonifico bancario o assegno bancario intestato a “Regione Ecclesiastica Umbra - Fondo di solidarietà delle Chiese umbre”, presso Carispo-filiale di Perugia (via Martiri dei Lager, 74), Iban: IT 18 F 06315 03000 000000081040, o consegnando l’offerta alla Caritas diocesana o alla parrocchia specificando la causale.

 

DATI SUL FONDO DI SOLIDARIETA’ 

 

Finora con il fondo sono stati erogati aiuti, dai 350 a 500 euro mensili, a persone rimaste senza lavoro e con nessuna tutela sociale ed economica per sei – dodici mesi, privilegiando, nella seconda trance, coloro che non avevano fatto richiesta in precedenza. Delle 1008 famiglie che hanno usufruito dell’aiuto del Fondo di solidarietà il 51% ha la cittadinanza italiana.

 

Le entrate del Fondo di solidarietà sono state determinate in prevalenza dal contributo di Fondazioni bancarie e banche per un importo pari a 1.007.379,00 euro di cui 750.000 elargiti dalla Consulta delle Fondazioni umbre (367.500 Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – 150.950 Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e altre); 536.733,97 euro dalle Chiese umbre (parrocchie, vescovi che hanno dato mensilità del loro stipendio e sacerdoti delle 8 diocesi), dalle aziende 128.700 euro di cui 100.000 euro dalla Coop Centro Italia; 80.722, 40 da privati; 53.523,02 da parlamentari e Consiglieri regionali; 26.455,69 da associazioni enti e comitati.

Nella seconda raccolta sono stati realizzati contributi prevalentemente dalle Chiese Umbre mentre è risultato dimezzato il contributo delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre pari a 250.475 euro. In proporzione risultano inferiori alla prima raccolta le elargizioni provenienti dalle aziende, parlamentari e consiglieri regionali e dai privati.

 

Da evidenziare, inoltre, alcuni dati:

- I nuclei familiari aiutati complessivamente nei due anni sono 1008, così ripartiti per ciascuna delle otto Diocesi dell’Umbria: 89 Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; 110 Città di Castello; 89 Foligno; 40 Gubbio; 93 Orvieto-Todi; 310 Perugia-Città della Pieve; 109 Spoleto-Norcia; 168 Terni-Narni-Amelia. In totale nelle otto diocesi sono state revocate 31 istanze per venir meno dei requisiti richiesti, per allontanamento dalla zona di residenza o per mutate condizioni lavorative.

 

 - Finora sono state 4.421 le richieste giunte ed analizzate dai Centri di ascolto delle otto diocesi umbre, mentre continua a crescere il numero di pratiche rimaste in sospeso in attesa che il fondo venga reintegrato per prolungare il periodo di aiuto alle famiglie, perché gli effetti della crisi hanno tempi lunghi.

 

 

CHI SONO I BENEFICIARI DEL “FONDO DI SOLIDARIETA’ DELLE CHIESE UMBRE” E COME ACCEDERVI?

 

Sono le famiglie con figli o in attesa di prole, con anziani e disabili gravi, monoreddito,  con capofamiglia che abbia perduto il lavoro e non sia sufficientemente coperto da ammortizzatori sociali o non abbia un lavoro stabile.

Il “Fondo di solidarietà” ha una funzione integrativa alle iniziative sociali già esistenti

(non va a sostituirle) o che verranno attivate da altri soggetti istituzionali, i cui interventi saranno rivolti a diverse forme di aiuto: pagamento rata d’affitto, utenze primarie (acqua, luce, gas, riscaldamento…) e acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico-sanitario per neonati, corredo e libri scolastici per bambini e ragazzi, fino ad un massimo di 500 EURO mensili per due anni.

Per accedere agli aiuti del “Fondo di solidarietà” basta contattare il proprio parroco o gli operatori-volontari della Caritas parrocchiale, oppure direttamente la Caritas diocesana di appartenenza, dove gli interessati saranno assistiti o indirizzati nel presentare la domanda di aiuto da inoltrare all’apposito Comitato regionale di gestione del “Fondo”.

Un ruolo importante sarà svolto anche dai patronati e dai centri di assistenza fiscale (es. Acli e sindacati) nel determinare le necessità ed i livelli di reddito familiare che necessitano di essere integrati dall’intervento del “Fondo”, oltre che per orientare ed informare le famiglie sulle opportunità che la legislazione e le iniziative delle istituzioni nazionali e locali offrono per fronteggiare le situazioni di difficoltà economica.

