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  29/04/2016 11:51


Perugia: Primo Maggio, la Chiesa celebra il Giubileo diocesano del mondo del lavoro.



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«Attraverso la celebrazione del Giubileo diocesano del lavoro la Chiesa perugino-pievese vuol far sentire la sua vicinanza a tanti lavoratori e alle loro famiglie». A dirlo è mons. Fausto Sciurpa, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, nell’annunciare l’evento giubilare diocesano rivolto al mondo del lavoro in programma, a Perugia, domenica 1° maggio (ore 10.30-11.30). Maestranze, dirigenti, dipendenti pubblici e privati, imprenditori e liberi professionisti con le loro famiglie si ritroveranno in piazza Matteotti (ore 10.30) per poi raggiungere, con un breve pellegrinaggio, la cattedrale di San Lorenzo attraversando la Porta Santa (ore 11). Ad attenderli ci sarà il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, che presiederà, insieme a mons. Sciurpa, la celebrazione eucaristica dedicata al mondo del lavoro (ore 11.30) in questa domenica in cui si fa memoria anche di san Giuseppe artigiano.

Il direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro ricorda che «questa vicinanza della Chiesa è fatta di attenzione, comprensione e tenerezza a quanti faticano a trovare il lavoro - i giovani in particolare -, a quanti dal lavoro sono estromessi - non più giovani ma neanche vicini alla pensione -, a quanti temono di perdere il lavoro, a quanti non sono rispettati nel lavoro e a quanti dal lavoro sono gratificati, soddisfatti: Misericordia è questa vicinanza».Nel contempo, evidenzia mons. Sciurpa, «la Chiesa vuol sostenere gli sforzi di chi intende costruire un’economia più solidale, un’economia civile, che mette al centro la dignità della persona, fattore decisivo per la crescita di ogni società: Misericordia è vera crescita umana».

Oggi cosa rappresenta e cosa celebra la festa del Primo Maggio?

Mons. Sciurpa, nell’editoriale del settimanale umbro «La Voce» in edicola questo fine settimana, pone un interrogativo che non può non far riflettere quanti si apprestano a celebrare la festa del Primo Maggio. «Ma oggi, nel tempo del lavoro che cambia e del lavoro che manca – scrive il sacerdote –, nel tempo in cui c’è bisogno di una nuova cultura del lavoro e, per molti aspetti e forse soprattutto, di una nuova etica del lavoro, che cosa rappresenta e che cosa celebra? Non può essere la festa soprattutto dei “garantiti”, di chi il lavoro ce l’ha. Non può essere festa che torna a dividere, non tanto sul crinale ideologico ma sul piano dell’esclusione sociale di chi il lavoro l’ha perduto per le ferree leggi di un’economia “che uccide” – come dice papa Francesco -, di chi non trova lavoro malgrado tutti i tentativi, di chi lo cerca fuggendo da situazioni disperate».

«Questo 1° maggio si celebra nell’Anno della Misericordia – conclude mons. Sciurpa –: misericordia è ritrovare vincoli di fraternità e solidarietà in cui ci si prende cura dell’umanità che è in ognuno e in tutti, quale che sia l’appartenenza e, al tempo stesso, ci si prende cura dell’ambiente, che ci accoglie e ci custodisce in un integrale patto di solidarietà, come mirabilmente ha messo in luce papa Francesco nella Laudato sì».

Al Giubileo del mondo del lavoro perugino hanno aderito diverse organizzazioni, tra cui le Acli, la Cisl, la Coldiretti, la Confcooperative …




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