“Il Duomo di Spoleto” è un’app (struttura informatica semplice,
leggera, essenziale e veloce, ndr) innovativa
che consente ai tantissimi turisti che ogni varcano la porta della Cattedrale
di S. Maria Assunta di vivere un’esperienza unica e immersiva di tutti i
luoghi e le opere in essa contenuti. L’applicazione è stata presentata venerdì
12 maggio alle 11.30 nella Sala chiamata delle “Poltrone” in Via del Seminario,
sul retro della Terrazza Frau. Sono intervenuti: mons. Renato Boccardo,
arcivescovo di Spoleto-Norcia; mons. Giampiero Ceccarelli, direttore dell’Ufficio
Beni Culturali della Diocesi; Camilla Laureti, assessore alla Cultura del
Comune di Spoleto; Chiara Parmeggiani per conto dell’Associazione Opera Segno
dell’Alta Marroggia, la Onlus di riferimento della Casa Famiglia per disabili
OAMI di Baiano di Spoleto che gestirà commercialmente la app; Consalvo Cattuto,
della società Catnic srl che ha
realizzato la app.
Caratteristiche dell’app. Tutto il variegato
mondo del Duomo di Spoleto è stato così racchiuso nel palmo di una mano,
all'insegna della massima semplicità d’uso. Alcune caratteristiche illustrate
da Consalvo Cattuto: 4 modalità di navigazione; un motore di ricerca; 16 schede degli ambienti; 20 schede di opere; oltre 80
immagini; 14 scatti sferici; 50 minuti di contenuti audio; 5 lingue: italiano,
inglese, francese, tedesco, spagnolo; 6.500 parole; 40.000 caratteri; lettori e
doppiatori professionali; possibilità di localizzare automaticamente lo
smartphone all’interno del Duomo attraverso l'interazione con dei beacon
bluetooth e di suggerire i contenuti più adatti in base alla posizione. Il
costo totale per la realizzazione è stato di 16.000,00 euro.
La soddisfazione dell’Arcivescovo. «Le
nostre opere d’arte – ha detto mons. Boccardo – esprimono la fede di un popolo.
Ed è molto bello coniugare le ricchezze artistiche presenti nella nostra
Cattedrale con le ultime tecnologie. Ringrazio tutti quanti hanno reso
possibile ciò, in modo particolare l’Economo della Diocesi, il comm. Filippo
Pupella, che ha fortemente voluto l’app, per la sua lungimiranza, passione e
generosità».
L’apprezzamento dell’Amministrazione
comunale. L’Assessore Camilla Laureti ha parlato di «una delle app più
moderne presenti a Spoleto. A nome dell’Amministrazione comune ringrazio
l’Archidiocesi che permette ai turisti di disporre di uno strumento agile ed
efficace. Occasioni come questa sono molto importanti, non possiamo rimanere
indietro in nessun fronte, in modo particolare nella comunicazione, se vogliamo
un rilancio importante del territorio».
Le innovazioni non spaventano. Mons.
Giampiero Ceccarelli ha sottolineato come «la nostra Cattedrale, palinsesto
prezioso per la comunità ecclesiale e civile di Spoleto, trasmette da sempre
calore e vita ed ora con questa app ciò si può sperimentare ancora meglio. Le
innovazioni – ha ricordato il sacerdote citando Tacito – all’inizio spaventano,
ma poi diventano tradizione e risultano efficaci. Dobbiamo evolverci e non
essere mummificatori del passato. E la app va proprio in questa direzione».
App del Duomo strettamente collegata all’app
sul turismo accessibile a Spoleto. Come ricordato la app sarà
gestita commercialmente dall’Associazione Opera Segno dell’Alta Marroggia, che
ha la propria sede legale nel Palazzo Arcivescovile e che coordina le attività
nella casa Famiglia per disabili Oami di Baiano, della quale è presidente Egidia
Patito. Con l’occasione l’Associazione – in collaborazione con le cooperative
Partes e TuttaScena – ha rilanciato il portale www.pureio.info
e l’app Valleyplus, due strumenti
informatici che parlano di turismo accessibile per tutti: disabili, anziani,
genitori con passeggini. «Attraverso la app, il sito e una apposita piantina
che verrà distribuita in alcuni punti strategici della città – ha detto Chiara
Parmeggiani, educatore nella Casa Famiglia Oami - è possibile conoscere tutti i
luoghi della città di Spoleto accessibili alle fasce di persone indicate». Le
due app – Il Duomo di Spoleto e Valleyplus - verranno presentate insieme
nel materiale divulgativo-informativo.
Video-sorveglianza in Cattedrale. Nel
corso della conferenza stampa è stato anche detto che l’installazione della app
è stata l’occasione per dotare la Cattedrale di un sistema di
video-sorveglianza h24, di una copertura wi-fi (in corso di ultimazione) e di
una telecamera sferica che consentirà di trasmettere in diretta streaming dal
sito della Diocesi le principali celebrazioni eucaristiche.
Versione libera e versione a pagamento. La app
è supportata dai sistemi Andorid (già scaricabile) e IOS (scaricabile tra
qualche giorno): è scaricabile gratuitamente nella sua versione base (scatto a
360 gradi e audio-descrizione dell’esterno e del campanile); le
audio-descrizioni degli ambienti interni e i relativi scatti a 360 gradi
possono essere sbloccati effettuando un acquisto in app di € 1,99 (pagamento
con carta di credito), oppure la si può acquistare presso la Curia
Arcivescovile (info: 0743-231043; 0743-231030). Il contributo servirà per la
manutenzione della Cattedrale.
Grazie a chi ha contribuito al progetto: la
Cattolica Assicurazioni per un contributo economico; mons. Giampiero
Ceccarelli, la prof.ssa Liana Di Marco, il dott. Roberto Quirino e il prof.
Pietro Emidio Rindinella per il supporto scientifico.
La sala delle “Poltrone” intitolata a don Elio Simonelli. Al termine della conferenza, nel ringraziare i
giornalisti e le altre persone intervenute, l’Arcivescovo ha comunicato la sua
volontà di intitolare la sala che ha ospitato l’incontro (riaperta dopo tanti
anni) a don Elio Simonelli, storico parroco della Cattedrale, deceduto undici
anni fa, e che aveva fatto di quella stanza e degli altri luoghi limitrofi lo
spazio di formazione per tanti giovani di allora. Un lungo applauso ha
accompagnato questa scelta.
|