I Vescovi dell’Umbria, guidati dal cardinale Gualtiero
Bassetti arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza
Episcopale Italiana, trascorreranno alcuni giorni all’insegna della fraternità
e della condivisione in Armenia dal 2 al 6 luglio, in un pellegrinaggio
ecumenico che avrà il suo culmine con l’incontro di giovedì 5 luglio nella
città di Gyumri con vescovo armeno-cattolico Mons. Raphael
François Minassian e con la celebrazione della santa messa con la comunità
cattolico-armena di Gyumri. Un pellegrinaggio nei luoghi del Cristianesimo delle
origini con la visita alle antiche e caratteristiche chiese e alle comunità
religiose armene. Ad Erevan capitale dell’Armenia i vescovi visiteranno la nuova
cattedrale armena dedicata a San Gregorio l’Illuminatore, la cui consacrazione
nel 2001, ha coinciso con la celebrazione del 1700° anniversario dalla
fondazione della Chiesa Armena e l’adozione del cristianesimo come religione di
stato in Armenia. Nel novembre dell’anno 2000, il Papa San Giovanni Paolo II
consegnò al Catholicos Karekin II la reliquia di San Gregorio, fino ad allora
custodita a Napoli. Seconda tappa la visita dei vescovi al Memoriale del
Genocidio edificato nel 1967, sulla spianata della collina di Dzidzernagapert
(Forte delle rondini). Ogni anno, il 24 aprile, armeni di tutto il mondo vi
salgono per commemorare le vittime del massacro (1915). Sul muro di pietra,
della lunghezza di cento metri, fiancheggiante il viale di accesso al Memoriale
sono incisi i nomi delle principali città e località colpite dal Genocidio. Visita anche alla città di Echmiadzin, il Vaticano Armeno
dove si trova una delle chiese più antiche del mondo (303 d. C.). Visita della
chiesa di St. Ripsime (VII secolo) una delle meraviglie dell'architettura
ecclesiastica armena. Una giornata sarà dedicata alla visita dei monasteri di
Khor Virap (“fossa profonda”), alle pendici dell’Ararat, al confine con la
Turchia e luogo di prigionia di San Gregorio Illuminatore; del complesso
monastico di Noravank, del XIII-XIV secolo e il monastero rupestre di Ghegard
(XII sec.), dove la tradizione vuole che sia stata conservata la lancia che
trafisse il costato di Cristo e dove sgorga una sorgente considerata benedetta.
Qui si avrà modo di approfondire i lineamenti del monachesimo eremitico, che fu
la prima forma di vita religiosa presente in Armenia.
Un pellegrinaggio per
conoscere la vita della Chiesa armena e della realtà sociale, culturale e
religiosa del Paese, un'ex repubblica sovietica oggi repubblica
parlamentare e indipendente dal 1990. L’Armenia racchiude una delle prime
civiltà cristiane, ospita diversi luoghi di culto delle origini del cristianesimo. Nel 301 l'Armenia fu il primo
stato al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione del
proprio paese, precedendo così di alcuni decenni l'impero
romano,
e con Gregorio
Illuminatore istituì la propria Chiesa Apostolica Armena, che si separò dalle altre chiese
cristiane dopo il Concilio
di Calcedonia del 451.
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