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  04/10/2013 19:53


IL COMMENTO DEGLI ARCIVESCOVI BASSETTI E BOCCARDO SULL’INCONTRO DI PAPA FRANCESCO CON I GIOVANI UMBRI AD ASSISI



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            I mezzi della comunicazione sociale delle Chiese dell’Umbria e di ispirazione cristiana, quali La Voce, Gazzetta di Foligno, Umbria Radio, Radio Gente Umbra, Chiesainumbria.it e l’agenzia Press News, hanno seguito con servizi audio-video, foto, articoli tutte le tappe della visita di Papa Francesco ad Assisi nel giorno della festa del Patrono d’Italia. La Voce ha pubblicato una sorta di diario della giornata e realizzato gallerie fotografica e video, oltre a comunicare gli eventi della giornata attraverso i suoi social network. Nel suo prossimo numero (in edicola venerdì 11 ottobre) ci sarà un ampio resoconto della giornata del 4 ottobre. La redazione di Umbria Radio ha realizzato una trasmissione no-spot, una diretta di 13 ore (dalle 7 alle 20) con approfondimenti, interviste e collegamenti dalla città serafica andati in onda anche nel Circuito nazionale radiofonico “InBlu”, collaborando con l’Ufficio stampa della Conferenza episcopale umbra (Ceu) nel redigere e diramare comunicati stampa. Tutte le interviste sono ascoltabili nel sito www.umbriaradio.it. Il costante aggiornamento del sito-quotidiano online della Ceu -www.chiesainumbria.it - è stato curato dal Servizio informatico della stessa Conferenza episcopale regionale, che ha anche attivato un’“area riservata stampa”. Umbria Radio, al termine della lunga diretta, ha raccolto i commenti sull’incontro di Papa Francesco con i giovani umbri ad Assisi degli arcivescovi Gualtiero Bassetti, presidente Ceu, e Renato Boccardo, segretario Ceu e delegato dei vescovi umbri per la Pastorale giovanile.

«La mia ultimissima impressione è stata che quasi il Papa con la papamobile non riuscisse a staccarsi dai ragazzi, dall’abbraccio dei ragazzi – ha commentato mons. Bassetti –. Sembravano quelle navi di emigranti che partivano per l’America e non riuscivano a staccarsi dalla banchina del porto perché erano attaccati, aggrappati, ai familiari. Sembra proprio questa nostalgia profonda che il Papa cercava loro e loro cercavano il Papa perché erano entrati in un feeling totale attraverso le domande che avevano fatto e attraverso le sue risposte che erano veramente quelle di un padre ai figli, di un padre premuroso, che vuole il loro bene, che dice che il Vangelo è una cosa seria, che dice che gli impegni durano per tutta la vita, nel sacerdozio, nel matrimonio. Ma glielo dice come lo dice un padre che fa il suo testamento ai figli. È stata veramente una conclusione unica. Io ho assistito a tanti incontri col Papa nella mia lunga vita e missione di vescovo ma qui c’è stato veramente qualche cosa che mi ha toccato in modo particolare. Sembrava che lui non potesse più partire e che loro lo trattenessero non fisicamente ma con il loro affetto e con la loro amicizia».

            «E’ stato bello ed emozionante vedere la risposta dei giovani a quest'invito che è stato loro rivolto di passare un pomeriggio con il Papa – ha commentato mons. Boccardo –. C'era un entusiasmo, una voglia di festa, ma c'era soprattutto grande attenzione che i giovani hanno riservato alle parole del Papa, quando il Papa ha chiesto loro di incarnare il Vangelo come ha fatto san Francesco senza commenti, senza interpretazioni e quando hanno sentito dal Papa questa richiesta c'è stata una risposta spontanea, un  grande applauso, un grande sì. Direi che è stato un grande investimento quello che abbiamo vissuto questa sera. Il Papa ha chiesto ai giovani di darsi da fare e noi possiamo contare sulla loro generosità, sul loro impegno per rinnovare il tessuto sociale, il tessuto ecclesiale della nostra regione. Sono loro che hanno in mano il presente e il futuro e allora guardiamo loro con grande speranza, come il Papa ci ha insegnato a fare. Io ho avuto la grazia di vivere tante Giornate mondiali della gioventù accanto a Papa Giovanni Paolo II, essere qui stasera è ripetere la stessa emozione e esperienza, i giovani e il Papa insieme per costruire una  società cristiana. Per me ognuno di questi incontri è una iniezione di fiducia e speranza. Questa poteva essere una giornata mondiale dei giovani a livello umbro e i giovani hanno superato le nostre attese e questo è stato molto bello».

Com. stampa a cura di Riccardo Liguori e Chiara Santilli /

 




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