 

DATI  A CONSUNTIVO  DEL II° ANNO DI ATTIVITA' DEL FONDO

IN VISTA DELLA GRANDE COLLETTA CHE SI TERRA'

IN TUTTE LE CHIESE DELL'UMBRIA

DOMENICA 18 DICEMBRE 2011

PER CONTINUARE QUEST'OPERA DI SOLIDARIETA'

A FAVORE DEI LAVORATORI CHE HANNO PERSO L'OCCUPAZIONE

Sono trascorsi due anni e mezzo da quando il Fondo di solidarietà delle Chiese Umbre ha iniziato ad operare attraverso l’erogazione di contributi alle otto diocesi dell’Umbria, a seconda della loro estensione, da destinare attraverso le parrocchie a famiglie in difficoltà a causa della crisi economica, in particolare a coloro che hanno perso il lavoro e non usufruiscono di alcun ammortizzatore sociale.

Fino ad ottobre 2011 i contributi affluiti al Fondo hanno permesso di aiutare 988 famiglie residenti in Umbria per un importo complessivo impegnato pari a 1 milione 816 mila euro a fronte di una disponibilità complessiva pari a 1.826.508, dei quali 1.325.360 realizzati con la prima raccolta (marzo 2009 – aprile 2010) e 485.313 euro con la seconda raccolta (maggio 2010 – settembre 2011). Attualmente nel fondo rimane una disponibilità di 10.408 euro.

 

DATI SUL FONDO DI SOLIDARIETA’ 

 

Finora con il fondo sono stati erogati aiuti, dai 350 a 500 euro mensili, a  persone rimaste senza lavoro e con nessuna tutela sociale ed economica per sei – dodici mesi, privilegiando nella seconda trance coloro che non avevano fatto richiesta in precedenza. Delle 988 famiglie che hanno usufruito dell’aiuto del Fondo di solidarietà il 51% ha la cittadinanza italiana.

 

Le entrate del Fondo di solidarietà sono state determinate in prevalenza dal contributo di Fondazioni bancarie e banche per un importo pari a 1.007.379,00 euro di cui 750.000 elargiti dalla Consulta delle Fondazioni umbre (367.500 Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – 150.950 Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e altre); 536.733,97 euro dalle Chiese umbre (parrocchie, vescovi che hanno dato mensilità del loro stipendio e sacerdoti delle 8 diocesi), dalle aziende 116.700 euro di cui 100.000 euro dalla Coop Centro Italia; 80.722, 40 da privati; 50.411,02 da parlamentari e Consiglieri regionali; 26.455,69 da associazioni enti e comitati.

Nella seconda raccolta sono stati realizzati contributi prevalentemente dalle Chiese Umbre mentre è risultato dimezzato il contributo delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre pari a 250.475 euro. In proporzione risultano inferiori alla prima raccolta le elargizioni provenienti dalle aziende, parlamentari e consiglieri regionali e dai privati.

 

Da evidenziare, inoltre, alcuni dati:

-         La gestione 2009-2010 del Fondo ha avuto un costo pressoché zero, appena 40,17 euro per le spese di bollo di conto corrente bancario. Per il successivo anno la spesa del conto corrente è stata di 55,35 euro

-         Al ottobre 2011, del budget complessivo a disposizione del Fondo sono stati impegnati

     1.816.100,00 euro, dei quali già erogati 1.799.200,00 euro e da erogare 16.900,00 euro.

-         I nuclei familiari aiutati complessivamente nei due anni sono 988, così ripartiti per ciascuna delle otto Diocesi dell’Umbria: 88 Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; 109 Città di Castello; 87 Foligno; 40 Gubbio; 92 Orvieto-Todi; 303 Perugia-Città della Pieve; 105 Spoleto-Norcia; 164 Terni-Narni-Amelia. In totale nelle otto diocesi sono state revocate 30 istanze per venir meno dei requisiti richiesti, per allontanamento dalla zona di residenza o per mutate condizioni lavorative.

Un aspetto positivo di questa forma di sostegno è la modalità di erogazione del contributo assegnato alla famiglia che lo riceve dal parroco, con il quale si instaura un rapporto umano di conoscenza reciproca che va oltre il semplice gesto di solidarietà.

