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UN CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO AL "FONDO DI SOLIDARIETA' DELLE CHIESE UMBRE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'" ARRIVA CON LAFIRMA DEL PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE DELL'UMBRIA, CEU E ANCI   versione testuale


Dal 2009 è operativo il “Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre per le famiglie in difficoltà” a causa della crisi economica in atto, un’iniziativa unica nel suo genere intrapresa in Italia da una Conferenza episcopale regionale. In poco più di due anni, il “Fondo” della Ceu ha raggiunto la somma di 1.902.571,03 euro grazie ai contributi di privati cittadini e comunità parrocchiali, di Fondazioni bancarie e realtà imprenditoriali, di istituzioni civili e mondo della politica, così di consentirgli di mettere in atto aiuti (da 300 a 500 euro mensili per un minino di 6 ad un massimo di 12 mesi) a più di un migliaio di famiglie, delle quali il 51% sono italiane e per l’80% non utenti abituali delle Caritas e di altre realtà socio-caritative delle Chiese umbre.
            Per l’esattezza sono 1.008 le famiglie sostenute dall’autunno 2009 all’autunno 2011 con l’iniziativa del “Fondo” Ceu: «a dire 1.008 operai o operaie che hanno perso il lavoro senza alcun ammortizzatore sociale. Questo è lo scopo del “Fondo”, che ovviamente è una aggiunta particolare a tutti gli interventi che si continuano a fare da parte delle Caritas e dei Servizi sociali delle Istituzioni locali per tutte le famiglie o singoli che non arrivano alla fine del mese». A dirlo è stato mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Ceu, nel corso dell’incontro tenutosi a Perugia il 12 gennaio per la firma del Protocollo di intesa tra la Regione dell’Umbria, la stessa Ceu e l’Anci regionale a sostegno del “Fondo di solidarietà”. Insieme a mons. Paglia sono intervenuti la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e la vice presidente con delega alle Politiche sociali, Carla Casciari, e in rappresentanza dell’Anci Umbria il suo presidente, Wladimiro Boccali (sindaco di Perugia) e la delegata per le Politiche sociali, Maria Pia Bruscolotti (sindaco di Massa Martana).
I rappresentanti delle Istituzioni hanno espresso il loro plauso all’iniziativa del “Fondo” Ceu, evidenziando che il Protocollo firmato va a concretizzare una forma di sussidiarietà che, nel caso specifico, è integrativa e non sostitutiva degli interventi per contrastare le marginalità estreme. E’ una «sussidiarietà praticata e non parlata», che contribuisce a dare dignità alle famiglie in difficoltà, ad evitare il ripetersi di episodi in cui un padre si toglie la vita perché non riesce a dare da mangiare ai propri figli. Episodi del genere non possono non interrogare tutti, Istituzioni, Chiesa e società civile. Altro apprezzamento è stato espresso alle Caritas diocesane umbre, in primis ai loro operatori e volontari, per l’opera che stanno svolgendo a favore di una dignitosa accoglienza in regione dei profughi giunti in Italia nei mesi scorsi dalle coste del Nord Africa.
            Il Protocollo di intesa impegna l’Ente Regione a destinare al “Fondo” Ceu la somma di euro 100 mila nel mese di gennaio 2012; somma che si va ad aggiungere a quella stanziata nell’anno 2011 per complessivi euro 1 milione e 500 mila, come intervento previsto dall’art. 7 della L.R. n° 13/2010 sulla “disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia”, trasferita ai Comuni capofila delle Zone sociali della Regione. Al riguardo, l’Anci, con questo Protocollo, si impegna a sostenere l’impiego di queste risorse in direzione di una armonizzazione con gli interventi e servizi che i Comuni dell’Umbria prestano a favore delle famiglie vulnerabili e delle famiglie che necessitano di aiuti a causa della difficile situazione economica e lavorativa, attraverso lo scambio di informazioni. La Ceu, dal canto suo, si impegna a trasmettere alla Regione una rendicontazione sugli interventi attuati.
            Proprio con l’acuirsi della crisi economica, ha evidenziato mons. Paglia, «i vescovi umbri hanno voluto che questo “Fondo” non si chiudesse, indicendo una nuova colletta in tutte le otto Diocesi della regione durante le festività natalizie». E’ la terza in poco più di due anni e, rispetto alla precedente del giugno 2010, «questa dello scorso dicembre ha avuto uno scatto di solidarietà – ha commentato con soddisfazione il presule –. Questa è una dimensione che si riscopre nella nostra Umbria». A tal proposito, mons. Paglia ha ricordato due recenti esempi di solidarietà giunti da famiglie già molto provate dalla crisi economica ed occupazionale: si tratta delle famiglie dei lavoratori delle industrie ternane ThyssenKrupp Acciai Speciali e Basell del polo chimico, che hanno voluto anche loro contribuire alla colletta per il “Fondo” Ceu.
Mons. Paglia, ringraziando la Regione dell’Umbria per il suo significativo contributo, ha lanciato l’appello affinché a questa terza colletta contribuiscano in molti, perché «alla grave difficoltà vissuta da centinaia di famiglie a causa della perdita del posto di lavoro, si aggiunge un’emergenza in più: le famiglie degli operari per i quali termina la cassaintegrazione».
Giovedì 12 Gennaio 2012