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  30/10/2015 15:21


A Perugia il 31 ottobre si festeggia la vigilia della festa di Ognissanti: le iniziative degli Oratori e dei gruppi giovanili parrocchiali. Don Riccardo Pascolini presidente nazionale del Forum Oratori Italiani (Foi): «far riscoprire ai ragazzi il valore delle tradizioni»



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Né streghe né maghi, né zucche né teschi: a Perugia la sera del 31 ottobre si festeggia la vigilia della festa di Ognissanti. È questa l’iniziativa portata avanti da numerose realtà oratoriali e gruppi giovanili parrocchiali nell’Archidiocesi per l’ultimo giorno del mese di ottobre.

Non si tratta, in realtà, di una sfida al tradizionale “Halloween”, quanto, piuttosto, il recupero e la riscoperta dell’origine di questa festa che trae ispirazione da una radice cristiana: «Halloween, invero, è una trasformazione in scozzese di una espressione inglese “All Hallows' Eve” – spiega mons. Nazzareno Marconi, già rettore del Seminario Pontificio Umbro “Pio XI” ed attuale vescovo della Diocesi di Macerata ai microfoni di “èTvMacerata” – che vuol dire “Vigilia di tutti i santificati”». In origine nessuna connessione con streghe e maghi per Halloween, festa di tradizione anglosassone con ricorrenze celtiche che ha assunto negli Stati Uniti le forme commerciali con cui oggi si presenta nel mondo. «Oggi purtroppo è diventata la festa delle zucche vuote – prosegue mons. Marconi – e sarebbe bello se tutti potessero festeggiare “Halloween” in maniera positiva, con la zucca piena».

È piuttosto la sera di “Holyween” negli Oratori perugini: numerose le iniziative promosse, come “La notte di Luce – Eat, Pray e Love” all’oratorio “Astrolabio” di Ponte d’Oddi o come “Accendi una luce” presso l’Oratorio di San Martino in Colle per guardare sotto un’altra luce la notte del 31 ottobre. Gli Oratori “Sentinelle del Mattino” di San Sisto e “Piergiorgio Frassati – State buoni se potete” di Castel del Piano, invece, organizzano in collaborazione una serata dal titolo “True Light - #ioscelgolaLuce” con musica, festa e preghiera; l’obiettivo è sentirsi “Più vivi che morti”, come lo slogan lanciato dall’Oratorio San Giovanni Paolo II di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino che propone una serata con live music, balli e buon cibo. Tutte le iniziative sono consultabili sul profilo facebook di Pastorale Giovanile.

«A mio avviso il festeggiare i santi in questo modo non nasce per contrastare Halloween – commenta don Francesco Verzini, co-direttore dell’Ufficio diocesano –, ma quanto per riportare la festa alla tradizione originaria, cioè ricordare la vigilia del giorno in cui facciamo memoria di tutti i santi. Siamo molto felici non solo della quantità ma anche della qualità delle iniziative proposte dai gruppi giovanili e dagli Oratori della Diocesi. L’altro punto nodale che mi preme sottolineare, infine, è la testimonianza di questi giovani: attraverso loro la santità è ancora possibile, sulle orme di chi ci ha preceduto».

 

«Iniziative di questo tipo dei nostri oratori, a Perugia come in tutta Italia, sono il segno e la testimonianza che non bisogna aver paura di ricordare ai nostri ragazzi il significato del tempo in cui viviamo - spiega don Riccardo Pascolini, presidente nazionale del Foi (Forum Oratori Italiani) e responsabile del Coordinamento Oratori Perugini e Umbri -; diventa, infatti, una preziosa occasione per ridare valore alla ricchezza spirituale delle tradizioni che ci appartengono, che sono lontane dal consumismo commerciale proposto da questa ricorrenza. In questo è importante un lavoro congiunto tra genitori, insegnanti ed educatori affinché venga sensibilizzata la società civile e l’opinione pubblica su questi temi».




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