La delegazione umbra
dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e il
commissariato di Terra Santa dell'Umbria, in collaborazione con il
Comune di Foligno e la diocesi di Foligno, organizzano la conferenza
“Sindone, Segno del Crocifisso Risorto” in programma domenica 21
giugno presso il convento di San Bartolomeo di Foligno.
Programma
Ore 17,00 Convento di
San Bartolomeo
Ritrovo
dei partecipanti
Ore 17,15 Sala
Incontri
Saluti
di benvenuto e
introduzione
Ore 17,30 Il Santo
Padre Francesco
in
preghiera davanti alla Sacra
Sindone
Ore 17,45 Sindone. Il
Crocifisso Risorto
Prof.
Alberto Di Giglio
Sindonologo
Ore 19,00 Visita
guidata al Santo Sepolcro
nella
chiesa di San Bartolomeo
Comm.
Padre Giuseppe
Battistelli
ofm
Presidente
della Conferenza
Italiana
e dell'Europa dell'Est
dei
Commissari di Terra Santa
Ore 20,00 Refettorio
del Convento
Cena
fraterna (offerta minima
20
euro)
La conferenza prevede
l'esposizione di una copia del negativo fotografico della Sindone a
grandezza naturale.
SACRA
SINDONE IL
MISTERO IRRISOLTO
Di
Alberto Di Giglio
Vera
o falsa, icona o reliquia? Una cosa è certa, ci troviamo davanti ad
un mistero irrisolto. Un
Telo, quello conservato a Torino, che attesta tracce di un uomo
crocifisso secondo l’uso romano del primo secolo d. C. e sepolto
secondo l’usanza ebraica del tempo. Come coniugare nel 2015 una
ostensione riconosciuta dalla Chiesa con le ombre gettate dalla
celebre analisi al Radiocarbonio del 1988 – ad opera dei tre
laboratori di Tucson, Oxford e Zurigo – che collocava il telo in
tempo medioevale? A chi dare ascolto? Alle circa 30 discipline
scientifiche che compongono un mosaico di veridicità o al test
decisamente discusso del radiocarbonio? Esistono, in buona parte
disponibili anche su internet, centinaia di articoli, atti di
convegni, documentari che ci descrivono in maniera più o meno
compiuta la natura della Sindone. Ma una voce speciale è proprio
quella dei Papi. Vediamo in una rapida sintesi come si sono espressi
nella storia degli ultimi cento anni.
Pio
XI nel 1931 in occasione della seconda fotografia dell’Enrie ebbe a
dire: “Questa foto da sola vale più di tutte le ricerche
storiche!”,intendendo
con questa affermazione sciogliere ogni riserva sui misteri che da
sempre circondano il sacro Telo conservato a Torino. Giovanni XXIII
esclamò: “Qui c’è il dito di Dio!”. E Paolo VI: “Ogni volta
che guardo quel Volto, il mio cuore mi dice: È Lui, è il Signore!”.
Non
va tralasciata l’importante visita di Giovanni Paolo II,
nel 18 aprile del 1982, in occasione di una ostensione privata:
“Reliquia insolita e misteriosa, e se accettiamo gli argomenti di
tanti scienziati, testimone muto, ed eloquente, della Passione, Morte
e Resurrezione”. Con queste parole Papa Wojtyla spazzava il
campo da ogni ambiguità. Reliquia, non icona! Anche nell’ostensione
del 1998, in occasione del centenario dalla prima fotografia,
Giovanni Paolo II commentò: “La Sindone è specchio del Vangelo”.
Papa
Ratzinger nell’ostensione del 2 maggio 2010 si espresse così:
“Questo per me è un momento molto atteso… Come ci parla la
Sindone? Parla con il sangue, e il sangue è la vita. La
Sindone è un’icona scritta con il sangue…l’immagine impressa
sulla Sindone è quella di un morto, ma il sangue ci parla della
vita. Ogni traccia di sangue ci parla della vita”. Papa
Francesco appena eletto, nella confusa ostensione televisiva del 30
marzo 2013 (troppi volti, troppe voci, poco silenzio, poca Sindone)
confermò: “Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica e
ultima di Dio: l’Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia;
l’Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male
del mondo per liberarci dal suo dominio… Il volto della Sindone
comunica una grande pace; questo Corpo torturato esprime una sovrana
maestà… è come se lasciasse trasparire un’energia contenuta ma
potente, come se dicesse; la forza del Risorto vince tutto!”.
Sempre
nel 2013, due settimane prima dell’elezione di Papa Francesco,
i primi di marzo, primi giorni di sede vacante a seguito delle
dimissioni di Papa Ratzinger, ho avuto l’onore di organizzare un
Convegno (che definirei un puro e semplice Atto di Evangelizzazione)
dal titolo Sindone e Nuova Evangelizzazione. L’evento si è tenuto
presso i Legionari di Cristo nella prestigiosa sede del Regina
Apostolorum di Roma. Di quelle intense due giornate è in fase di
realizzazione un DVD con uscita prevista primavera 2015. Ventisette
relatori tra i quali poeti, attori, comunicatori, sindonologi,
educatori, docenti, predicatori, omileti, hanno dato il loro
competente contributo sulle due aree tematiche: Sindone e Kerigma.
Sindone e Comunicazione. In questi titoli, a mio modesto avviso, si
sciolgono le chiavi di comprensione della Sindone e del suo
significato.
Tra
il 19 aprile e il 24 giugno 2015 si svolgerà a Torino l’Ostensione
Straordinaria della Santa Sindone con
la visita del Pontefice annunciata il 21 giugno. Motto
dell’Ostensione: “L’Amore più grande”. Le motivazioni
dell’ostensione del 2015 risiedono in primo luogo nella
celebrazione del centenario dalla morte di San Giovanni Bosco, con
giovani salesiani che giungeranno a Torino da tutto il mondo nella
concomitanza di Expo 2015, quando verranno a Milano milioni di
visitatori dal tutto il mondo. Occasione speciale per molti cristiani
di recarsi in pellegrinaggio nella vicina Torino nel periodo
dell’ostensione.
Se
il motto dell’ostensione 2015 recita: “L’Amore più
grande”, alla
sua luce, possiamo condividere una felicissima espressione dello
studioso sindonologo statunitense Michael Minor che definì la
Sindone: “La Lettera d’Amore di Gesù scritta con il suo sangue”.
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