La terra ha ripreso a tremare ci sono state
purtroppo nuove vittime. A quasi cinque mesi dalla prima scossa, il pensiero va
a quanti sono nelle zone dell’Italia centrale, dove la Caritas moltiplica l’impegno
accanto alle popolazioni duramente provate anche dalla neve che rende
difficoltosi gli spostamenti e non consente di raggiungere alcune frazioni.
Terremoto e neve, un mix micidiale che ha provocato altre vittime. Oltre
all’allevatore morto nel teramano in seguito al crollo della sua stalla, altre
vittime ci sono state a Farindola, nel pescarese, dove un albergo è stato
travolto da una slavina.
La
nuova emergenza è arrivata mentre sono già attivi i gemellaggi di tutte le
Caritas, da Nord a Sud, con la diocesi di Rieti, le sei diocesi delle Marche
colpite dal sisma - Ascoli Piceno, Camerino-San Severino Marche,
Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, San
Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto - la diocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi
di L’Aquila e Teramo-Atri, che dopo le ultime scosse e le nevicate hanno visto
un’ulteriore aggravamento della situazione.
Pur
tra queste difficoltà, in tutte le zone colpite le Chiese locali stanno
completando il monitoraggio dei bisogni a carattere sociale ed economico e
avviando interventi mirati per la ripresa delle attività produttive,
soprattutto nelle aree rurali: attrezzature per allevatori o agricoltori,
tunnel agricoli destinati al bestiame, mangimi e foraggi, interventi strutturali
per la ripresa della produzione, trasformazione e vendita dei prodotti tipici.
Dal
punto di vista strutturale, per riannodare fin da subito relazioni e rapporti
comunitari, si è dato prontamente avvio ad un programma di realizzazione di strutture
polifunzionali (“Centri di comunità”), il primo dei quali è stato inaugurato ad
Amatrice il 24 novembre 2016, a meno di cento giorni dal sisma ed è stato subito
utilizzato dopo le nuove scosse come punto di primo soccorso. Sempre nella
diocesi di Rieti prima di Natale sono stati aperte altre piccole strutture
socio-pastorali a Scai, Sant’Angelo (frazioni di Amatrice) e Grisciano
(Frazione di Accumoli) e – in base ai bisogni pastorali evidenziati dal Vescovo
– si stanno valutando ulteriori interventi. Nella diocesi di Spoleto-Norcia si
stanno attuando le prassi amministrative per poter avviare quanto prima la
realizzazione di strutture a Norcia, Cascia e ad Avendita (frazione di Cascia),
mentre nella diocesi di Ascoli Piceno a breve dovrebbe iniziare la realizzazione
di un centro comunitario ad Arquata del Tronto. Si sono già svolti incontri con
le altre diocesi marchigiane per verificare la opportunità/necessità di
realizzare analoghi interventi strutturali: ad oggi sono in istruttoria
interventi nelle diocesi di Camerino (Camerino, Visso, La Maddalena), Fermo (S.
Angelo in Pontano, Amandola, Francavilla), Macerata (Tolentino e Macerata), San
Benedetto del Tronto (Cossignano e Force).
Relativamente
alle risorse, grazie alla colletta nazionale del 18 settembre e alla generosa
risposta solidale, sono finora pervenuti a Caritas Italiana circa 21,6 milioni
di euro, incluso il milione messo a disposizione dalla CEI. Oltre a proseguire
con aiuti concreti, la priorità ora è di restare in ascolto delle comunità
locali e portare all’attenzione delle istituzioni questo ascolto di tanti che
soffrono, sono isolati, disillusi dalle troppe promesse fatte e non mantenute.
Un carico di interrogativi che esige doverose risposte, da quelle più immediate
alle scelte di ricostruzione, da cui dipende il futuro di queste persone.
Ricordiamo
che è possibile contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (Via
Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o
tramite altri canali, tra cui on line sul sito www.caritas.it (causale
"Terremoto centro Italia") o bonifico bancario specificando nella
causale “Terremoto centro Italia”. Ecco i riferimenti bancari:
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Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT 29 U 05018 03200
000000011113
•
Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600
100000012474
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Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
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UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
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