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L'ASSOCIAZIONE PERUGINA DI VOLONTARIATO (APV) PROMUOVE UN CORSO DI FORMAZIONE PER NUOVI VOLONTARI IN CARCERE CHE SI TERRÀ NEL PERIODO OTTOBRE-NOVEMBRE 2012   versione testuale

IL PRESIDENTE APV MAURIZIO SANTANTONI: «PUNTIAMO A QUESTO CORSO SIA PER PARLARE IN POSITIVO DEL CARCERE SIA PER ALLARGARE LA RETE DEI VOLONTARI IN QUEST’AMBITO»


All’inizio del nuovo Anno pastorale riprende anche l’attività formativa dell’Associazione perugina di volontariato (Apv), realtà promossa dalla Caritas diocesana attiva da 26 anni e strutturata in otto gruppi operanti accanto a malati, diversamente abili, anziani, detenuti e detenute. Per una sua maggiore presenza ed operatività in ambito carcerario, l’Apv promuove, dal 16 ottobre al 21 novembre, un corso di formazione per nuovi volontari denominato “Fili di Speranza: una tela da tessere insieme”. Il corso prevede dodici incontri nei quali sarà presentata la realtà del carcere, la sua organizzazione, le sue leggi e gli spazi disponibili per una presenza del volontariato. La cadenza del corso è bisettimanale (lunedì e mercoledì, dalle ore 17 alle 19). Le iscrizioni (gratuite e inviate per e-mail: apv@diocesi.perugia.it) sono ancora aperte (possono avvenire anche ad avvio corso). Per informazioni sul programma e finalità vedere l’allegato che segue, oppure telefonare alla sede della Caritas diocesana di Perugia (075.5733666) situata in piazza Biordo Michelotti, 1 (zona Porta Sole).
All’incontro inaugurale del corso, che si terrà presso la parrocchia perugina di Santa Maria di Colle (via Leonardo da Vinci - quartiere “Filosofi”), martedì 16 ottobre (ore 17), interverranno mons. Paolo Giulietti, vicario generale, Luisa Prodi, presidente nazionale SEAC (Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario), e Maurizio Santantoni, presidente dell’Apv.
«Puntiamo a questo corso – spiega Santantoni nel presentare il programma e le finalità – sia per parlare in positivo del carcere sia per allargare la rete dei volontari che in uno spirito di autentica gratuità siano vicini alle persone detenute».
«Come si può coglie dalle modalità di espletamento del corso – sottolinea il presidente dell’Apv –, per arrivare al servizio in carcere il percorso è lungo, volutamente. Tant’è vero che, dopo questo corso prevediamo di tenere almeno tre-quattro incontri di approfondimento per coloro che intendono diventare volontari e un periodo di tirocinio».
L’attività Apv in ambito carcerario attualmente vede coinvolti circa venti volontari, che sono presenti nella Casa Circondariale di Capanne-Perugia e presso l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE), con l’obiettivo di offrire ai detenuti esperienze utili alla risocializzazione. Il volontariato carcerario offre accoglienza, accompagnamento, supporto, sostegno, con interventi coordinati in piena collaborazione con la struttura carceraria.
Nei dettagli, l’attività dei volontari Apv in ambito carcerario è la seguente. Svolgono prevalentemente colloqui con i detenuti che ne fanno richiesta, per un sostegno psicologico, essendo attenti alla dimensione dell’ascolto. Con la consapevolezza di tamponare competenze della struttura, provvedono alla gestione degli indumenti e a richiesta dei detenuti consegnano loro capi di vestiario che si cerca di reperire con collaborazioni che vanno dal Gruppo di Volontariato Vincenziano, che in città coordina un magazzino indumenti per i poveri, a qualche negozio in occasione di svendite o donazioni. Si provvede anche alla fornitura di prodotti per l’igiene personale, di scarpe e ciabatte. Ci si attiva anche per limitati interventi economici necessari per la corrispondenza o altro. Siamo inoltre presenti per un servizio in biblioteca.
L’Apv ha promosso un concorso letterario rivolto ai detenuti che ha visto già quattro edizioni. Oltre all’organizzazione si è impegnata con premi ai partecipanti nonché alla pubblicazione dei testi prodotti dai partecipanti. La premiazione, nei vari anni, è avvenuta all’interno del carcere e, in un secondo momento, l’Associazione ha promosso una presentazione pubblica alla città, occasione questa per parlare ad un vasto pubblico del carcere e dei suoi problemi.
Da qualche anno l’Apv è impegnata in corsi artigianali realizzati nella sezione femminile e che riguardano il cucito e il decoupage. Il ricavato dalla vendita in mercatini di questi prodotti, viene distribuito equamente tra le detenute partecipanti. Nell’anno 2012 - 2013 l’Apv lavora ad un progetto di laboratorio che ha avuto il cofinanziamento della Fondazione Cassa Risparmio Perugia e la Caritas diocesana provvede a coprire economicamente la restante parte. Il titolo del progetto è: “La rinascita ad una nuova vita attraverso l’opera dei laboratori” con tre tipi di attività: oggettistica, tessile e botanico. Attraverso questo progetto l’Apv è convinta di offrire ai detenuti l’opportunità di dedicarsi, con una certa continuità ad un lavoro che, da un lato, li sottrae al grave problema dell’ozio - non saper che fare - e dall’altro li abitua e li riabilita a stabilire corretti rapporti con gli altri, con la società in cui dovranno rientrare in futuro.

R.L.
Venerdì 5 Ottobre 2012