Si
terrà nella serata di domenica 12 novembre (a partire dalle ore 20.45), nella
chiesa parrocchiale Maria Regina della Pace in Santa Lucia di Perugia, la
tradizionale Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni promossa dal
preposto l’Ufficio pastorale e presieduta dal cardinale arcivescovo Gualtiero
Bassetti. Durante la Veglia ben sette seminaristi perugini del Pontificio
Seminario Regionale Umbro “Pio XI” saranno ufficialmente ammessi tra i
candidati al diaconato e al presbiterato: Samy Cristiano Abu Eideh, Vittorio
Bigini, Alessio Cardaccia, Daniele Malatacca, Emmanuel Olajide, Simone
Strappaghetti e Michael Tiritiello. Insieme a loro saranno ammessi anche tre
candidati al diaconato permanente: Fabio Costantini, Valerio Agostini e Sergio
Lucaroni.
In
tale occasione sarà dato l’annuncio della prossima Giornata Mondiale di
Preghiera per le Vocazioni, che sarà ospitata a Perugia dal 21 al 22 aprile
2018. «È molto significativo che questo rilevante evento ecclesiale si tenga
nella nostra regione – commenta don Alessandro Scarda, direttore degli Uffici
diocesano e regionale per la pastorale vocazionale – dove da due anni è nata
una forte collaborazione fra le otto Diocesi umbre per dare impulso alla
formazione degli animatori vocazionali e vivere insieme esperienza sul campo.
Infatti, alla preparazione della Giornata Mondiale di aprile lavoreremo insieme
a testimonianza della comunione tra queste Chiese sorelle anche in ambito
vocazionale».
Don
Alessandro Scarda, soffermandosi sullo «scopo dell’imminente Veglia diocesana
di preghiera per le vocazioni», ricorda che «da sempre è quello di radunare un
popolo in preghiera che renda grazie a Dio per i doni che continuamente
elargisce alla sua Chiesa e che, al contempo, non si stanchi mai di chiedere
sante vocazioni alla vita presbiterale come a quella consacrata». Ma come fare
pastorale vocazionale oggi? «L’animatore vocazionale – risponde il sacerdote –
non è, evidentemente, un “tuttologo” della pastorale. Il suo compito è quello
di far nascere nel cuore dei giovani un processo, un cammino che li porti alla
loro più piena identità. Dopotutto vocazione e identità sono due termini
sovrapponibili, ci spiegava padre Amedeo Cencini nell’ultima giornata di
formazione tenutasi ad Assisi, e in un tempo in cui le decisioni vengono sempre
rimandate abbiamo il compito di accendere i desideri più profondi dei giovani
in vista di una Bellezza per la quale vale la pena decidersi».
«Se
la nostra Diocesi ha in questo momento 18 seminaristi in formazione verso il
presbiterato», continua don Alessandro, «è segno che quando la Chiesa collabora
all’opera di Dio, Dio stesso provvederà a non far mancare operai alla sua
messe».
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