UN BREVE "BILANCIO" DEL VIAGGIO
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MONS. BASSETTI: «SOLO LA TESTIMONIANZA DI TUTTI I CRISTIANI PUÒ AIUTARE L’UMANITÀ 
A SUPERARE LE PROFONDE DIVISIONI CHE LA LACERANO E A FONDARE E CONSERVARE LA PACE»
 
A tracciare un breve bilancio di questo viaggio ecumenico è mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vice presidente della Cei: «Una costante che ha caratterizzato i quattro giorni del “pellegrinaggio” dei vescovi umbri in Romania è stata quella del dialogo – sottolinea il presule –. Un dialogo franco, sereno, mai di maniera, con tutti i nostri ragguardevoli interlocutori: con il patriarca della Chiesa ortodossa Sua Beatitudine Daniel, con il presidente della Repubblica Traian Basescu, con l’arcivescovo cattolico Ioan Robu, con l’arcivescovo ortodosso Teodosie, incontrato a Costanza sul mar Nero e da ultimo il vescovo ausiliare greco-cattolico Mihai Fratila».
«Sono chiaramente emerse difficoltà di rapporti fra la confessione ortodossa di maggioranza e quella cattolica di minoranza – prosegue mons. Bassetti –; sono stati evidenziati dei nodi circa il cammino ecumenico, da un punto di vista umano apparentemente insuperabili, ma sia il nostro presidente, mons. Vincenzo Paglia, che ha rappresentato la nostra Conferenza nei primi due giorni, sia mons. Domenico Sorrentino nei giorni successivi, hanno sottolineato il contributo positivo che, il cammino verso l’unità, può ricevere dal messaggio di san Benedetto e san Francesco: le due grandi colonne della nostra Umbria. Credo che la nostra umile presenza, pur nella semplicità degli incontri, abbia in qualche modo contribuito a favorire la promozione del dialogo e della pace. E’ stata più volte evidenziata l’importanza dell’incontro di papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011 ad Assisi con i rappresentanti delle religioni di tutto il mondo. Il dialogo nasce sempre dalla convinzione di chi è cosciente che non ha soltanto qualcosa da dire o dare, ma anche molto da ascoltare e da ricevere. Abbiamo così sperimentato la gioia di farci dialogo, parola, linguaggio di amicizia con tutti coloro che abbiamo incontrato».
«Abbiamo condiviso – conclude l’arcivescovo di Perugia – con i nostri fratelli ortodossi la convinzione che il mondo odierno ha sempre più bisogno di valori etico-religiosi, e quindi solo la testimonianza di tutti i cristiani può aiutare l’umanità a superare le profonde divisioni che la lacerano e a fondare e conservare la pace, costruendo nella giustizia e nella verità una civiltà degna dell’uomo».

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