Domenica 27 novembre
scorsa, prima di Avvento, per la comunità cristiana di Cascia è stata una data
importante dopo i terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre, una data che
segna in qualche modo un ritorno alla normalità per quanto riguarda almeno la
vita parrocchiale. Con una solenne celebrazione eucaristica l’arcivescovo di
Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha inaugurato la tensostruttura di 200
metri quadri (riscaldata), installata in Piazza Dante e che ora fungerà da
centro pastorale. Da ricordare che la chiesa parrocchiale di Santa Maria della
Visitazione è seriamente danneggiata, così come gli altri edifici di culto
della città di Santa Rita. La tensostruttura è stata gentilmente donata
all’Archidiocesi da un’azienda di Bergamo del settore. Moltissimi i fedeli
presenti, tra cui il sindaco Gino Emili e i rappresentanti delle varie
associazioni di volontariato che sono al fianco della popolazione casciana. Con
mons. Boccardo hanno concelebrato: don Renzo Persiani, parroco di Cascia; padre
Bernardino Pinciaroli, rettore della Basilica di Santa Rita; padre Francesco
Calleya, priore della comunità agostiniana di Cascia; mons. Vincenzo Alimenti
pro-rettore emerito del Santuario di Santa Rita in Roccaporena; don Hyacinthe
Mba, vicario parrocchiale di Roccaporena. La liturgia è stata animata dalla
corale di Cascia. «Eccellenza, grazie per la su costante vicinanza a questa
nostra terra ferita dal terremoto»: con queste don Renzo Persiani ha salutato
l’Arcivescovo all’inizio della Messa. «La tensostruttura dove oggi celebriamo –
ha proseguito - è un dono della Misericordia del Padre. Vorrei ringraziare
tutti coloro che si sono impegnati per questo progetto: dai donatori agli
installatori, dalla Diocesi al Comune, da chi l’ha pulita a chi l’ha abbellita.
Il terremoto in un attimo ci ha rubato tutto, eccetto la forza della fede. Da
questo altare – ha concluso il parroco di Cascia - vogliamo ripartire». Nell’omelia
mons. Boccardo ha sottolineato come «in questo momento in cui tutti, con
trepidazione, stiamo aspettando la ricostruzione è più che mai necessario unire
le forze per superare la troppa burocrazia. Vorrei, poi, ringraziare le tante persone
che in vario modo sono a noi prossime, in particolare chi ha donato questa
accogliente tensostruttura, e i volontari che si impegnano nelle nostre
comunità: sono patrimonio prezioso di umanità, di solidarietà, di fraternità,
di comunione. In questo periodo di Avvento – ha proseguito il Presule – siamo
chiamati a riflettere sulla venuta del Signore per prendersi cura di noi.
Spesso questo aspetto è soffocato dai regali, dalle luci che adornano le nostre
città, dal buonismo che il Natale evoca. Accogliere Gesù vuol dire darci la
mano l’un l’altro e perdonarci, impegnarci per costruire una società in cui
tutti si sentano accolti. Il terremoto ci lascia inviti forti e precisi a non
essere distratti, a stare con i piedi per terra, a non accontentarsi delle
illusioni, ad essere vigilanti». La giornata casciana dell’Arcivescovo era
iniziata con la visita a Maltignano: le tre chiese del paese, quella principale
dedicata a S. Martino, sono gravemente lesionate, a rischio crollo. Stessa
situazione nella frazione di Serviglio e in località Colle S. Stefano, dove il
Presule si è recato con il direttore dell’ufficio tecnico della Diocesi, il
geometra Gian Mario Zamponi. Poi, mons. Boccardo ha fatto un piccolo sopralluogo
con l’ing. Natale D’Ottavio nella Piazza S. Francesco per avviare il percorso
di installazione del Centro di Comunità.
Visita
dell’Arcivescovo alle monache di Cascia accolte nell’Eremo di Lecceto (Siena). Martedì
29 novembre, invece, l’Arcivescovo si è recato presso l’Eremo di Lecceto,
Siena, per fare visita alle monache agostiniane di Cascia che sono state
accolte dalle loro consorelle dopo il sisma del 30 ottobre. Nella città di
Santa Rita ne sono rimaste tre. Mons. Boccardo è stato accolto da un lungo
applauso ed ha salutato una ad una le religiose, ad iniziare dalla Badessa
madre Natalina Todeschini. Si è recato anche nelle camere per visitare le
monache malate. Le custodi del corpo di Santa Rita hanno chiesto
all’Arcivescovo informazioni sulla situazione in Diocesi e hanno riferito che
anche il loro monastero ha subito diversi danni, in particolare nella parte più
antica, quella dov’è la cella della Santa. «Questa visita – ha detto madre
Natalina rivolta al Vescovo – ci riempie di gioia e ci commuove. Santa Rita e
San Benedetto – ha proseguito – ci hanno protetto, evitando che ci fossero
morti e feriti gravi». «Vi aspettiamo presto a Cascia», ha detto loro mons.
Boccardo. Il Presule ha quindi impartito la benedizione alle monache e con loro
ha partecipato alla preghiera dell’Ora Sesta. Accompagnato poi dalla Priora di
Lecceto, madre Maria Monica Gianfrancesco, che è anche preside della
Federazione d’Italia “Madonna del Buon
Consiglio” dei monasteri agostiniani, ha visitato l’Eremo. Dopo il pranzo, il
rientro a Spoleto.
Riapertura della Basilica
di Santa Rita a Cascia e Messa a Norcia in Piazza S. Benedetto. Domenica 4
dicembre, II di Avvento, in cui si fa anche memoria di Santa Barbara, patrona
dei Vigli del Fuoco, sarà un’altra data importante per le zone terremotate.
Alle 14.30 l’Arcivescovo Boccardo sarà nuovamente a Cascia per presiedere un
momento di preghiera per la riapertura della Basilica di Santa Rita. Alle 16.00
presiederà a Norcia, in Piazza S. Benedetto, una celebrazione eucaristica con i
Vigili del Fuoco. «Sarà l’occasione – afferma mons. Boccardo - per esprimere apprezzamento e gratitudine all’opera
generosa e competenete che i Vigili realizzano ogni giorno in favore della
gente segnata dal terremoto».
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