L’iniziativa del Fondo vuole essere un richiamo alle coscienze e, soprattutto, un segnale per invitate tutti alla necessità di cambiare gli stili di vita: «sono offensivi ed inquietanti gli stili dello spreco, del lusso sfrenato, dell’accumulo», per tornare a modalità di vita più rispettose della sobrietà, della modernizzazione, della capacità di accorgersi dei bisogni altrui; stili che possano fare spazio nei cuori alla solidarietà ed emarginare l’indifferenza.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
NEWS 2011
 
MONS. PAGLIA, PRESIDENTE DELLA CEU: “C’E’ BISOGNO DI MAGGIORE SOLIDARIETA’. FAREMO UNA NUOVA COLLETTA PER IL FONDO DI SOLIDARIETA’ DELLA CHIESE UMBRE”

Con la solenne celebrazione presieduta nel pomeriggio del 29 novembre dal vescovo Vincenzo Paglia nella Cattedrale di Amelia, si è conclusa la giornata dedicata alla festa della santa patrona di Amelia, Fermina. Celebrazione preceduta dalla suggestiva rievocazione storica della pesatura e offerta dei ceri, secondo gli Statuti del 1346 e dall’accensione dei ceri con la “Fiaccola S. Fermina” partita in mattinata da Civitavecchia e portata in staffetta dalle associazioni sportive di Civitavecchia e Amelia. Nei tradizionali abiti del Trecento, i sindaci dei Comuni dell’amerino: Alviano, Attigliano, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina e Penna in Teverina hanno offerto alla patrona grossi ceri il cui peso equivale simbolicamente a quello dei nuclei familiari presenti nel borgo che essi amministrano, insieme a quelli delle due città di Amelia e Civitavecchia.

Il vescovo Vincenzo Paglia, sottolineando l’importanza di ritrovarsi come comunità unita nella celebrazione della festività della santa patrona, ha ricordato come la giovane martire Fermina sia ancora oggi testimone della fede e dell’amore per gli altri. «In questo particolare momento di crisi che stiamo vivendo a livello mondiale – ha detto il presule – sia economica che sociale, in particolare ricordando il conflitto dei paesi del Nord Africa, è necessario essere uniti, superando individualismi ed egoismi, perché se ciascuno pensa per sé sarà sempre più difficile il futuro per tutti. Anche la crisi economica che stiamo vivendo nasce dall’egoismo di singoli e degli Stati, dall’egoismo di chi ha voluto speculare sugli altri. Per questo è importante ricordare che abbiamo bisogno dell’esempio di donne come Fermina, perché si superino divisioni e cresca in ciascuno una solidarietà maggiore verso tutti, perché s'impari ad essere generosi anche prestando attenzione al prossimo, mostrandosi accoglienti verso l’altro».

Una solidarietà concreta come quella del Fondo di solidarietà delle Chiese umbre che, ha ricordato ancora mons. Paglia nella sua omelia, «ha permesso di sostenere oltre 1000 famiglie umbre, lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e che non hanno nessun ammortizzatore sociale. Ora il fondo è terminato, ma c’è necessità di aiutare ancora chi è più bisognoso, perché nei momenti difficili nessuno sia lasciato solo. Per questo il 18 dicembre in Umbria si terrà una nuova colletta per il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre. Un gesto che mostra quanto oggi sia necessario aiutarsi gli uni con gli altri, anche dando poco, disponibilità, attenzione, vicinanza. Tutti dobbiamo amare di più cominciando dai più deboli, sostenendo chi si torva in una condizione peggiore della nostra. C’è necessità che cresca tra noi l’amore e la solidarietà, aiutando chi è più povero, chi è nel bisogno maggiore».

All’insegna della solidarietà anche il premio “Santa Fermina” che è stato conferito alla Caritas del Kosovo di Dubrava, per la realizzazione di progetti e centri di aggregazione per i giovani. Progetti che la città di Amelia sta seguendo da qualche tempo in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Regina di Terni e i gruppi di volontari che già operano attraverso la Caritas.

 
 
 
 
 
NEWS 2010

LA CHIESA UMBRA RILANCIA IL FONDO DI SOLIDARIETA' A FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' ECONOMICHE FACENDO APPELLO ALLA GENEROSITA' DEGLI UMBRI
 
