versione accessibile ::
News Delegazione Regionale Caritas
  28/01/2014 15:06


Perugia: Il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” è pronto ad accogliere chi è in difficoltà



Clicca sulla foto per ingrandirla !

Tempi rispettati per l’avvio delle attività del “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” dopo un complesso lavoro di ristrutturazione durato circa sei mesi. Era giugno 2013 quando i Frati Minori Cappuccini dell’Umbria e l’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sottoscrissero una convenzione, attraverso la quale i primi davano alla Caritas diocesana, in comodato d’uso gratuito per venti anni, il loro stabile sito nella zona di via Cortonese, nelle vicinanze della chiesa parrocchiale di San Barnaba. La Caritas, dal canto suo, si impegnava a realizzare una struttura di ascolto, accoglienza e di servizi socio-caritativi rivolti alle persone in difficoltà, operativa a partire dall’inizio del 2014. La sua inaugurazione ufficiale è in calendario mercoledì 29 gennaio, alle ore 16, solennità di san Costanzo, vescovo e martire, patrono di Perugia e dell’Archidiocesi, alla quale parteciperanno i rappresentanti delle massime Istituzioni civili e religiose del capoluogo umbro e numerosi volontari e operatori. Interverranno l’arcivescovo e vice presidente della Cei Gualtiero Bassetti, il sindaco Wladimiro Boccali, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo, il ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini padre Celestino Di Nardo e il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni.

           

Come si presenta…

Il “Villaggio della Carità” è stato realizzato in un complesso edilizio di 1.925 mq composto da cinque piani (seminterrato, terreno, primo, secondo e terzo) oltre la mansarda, dove è stata allestita una funzionale lavanderia-stireria fruibile dalle 48 persone che possono essere ospitate per un medio periodo in sei ampi appartamenti ai piani primo, secondo e terzo. La loro tipologia favorisce una educazione alla convivenza tra più persone, che aiuta anche una maggiore socializzazione. Il “Villaggio” non è solo accoglienza, è anche Centro di Ascolto diocesano (allestito al pianterreno) con propri qualificati operatori. I suoi ambienti sono molto accoglienti e colorati e metteno a proprio agio le persone che vi giungono. Accanto al Centro di Ascolto c’è la sede dell’Associazione perugina di volontariato (Apv), promossa dalla Caritas diocesana, che presta la sua attività prevalentemente in ambito ospedaliero e carcerario. Al pianterreno c’è anche un’accogliente sala per attività polivalenti (incontri e convegni), mentre al primo piano si trova la direzione e l’amministrazione della Caritas diocesana. Il “Villaggio della Carità” offre come servizi: il “Consultorio Medico”, gestito dall’Associazione Medici Cattolici e da altri professionisti; l’“Assistenza legale” fornita da avvocati volontari; l’“Assistenza di Patronato” per gli ambiti occupazionale e fiscale affidata alle Acli; l’“Emporio” per la distribuzione dei generi alimentari sia a lunga che a breve conservazione (formaggi, latticini, frutta e verdura), dotato di celle frigorifere e di un magazzino per lo stoccaggio dei prodotti. L’“Emporio” si presenterà come un piccolo supermercato con una moderna scaffalatura e banconi frigo. I fruitori (in un primo momento) saranno le persone che attualmente si rivolgono ai Centri di distribuzione viveri delle Parrocchie di Perugia città.

 

La sua gestione…

Significativa è la creazione di un apposito “comitato di accoglienza”, composto da volontari e operatori Caritas, con il compito di valutare le richieste di ospitalità nel “Villaggio” (sono esclusi minori soli e persone con problemi di tossicodipendenza e alcolismo) e di accesso all’“Emporio”. Quest’ultimo sarà regolato attraverso delle tessere personali a punti che permettono di ritirare i prodotti. La gestione del “Villaggio” sarà affidata a due famiglie di volontari in pensione e autonome a livello economico, in quanto la loro presenza è richiesta 24 ore su 24. I loro compiti saranno di natura domestica, oltre che di coordinamento delle attività e dei servizi che il “Villaggio” offre. Le due famiglie, soprattutto, saranno molto motivate spiritualmente per vivere in pienezza il Vangelo della Carità, animando momenti di preghiera durante la giornata e promuovendo anche incontri sociali.

