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News Delegazione Regionale Caritas
  26/06/2013 15:41


Perugia: Firmato dall’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti e dal sindaco Wladimiro Boccali il “Protocollo di intesa Caritas diocesana e Comune per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e di risorse e per la costituzione di un ‘Tavolo di solidarietà responsabile’” a sostegno di singoli e famiglie in difficoltà



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Dopo alcuni mesi di intenso lavoro di confronto-collaborazione tra i responsabili ed operatori della Caritas diocesana e dei Servizi sociali del Comune di Perugia, è stato redatto un Protocollo di intesa i cui «interventi sono destinati – recita lo stesso documento –, tenendo conto di quanto previsto dalle normative nazionali ed in particolare dall’art. 2 della L. R. n. 26/2009, in maniera prioritaria alle persone e alle famiglie che versano in condizione di disagio socio-economico e abitativo caratterizzato dalle seguenti condizioni: persone e famiglie prive di reddito che si trovano da lungo tempo in situazione di estrema povertà e che sono prive di reti parentali e sociali di supporto; persone e famiglie con problemi socio-sanitari (ad es. malattie croniche e invalidanti, dipendenze, violenze e maltrattamenti, disagio mentale, esistenziale e psicologico…) e che contemporaneamente versano in condizioni di precarietà economica e/o abitativa; persone e famiglie che si trovano in uno stato di criticità economica a causa di eventi straordinari, quali la perdita del lavoro, un lutto improvviso, una separazione coniugale, una nascita…». Questo per contrastare le difficoltà economiche indotte dalla crisi, coordinare e rendere quindi più efficienti e mirati gli interventi, fare fronte comune per salvaguardare la coesione sociale ed in particolare le fasce di popolazione più a rischio di povertà ed emarginazione.

Obiettivo del Protocollo di intesa Caritas/Comune di Perugia è quello di realizzare “un sistema integrato di azioni e di risorse e costituire un Tavolo di solidarietà responsabile”.

Mercoledì 26 giugno, alla firma a Palazzo dei Priori, c’erano il sindaco Wladimiro Boccali e l’arcivescovo, mons. Gualtiero Bassetti. Per quest’ultimo è stata la prima volta a Palazzo dei Priori, “promettendo” di ritornarvi in occasione della Visita pastorale alla comunità diocesana che inizierà il prossimo autunno.

Il Protocollo costituisce un passo in avanti rispetto alla assidua collaborazione già esistente tra la rete dei Servizi sociali territoriali del Comune ed il Centro di Ascolto della Caritas diocesana e i Centri di Ascolto parrocchiali. Si vuole in sostanza, tramite questo strumento che permette di progettare e mettere in atto azioni condivise, sviluppare una più efficace strategia di contrasto dei fenomeni di povertà e di forme di esclusione sociale. «Questo Protocollo – ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni – mette insieme non solo risorse economiche e materiali, ma soprattutto umane, perché a farsi carico delle richieste di aiuto delle persone in difficoltà ci sono altre persone. Questo perché chi ha bisogno di essere aiutato necessita spesso non solo di un aiuto materiale, ma di un accompagnamento per superare le difficoltà. In questo senso il Protocollo è un segno luminoso e di speranza per la nostra città e di grande valore anche pedagogico».

Il “Tavolo di solidarietà per la realizzazione di un sistema integrato e partecipato di azioni e di risorse” resta aperto all’adesione e collaborazione di altri soggetti pubblici e privati presenti nel territorio comunale. «Per questo l’abbiamo chiamato “tavolo di solidarietà” – ha precisato l’assessore comunale alle Politiche sociali Andrea Cernicchi, il quale, insieme al direttore della Caritas diocesana, ha sottolineato il valore aggiunto della collaborazione tra volontari Caritas e operatori del Comune.

Erano presenti alla firma del Protocollo anche mons. Paolo Giulietti, vicario generale, i dirigenti del Comune Roberta Migliarini e Carla Trampini. Presente anche il Colonnello Vincenzo Tuzi  (Guardia di Finanza, sia perché la GdF destina alla Caritas i capi di abbigliamento e altri prodotti sequestrati per il reato di contraffazione e abusivismo, sia perché «le risorse – ha detto Tuzi - nell’ ottica di una corretta destinazione dei fondi e dei servizi devono andare a chi ne ha davvero bisogno, ed a questo la GdF lavora con i suoi controlli».

