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  18/11/2016 10:46


Perugia: Il Cardinale Gualtiero Bassetti ordina quattro diaconi, domenica prossima, nella cattedrale di San Lorenzo. E’ un dono del Signore al termine del Giubileo della Misericordia, segno di una Chiesa viva al servizio della carità



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            La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve si appresta a vivere l’ordinazione diaconale di quattro suoi membri, domenica 20 novembre (ore 18), nella cattedrale di San Lorenzo, martire e diacono della carità. Sarà il cardinale Gualtiero Bassetti ad ordinare diaconi permanenti Demetrio Neri, della parrocchia di Case Bruciate, Sergio Pagnini, di Castel del Piano, e Daniele Ripiccini, di San Valentino della Collina e diacono transeunte Antonio Paoletti, di Prepo. Quest’ultimo, seminarista del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi, sarà ordinato sacerdote il prossimo anno. I diaconi permanenti presteranno il loro servizio nei diversi ambiti della pastorale, soprattutto in quello della carità che è lo specifico del diacono, come testimonia la vita del martire Lorenzo chiamato ad accogliere gli “ultimi” nelle prime comunità cristiane.

A dare l’annuncio dell’ingresso nel Diaconato dei quattro perugini è stato il cardinale Bassetti, il 13 novembre, al termine della celebrazione eucaristica della chiusura della Porta Santa della cattedrale, invitando i fedeli a pregare per loro che sono un dono del Signore alla Chiesa al termine del Giubileo della Misericordia. «La Porta Santa si chiude – ha commentato il porporato –, ma è importante che resti aperta la porta del nostro cuore e che qualcuno con la propria vita, con le scelte evangeliche, con le opere di Misericordia, continui a vivere l’Anno giubilare».

Per la Chiesa diocesana l’ordinazione di questi nuovi diaconi è anche un segno della sua vitalità. «Grazie a Dio – ha detto il cardinale Bassetti – abbiamo molti diaconi permanenti (circa quaranta, n.d.r.) nella nostra Chiesa particolare». Tutti loro sono molto impegnati a livello parrocchiale e alcuni con incarichi diocesani di responsabilità come, per esempio, i direttori della Caritas, dell’Ufficio degli insegnanti di religione e il responsabile del Sovvenire. Sono in gran parte coniugati ed occupati in vari settori lavorativi anche di rilievo o pensionati.

 

Antonio Paoletti, che si prepara al sacerdozio, è originario di Leonessa (Ri), nipote dell’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti, e la sua è una vocazione “giovane-adulta”. E’ laureato in Ingegneria per l'ambiente e il territorio con esperienze su progetti di sviluppo sostenibile e di sistemazione idraulica. Antonio, prima dell'ingresso in Seminario, lavorava in aziende per la costruzione di linee elettriche e impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ricoprendo l’incarico di responsabile della sicurezza, qualità e ambiente. «Ho scoperto la mia vocazione – racconta Antonio – all'Oratorio “San Giovanni Paolo II” delle parrocchie dell'Unità pastorale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino di Perugia e nella comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo di Prepo». Ha prestato servizio da seminarista anche nella parrocchia di San Barnaba di Perugia e dallo scorso ottobre è in quella di San Bartolomeo di Ponte San Giovanni. 

 

Demetrio Neri ha 57 anni ed è sposato con Orietta. E’ papà di tre figli ed uno in cielo. Lavora come geometra presso l'Agenzia delle Entrate-Territorio. Da giovane ha fatto parte dell'Azione cattolica. Attualmente vive la sua esperienza di fede con la moglie nel movimento ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RNS). In parrocchia coordina i ministri straordinari della Comunione e, a livello diocesano, presta volontariato presso il Consultorio familiare " La Dimora".

 

Sergio Pagnini ha 66 anni, pensionato, sposato con Rita. E’ papa di tre figli: Guido, Daniele e Anna. E’ ministro della Comunione ed è impegnato nelle opere di carità. Presso la parrocchia di Santa Maria Assunta, nell’Unità pastorale di Castel del Piano, Pila, Bagnaia, Pilonico Materno e Badiola, si occupa del coordinamento della Caritas interparrocchiale attiva in una delle realtà periferiche del capoluogo umbro in costante crescita demografica e sociale con più di 11mila abitanti.

 

Daniele Ripiccini ha 45 anni ed è originario di San Valentino della Collina, nel comune di Marsciano (Pg). «Mi reputo fortunato di essere nato in questo paese dalla cui terra, che amo moltissimo – racconta Daniele –, ho imparato la pazienza di andare avanti, fiducioso nella Provvidenza che mai mi ha fatto mancare ciò di cui ho bisogno, sia nelle cose dello spirito che in quelle materiali. Ho viaggiato e conosciuto molte realtà con le quali sono entrato in contatto, in cui ho preso e dato molto per e della mia persona. Dal Signore ho ricevuto gioie e dolori. Mai è mancato il Suo passo accanto al mio: ora che sto per essere ordinato diacono, desidero solamente imitare il passo fermo e deciso di Gesù nel servire i fratelli per il Regno dei Cieli».




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