“Misericordiosi come il Padre” é il tema dell’assemblea ecclesiale diocesana che si svolgerà giovedì 17 e venerdì 18 settembre presso la chiesa della Madonna del Latte. La comunità diocesana intende riflettere sollecitata dal prossimo sinodo dei vescovi sulla famiglia, dal 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze e dal Giubileo della misericordia.

«Ciò che collega tali eventi – ha spiegato il vescovo mons. Domenico Cancian nell’invito – è il Vangelo della misericordia. Siamo chiamati ad approfondire la misericordia come cuore del Vangelo e della vita cristiana, come volto di Dio e dell’umanità nuova. Vi è anzitutto l’urgenza di sdoganare la parola “misericordia” dal pregiudizio culturale che la relega ingiustamente al pietismo, all’elemosina o comunque a qualcosa di marginale. È sotto gli occhi di tutti una società che elabora molte leggi (e poi cerca di evaderle), giudica e condanna con durezza, è connessa in modo virtuale e indifferente, fatica a prendersi cura delle persone bisognose di aiuto, coinvolte nelle guerre, nelle violenze, nelle ingiustizie. La misericordia, intesa e praticata nel suo vero senso evangelico, è sicuramente il cuore dell’umanesimo e della famiglia. Questo significa un cambiamento di mentalità e di vita, relazioni fraterne e un rinnovato desiderio di uscire dalla palude dell’egoismo e dell’indifferenza. Tutto ciò comporta la pratica delle opere di misericordia, corporale e spirituale, in particolare l’accoglienza di ogni uomo bisognoso, facendo soprattutto riferimento alla famiglia, ai giovani e ai migranti».

Si vuole pure trovare la concreta modalità con cui calare nel territorio altotiberino la riflessione, soprattutto in riferimento all’emergenza famiglia, giovani, nuove povertà.

Giovedì 17 settembre (ore 18-21) sarà presente Marco Tarquinio direttore del quotidiano Avvenire che parlerà di “accoglienza: nota distintiva dell’azione della Chiesa”.

Venerdì 18 settembre (18-21) mons. Domenico Cancian presenta il tema “come vedo la nostra Chiesa nel prossimo anno pastorale”. Non mancherà la possibilità di un dibattito.