Statisticamente basterebbero pochi euro a persona (l’Umbria sfiora un milione di abitanti) per raddoppiare la cifra raccolta lo scorso anno dal Fondo di solidarietà delle Chiese umbre (1.325.320,65 di euro), che ha permesso di aiutare per sei mesi circa 600 famiglie in difficoltà a causa della crisi economica. L’obiettivo è anche quello di portare a dodici mesi l’aiuto alle famiglie, perché gli effetti della crisi hanno tempi lunghi. Anche se c’è un timido segnale di ripresa, la situazione è a tutt’oggi difficile, soprattutto per chi ha perso il lavoro o lo cerca per la prima volta.
Per questo la Conferenza episcopale umbra (Ceu) ha inteso rilanciare l’iniziativa del Fondo di solidarietà avviata un anno fa, facendo nuovamente appello alla generosità di tutti: cittadini, sacerdoti, religiosi, imprenditori, politici, professionisti, rappresentanti delle associazioni cattoliche e non, di categoria e del mondo bancario, produttivo ed istituzionale.
I vescovi hanno indetto per domenica 6 giugno, solennità del Corpus Domini, in tutte le 591 parrocchie dell’Umbria una nuova colletta generale per il Fondo di solidarietà con l’auspicio che raggiunga in maniera più estesa ogni cittadino ed ogni istituzione della regione. La scelta della festa del Corpus Domini non è stata casuale: «In quel giorno – precisano i vescovi – ci ricordiamo di aiutare concretamente quelle famiglie, anch'esse parte del Corpo di Cristo, che altrimenti cadrebbero nella disperazione». I vescovi danno l’esempio anche questa volta, offrendo l'equivalente di un mese del loro stipendio, rilanciando così il sistema solidale dell’antica “decima”.
L’iniziativa del Fondo vuole essere un richiamo alle coscienze e, soprattutto, un segnale per invitate tutti alla necessità di cambiare gli stili di vita: «sono offensivi ed inquietanti gli stili dello spreco, del lusso sfrenato, dell’accumulo», per tornare a modalità di vita più rispettose della sobrietà, della modernizzazione, della capacità di accorgersi dei bisogni altrui; stili che possano fare spazio nei cuori alla solidarietà ed emarginare l’indifferenza».
 Testimonianza dell’importanza anche educativa alla solidarietà che il Fondo stesso contribuisce a promuovere, giunge dal gesto di alcune delle famiglie aiutate che una volta superate le difficoltà economiche (grazie al lavoro ritrovato) hanno tempestivamente comunicato la loro nuova situazione, così da rinunciare al sostegno del Fondo a favore di altre famiglie. Altro aspetto positivo di questa forma di sostegno è la modalità di erogazione del contributo assegnato alla famiglia che lo riceve dal parroco, con il quale si instaura un rapporto umano di conoscenza reciproca che va oltre il semplice gesto di solidarietà.
Da evidenziare, inoltre, alcuni dati:
 - La gestione 2009-2010 del Fondo ha avuto un costo pressoché zero, appena 40,17 euro per le spese di bollo di conto corrente bancario.
- Al 3 maggio scorso, del budget complessivo a disposizione del Fondo sono stati impegnati 1.159.050,00 euro, dei quali già erogati 797.850,00 euro e da erogare 361.200,00 euro. Restano a disposizione 166.270,65 euro.
- I nuclei familiari aiutati complessivamente sono 587, così ripartiti per ciascuna delle otto Diocesi dell’Umbria: 53 Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; 69 Città di Castello; 35 Foligno; 28 Gubbio; 47 Orvieto-Todi; 200 Perugia-Città della Pieve; 49 Spoleto-Norcia; 106 Terni-Narni-Amelia.
La crisi economica, che ha colpito l‘intera economia mondiale sul finire del primo decennio del terzo millennio, ha inciso profondamente anche in Umbria, aumentando precarietà e rischi. Infatti, gli ultimi dati, forniti da varie agenzie, parlano di un 8% delle famiglie umbre con reddito al di sotto della soglia di povertà. Sono a maggior rischio le famiglie numerose, i nuclei familiari con anziani, malati e portatori di handicap e le donne sole con figli. Il lavoro flessibile e precario, diffuso anche in Umbria, incoraggia la prolungata permanenza dei giovani nelle famiglie di origine fino oltre 35 anni di età, con conseguenti effetti negativi sulla vita sociale e morale della popolazione giovanile. Attualmente in Umbria la cassa integrazione interessa oltre 12.000 lavoratori. Oltre 5.000 posti sono stati persi. Si stimano in oltre 15.000 i lavoratori precari, che hanno concretamente possibilità di non vedersi rinnovare più i propri contratti.
Ormai è da alcuni anni che la crisi colpisce anche le famiglie italiane; basti pensare che quelle che si sono recate ai Centri di Ascolto diocesani e parrocchiali delle Caritas dell’Umbria per chiedere un sostegno economico sono aumentate del 10% negli ultimi due anni, passando dal 27% del 2004 al 37% del 2006. Delle 587 famiglie che hanno usufruito dell’aiuto del Fondo di solidarietà il 51% ha la cittadinanza italiana.
 
 


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