Per la Quaresima 2014 la Caritas diocesana propone ai fedeli e a tutti coloro che vorranno contribuire l’iniziativa di solidarietà denominata “Una goccia in salute”. E’ questo il nome di un progetto sanitario della diocesi boliviana di El Alto che coinvolge le nove parrocchie rurali dell’altipiano (circa 84.000 persone), tra le quali le nostre missioni diocesane di Santiago de Huata e Peñas, dove da 10 anni operano don Leonardo Giannelli e don Antonio “Topio” Zavatarelli. Il progetto - che ha come finalità principale quella di “prendersi cura” degli ultimi e di offrire loro una migliore assistenza sanitaria - prevede la creazione di un gruppo operativo itinerante formato da medici, infermieri e assistenti sociali che avrà il compito di: - fare da supporto agli ambulatori presenti nelle parrocchie, che già accolgono i malati e svolgono in molti casi un servizio domiciliare; - favorire la creazione di una rete di rapporti di collaborazione (anche attraverso lo strumento delle convenzioni) con gli ospedali cittadini di El Alto e La Paz, in modo che i malati più gravi delle zone rurali che arrivano in queste strutture ricevano cure adeguate e non siano invece - come spesso accade - trascurati o, addirittura, abbandonati; - coordinare le diverse realtà sanitarie, sia parrocchiali che statali, presenti sul territorio, coinvolgendo personale sanitario, parroci, diaconi, catechisti, missionari laici e autorità della popolazione originaria Aymara. Il progetto, che ha un costo triennale di circa 125.000 dollari, è finanziato, oltre che dalla  Diocesi di El Alto, dalle diocesi di Brescia e Bergamo, e dal CELIM (Centro Laici Italiani per le Missioni) di Bergamo. Con il ricavato della raccolta quaresimale aiuteremo le nostre missioni di Santiago de Huata e Peñas ad intervenire per quegli aspetti che il progetto assegna alle parrocchie: le spese mediche per i loro malati, in particolare in occasione dei ricoveri negli ospedali di El Alto e La Paz, i costi per gli spostamenti, il sostegno alle famiglie (spesso, quando un loro membro è in ospedale, si trovano in grande difficoltà), gli stipendi di Delia e Carmen, le infermiere boliviane che operano nei 5 ambulatori delle missioni. Al di là dell’aiuto economico (pur importante e prezioso!), questo vuole essere prima di tutto un segno della vicinanza ai nostri sacerdoti in missione e alle loro comunità, così lontani  geograficamente ma uniti a noi dalla comune fede in Gesù e dal desiderio di servire i più poveri nella Carità.