“Mettiamoci
insieme per ascoltare cosa lo spirito di Dio dice alle nostre diocesi
e superiamo i particolarismi perché le differenze non sono
necessariamente un problema, ma una ricchezza”. Lo ha detto
monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia e
presidente della Conferenza episcopale umbra, intervenendo, sabato
mattina 14 settembre, all’assemblea diocesana che si è svolta alla
Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Nella sua relazione
monsignor Boccardo ha illustrato le motivazioni, gli obiettivi, i
temi e le modalità che hanno portato alla convocazione della
prossima assemblea ecclesiale regionale, in programma a Foligno il 18
e 19 ottobre prossimi.
La due giorni,
organizzata in sette tavoli di lavoro, come spiegato da monsignor
Boccardo “vuole essere uno sguardo amoroso
rivolto alle nostre Chiese; uno sguardo non ansioso, rassegnato o
ingenuo, ma coraggioso e capace di guardare al futuro”. Le
finalità, sottolineate dal presidente della Ceu, sono quelle di
delineare un processo che tenga conto della difficoltà del momento e
di “fare dello stile e mentalità sinodale un modo e un metodo del
nostro essere ‘Chiesa in missione’, al servizio della gioia del
Vangelo tra la gente del nostro territorio. L’assemblea
ecclesiale – ha aggiunto - dovrà essere occasione per un evento
dello Spirito, cioè di autentica esperienza spirituale ed ecclesiale
in cui tutti sono protagonisti. E lo sarà in tre momenti diversi e
complementari: nella preghiera, nel discernimento spirituale e
pastorale, nella comunione. l’Assemblea si celebra in “stile
sinodale”, cioè pregando insieme, pensando insieme, progettando
insieme, lavorando insieme”.
A questo proposito
monsignor Boccardo ha sottolineato come la diocesi di Assisi –
Nocera Umbra – Gualdo Tadino, attraverso la celebrazione del
Sinodo, abbia già intrapreso questo cammino sinodale.
Dopo l’intervento
del presidente della Ceu si è svolta la tavola rotonda con la
partecipazione di due religiosi, padre Alfredo Avallone, frate minore
conventuale e suor Patricia Paola Pennese, religiosa delle Suore
francescane missionarie di Assisi, e di una coppia di Valfabbrica
Catia Santioni e Giuseppe Mancini sposati dal 2005 con tre figli, che
hanno parlato della loro esperienza sul senso della preghiera.
In particolare, padre
Alfredo ha definito la preghiera come il nucleo della vita
raccontando anche l’esperienza degli ospiti dell’istituto
Serafico che segue spiritualmente. “La preghiera è autentica –
ha detto – se apre alla relazione umana, alla solidarietà e
fraternità”.
“La preghiera è la
bella notizia e la gioia di noi cristiani che camminiamo verso
l’eternità”. Lo ha affermato suor Patricia, la quale parlando
delle difficoltà che incontrano i giovani nella preghiera, ha
spiegato che essi sono sensibili e hanno bisogno di autenticità,
originalità e non di forma. “Bisogna mettersi accanto ai giovani
con il coraggio di raccogliere il sogno che Dio ha pensato per loro”.
Gli sposi di
Valfabbrica hanno parlato della preghiera individuale, di coppia, di
famiglia che è il “sale” della loro vita cristiana.
Al termine della
tavola rotonda il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino.
ha chiuso l’incontro anticipando le linee guida del nuovo piano
pastorale del terzo anno della liturgia dedicato ai sacramentali,
pietà popolare e preghiera personale. Nello spiegare le indicazioni
operative che lo contraddistinguono, ha puntato molto su una maggiore
formazione, annunciando la creazione di una Scuola di preghiera
all’Istituto Serafico oltre alla scuola di Bibbia e vita cristiana
che continuerà anche quest’anno; su una migliore organizzazione
del calendario diocesano a cui tutti devono fare riferimento prima di
programmare i vari momenti annuali, e poi sulla necessità di
utilizzare al massimo i moderni strumenti di comunicazione per essere
in sinodalità. A questo proposito ha fatto presente di avere
realizzato dieci audiovisivi sulla liturgia a partire dal catechismo
della chiesa cattolica che saranno a disposizione dei preti e
dell’intera comunità.
Il piano pastorale
sarà consegnato domenica 15 settembre nel corso di una cerimonia
nella cattedrale di San Rufino con inizio alle ore 17. Durante la
messa ci sarà anche l’ordinazione presbiterale di don Simone
Petrosino, giovane della diocesi originario di Sigillo.
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