L’atto della firma è stato preceduto dagli interventi del sindaco Boccali e dell’arcivescovo mons. Bassetti. Il primo cittadino ha detto: «La firma del Protocollo è nel programma delle celebrazioni del “XX Giugno”, perché anche la collaborazione tra il Comune ed uno dei soggetti, la Caritas, più impegnati nei percorsi di solidarietà rappresenta un rafforzamento dell’ identità cittadina. La rete dei servizi a Perugia è bene organizzata, ma non può rimare la stessa di fronte ad una domanda cresciuta e ad esigenze che nel frattempo sono cambiate. Il Protocollo evita frammentazioni, mette insieme risorse, permette risposte più puntuali».

L’arcivescovo, dal canto suo, ha detto: «E’ bello che ci si incontri ufficialmente oggi a Palazzo dei Priori sul discorso del sociale e della carità. Ed è importante perché le risorse diminuiscono, come vediamo anche con la raccolta domenicale nelle parrocchie, e mettendo insieme le nostre disponibilità possiamo fare molto di più. Su questo terreno Comune e Caritas hanno gli stessi intenti ed è significativo che si collabori. Gli interventi studiati (il voucher, non il pacco dono!) sono belli e dignitosi per i poveri».

 

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO DI INTESA CARITAS/COMUNE

Nell’ambito e nel rispetto delle reciproche competenze e responsabilità, Comune e Caritas si impegnano a mettere a disposizione la propria esperienza al fine di condividere un sistema di procedure e prassi che permetta di ottimizzare l'erogazione degli interventi a favore di situazioni di disagio individuale e familiare, ed anche una significativa parte delle rispettive risorse economiche destinate a persone che vivono una condizione di fragilità sociale. Viene quindi costituito un fondo di solidarietà, che nella fase iniziale prevederà la condivisione di risorse tra il Comune di Perugia e la Caritas Diocesana, e che successivamente potrà essere implementato da ulteriori contributi di altri soggetti sociali che intendono aderire al Tavolo di solidarietà.

Un “Gruppo di coordinamento” lavorerà alla progettazione, gestione e monitoraggio degli impegni sottoscritti, mentre “Comitati di solidarietà territoriale” avranno compiti operativi per la realizzazione e valutazione dei singoli interventi. Si prevede l’attivazione ed erogazione di diverse tipologie di interventi: voucher per l’acquisto di beni di prima necessità (alimentari, prodotti per l’igiene della persona e della casa; corredo scolastico), voucher per farmaci, ausili e presidi sanitari, carta di pagamento per utenze relative a servizi (servizi idrici integrati, gas per uso domestico e riscaldamento, energia elettrica), contributi economici a parziale copertura per le spese di mantenimento dell’abitazione (affitto e condominio, rata del mutuo), erogazione diretta di beni alimentari e altri generi, secondo quanto previsto dalla normativa meglio conosciuta come “legge del Buon Samaritano”, buoni lavoro mirati da una parte all’attivazione di progetti di accompagnamento al lavoro o di partecipazione a corsi di riqualificazione professionale finalizzati al reinserimento lavorativo, dall’altra ad esperienze di “utilità sociale” nell’ambito di progetti sociali individualizzati. Per l’accesso agli interventi le persone interessate potranno rivolgersi agli Uffici della Cittadinanza del Comune e/o ai Centri di ascolto delle Caritas Parrocchiali (e, in via straordinaria, al Centro di ascolto della Caritas diocesana). Dopo un primo colloquio, ed eventuali piccoli interventi di emergenza, i richiedenti saranno invitati a presentare domanda presso gli Uffici della Cittadinanza, servendosi dell’apposito modulo e fornendo la necessaria documentazione.


Allegato:
In allegato pdf il testo integrale del Protocollo Caritas/Comune di Perugia


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