 

I costi di realizzazione e i suoi benefattori…

Per rendere l’intero “Villaggio” il più funzionale possibile alla sua opera di carità rivolta a persone in difficoltà, è stato necessario un complesso lavoro di ristrutturazione con la messa a norma degli ambienti e di tutti gli impianti, realizzando una moderna centrale termica e arredando gli spazi nel rispetto di un’accoglienza dignitosa delle persone. I costi di questa ampia ristrutturazione, che ammontano a 666mila euro, sono stati sostenuti dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) per 376mila euro, dalla Caritas italiana per 140mila euro e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per 150mila euro. Da evidenziare che quest’ultima si è impegnata a finanziare per intero l’“Emporio” e ad acquistare viveri per il suo primo anno di attività per complessivi 200mila euro.

 

L’esperienza di fede e carità del coordinatore dei lavori di ristrutturazione…

A seguire giorno per giorno i lavori di esecuzione del progetto di ristrutturazione di questo complesso edilizio in modo da realizzarvi al suo interno il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” è stato il diacono permanente Giancarlo Pecetti coadiuvato nella non facile opera dalla moglie, la signora Maria Luisa, entrambi del Cammino Neocatecumenale e giunti in Caritas diocesana, su invito dell’arcivescovo, da circa due anni. Sono tutti e due in pensione ed hanno una grande famiglia composta da sei figli e dodici nipoti. Da circa sei mesi per vedere mamma e papà, nonna e nonno, devono andare a cercarli al cantiere del “Villaggio della Carità”, perché Giancarlo e Maria Luisa stanno seguendo i lavori come se si trattasse della ristrutturazione di casa loro.

«Abbiamo vissuto quest’esperienza – commentano i coniugi Maria Luisa e Giancarlo Pecetti – come “obbedienza” a ciò che il nostro vescovo ci ha chiesto, ma anche come un’esigenza interiore di metterci al servizio della Chiesa attraverso una realtà quale è la Caritas, in particolar modo in questo periodo così difficile di crisi economica e soprattutto valoriale di tante persone e interi nuclei familiari».

«In questo coinvolgimento – proseguono Maria Luisa e Giancarlo – abbiamo stretto relazioni con persone del Consiglio della Caritas con una grande profondità spirituale, che ci ha permesso di vivere questo tempo in piena comunione. Abbiamo incontrato anche tanta disponibilità da parte delle ditte che hanno lavorato all’interno del “Villaggio” e cogliamo l’occasione per ringraziarle tutte. Anche nei due “campi di lavoro” organizzati dalla Caritas all’interno di questa struttura, abbiamo potuto cogliere lo stesso spirito ed una grande disponibilità dei giovani delle opere diocesane di accoglienza e dell’Operazione Mato Grosso».

«Proviamo un amore profondo ed appassionato per questa esperienza – evidenziano i coniugi Pecetti –, perché la sua finalità è rivolta alla Carità in senso pieno e al prossimo bisognoso e sofferente in cui è il volto di Cristo. Provenendo dalla ricca esperienza di fede del Cammino Neocatecumenale, è stato per noi bello vedere il dilatarsi dell’annuncio della Parola di Dio al servizio della Carità».

«Abbiamo fatto la scelta di trasferirci per un periodo nel “Villaggio” – annunciano Maria Luisa e Giancarlo –, insieme alle due famiglie che lo gestiranno, così da avviare insieme la sua organizzazione. Soprattutto impostare le attività comuni ai vari servizi offerti dal “Villaggio” sia spirituali che socio-caritativi, consapevoli come cristiani che ogni sapienza, anche umana non è piena se non attinge a Cristo fonte dell’Amore e della Sapienza.

Questo “Villaggio” sarà anche un’opportunità per quanti vogliono prestare opera di volontariato ed educarsi alla Carità.

Riccardo Liguori

Resp. Uff. stampa Caritas diocesana




« Archivio »