L’annuale festa di primavera del “Villaggio S. Caterina”, che ricorre nel giorno in cui la Chiesa celebra santa Caterina da Siena, il 29 aprile, rientra tra le iniziative religiose e socio-aggregative promosse dai volontari di quest’opera segno diocesana di carità per l’accoglienza di anziani autosufficienti in difficoltà economica e sociale. Un’opera ubicata in un suggestivo complesso rurale d’epoca, in località Solfagnano-Parlesca di Perugia, donato alla Chiesa dal prof. Paolo Giammarioli, che per sua volontà è stato intitolato alla grande santa senese. Il “Villaggio” è gestito dalla Fondazione “S. Caterina Onlus”, costituitasi nel 2001 come espressione di solidarietà dell’Archidiocesi voluta dal suo stesso benefattore.

                 Gli anziani accolti dimorano in dodici mini-appartamenti costituiti ognuno da angolo-cucina, soggiorno, camera e bagno. I servizi offerti sono di assistenza nei momenti di bisogno (ospedalizzazione, visite mediche), assistenza per il disbrigo di pratiche pensionistiche o di altro genere, accompagnamento nelle spese quotidiane, mediazione con i servizi sociali per assicurare l’attivazione delle risposte al bisogno di volta in volta emergente. Nell’arco delle 24 ore viene sempre assicurata la presenza di personale di riferimento. Grazie alla collaborazione con il Comune di Perugia è attivo il servizio “pasti a domicilio”; tale opportunità può essere attivata anche per persone del territorio, dopo presentazione di domanda.

                Alla “Festa del Villaggio S. Caterina”, in programma venerdì 29 aprile a partire dalle ore 17, interverranno il presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano e l’assessore alle Politiche sociali Edi Cicchi del Comune di Perugia.

L’ospite più atteso da anziani, volontari e amici del “Villaggio” è sempre il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, che celebrerà la s. messa (ore 18) nella chiesa del complesso. La vicinanza e l’attenzione del porporato a quanti vivono la realtà del “Villaggio S. Caterina” è costante per tutto l’Anno pastorale e, quando è nelle sue possibilità, non manca di far loro visita. Terminata la mensa eucaristica (ore 19), i partecipanti si intratterranno per l’agape fraterna con pietanze e dolci preparati anche a casa da ospiti e volontari. 

«Quest’anno la “Festa del Villaggio S. Caterina – spiega la dott.ssa Simonetta Cesarini, geriatra e responsabile dell’opera – sarà vissuta anche come occasione per ringraziare quanti hanno collaborato alla “vendita solidale” delle mele avvenuta nelle scorse domeniche in varie parrocchie dell’Archidiocesi. Questa riuscita iniziativa – sottolinea la responsabile – è stata una proficua opportunità, nell’Anno giubilare della Misericordia, per sensibilizzare e far conosce ancor più la nostra opera di carità a cui non fanno mancare la loro solidarietà concreta anche alcune realtà produttive del territorio. Basti pensare che le mele sono state offerte dall’azienda agricola “Sett’Olmi” in Ponte Pattoli, da sempre vicina al “Villaggio S. Caterina”».