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  12/12/2014 22:04


Gubbio: un aiuto ai cristiani della diocesi di Erbil (Iraq) dal “Concerto sotto l’Albero”



Da tempo, i cristiani che vivono nel triangolo fra Iraq, Siria e Turchia hanno lanciato l’allarme per le persecuzioni e le minacce che sono costretti a subire, specie dalla nascita del cosiddetto Stato Islamico in Iraq e Siria, il famigerato Isis. Un appello raccolto già dalla Chiesa italiana in occasione dell’ultima Assemblea generale dei Vescovi, che - nel novembre scorso ad Assisi - avevano incontrato l’arcivescovo caldeo di Erbil, mons. Bashar Matte Warda, ricevuto anche da papa Francesco.

Il 6 dicembre, poi, proprio il Santo Padre ha voluto inviare un video-messaggio ai cristiani iracheni per far sentire la sua vicinanza e ringraziarli per la forte testimonianza di fede che stanno dando di fronte al terrorismo fondamentalista che li minaccia, insieme al popolo yazida.

In questo terribile scenario, anche la città di Gubbio, in Umbria, si unisce al coro di solidarietà che sta mobilitando il mondo intero e la Chiesa in particolare. Il tradizionale “Concerto sotto l’Albero” - organizzato proprio sotto le luci dell’abete luminoso natalizio più grande del mondo, acceso da papa Francesco il 7 dicembre scorso - sarà dedicato infatti alla “Chiesa di confine” che - negli ultimi anni, mesi e settimane - ha dovuto subire spesso il martirio per motivi di fede. L’evento musicale è giunto alla sedicesima edizione ed è fissato per domenica 14 dicembre alle ore 18 nella Chiesa di San Pietro. Sotto la volta del monumentale edificio sacro eugubino, che riapre le porte dopo quasi un anno di chiusura forzata per i lavori nella piazza antistante, si esibirà l’Orchestra da Camera di Ravenna, diretta dal maestro Paolo Manetti, con il violino solista di Roberto Noferini.

L’apertura del programma è affidata all’Ave Maria per flauto e orchestra di Piazzolla, con il solista Filippo Mazzoli. Poi, due capolavori di Beethoven. La Romanza per violino e orchestra in Fa maggiore, opera 50. E, nella seconda parte, la Sinfonia n. 5 in Do minore, opera 67, forse la composizione più complessa e sofferta del maestro tedesco.

Nell’intervallo ci saranno due testimonianze che gli organizzatori del “Concerto sotto l’Albero” vogliono proporre al pubblico dei presenti. A Gubbio, infatti, arriverà padre Rebwar Audish Basa, procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei, che descriverà la situazione dei cristiani e della popolazione nella zona della diocesi di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Proprio a quella terra, minacciata e martoriata dai gruppi terroristici dell’autoproclamato Califfato islamico di Iraq e Siria, sarà destinata una donazione messa a disposizione da enti pubblici e sponsor privati del concerto, in particolare delle cementerie Colacem di Gubbio.

L’aiuto economico, su richiesta della locale Chiesa caldea, sarà destinato all’Orfanotrofio “San Giuseppe”, opera caritativa dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda fondata nel 1949, edificata accanto al monastero di Nostra Signora delle Messi ad Alqosh, nel distretto di Ninive in Iraq.




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