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News Delegazione Regionale Caritas
  08/10/2010 10:37


2010: ANNO EUROPEO DELLA LOTTA CONTRO LA POVERTA’. LE CARITAS DELL’UMBRIA A CONVEGNO "POVERTÀ E CONVIVENZA NELLA CARITÀ"



“Povertà e convivenza nella Carità” è il tema scelto dalla Delegazione regionale Caritas Umbria per chiamare a convegno tutti gli operatori e volontari delle Caritas diocesane e parrocchiali delle otto Diocesi della regione. All’incontro, che si terrà il 9 ottobre (ore 9.15-16.45) presso il Seminario regionale di Assisi, sono invitati a partecipare gli operatori di tutti gli ambiti pastorali della parrocchia e non solo coloro che sono impegnati nelle attività caritative. La Carità appartiene a tutti i cristiani, perché delle povertà del prossimo sono chiamati a farsene carico tutti i figli di Dio; la carità cristiana non può essere delegata a pochi, soprattutto in questo particolare momento di crisi. Non è un caso che nel 2010 l’Unione Europea abbia indetto l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, al quale ha aderito, lo ricordiamo, la Caritas Europa attraverso la sua campagna “Zero Poverty. Agisci Ora”. Questa campagna Caritas è stata avviata anche in Umbria lo scorso febbraio, attraverso delle significative iniziative diocesane che hanno visto la partecipazione degli otto vescovi della regione; iniziative segnalate in un ampio servizio pubblicato nelle “news di approfondimento” del sito www.chiesainumbria.it/caritas .

Il convegno regionale “Povertà e convivenza nella Carità” sarà momento di un’ulteriore approfondimento del tema centrale dell’Anno europeo (relazione a cura di Laura Stopponi, Caritas italiana), con uno sguardo particolare alle povertà in Umbria (relazione a cura del sociologo Paolo Montesperelli). Il convegno sarà anche occasione per dare nuove risposte solidali per diversi “stili di vita” alle povertà monitorate dalle Chiese in Umbria attraverso i Centri di Ascolto, le opere segno-strutture di accoglienza diocesane e parrocchiale, le realtà di organismi ed associazioni di ispirazione cristiana impegnate nel sociale, soprattutto, attraverso le loro testimonianze di vita. Inoltre, si parlerà del Fondo di Solidarietà della Conferenza episcopale umbra (Ceu) per le famiglie in difficoltà e delle non poche situazioni di povertà materiale ed umana vissute anche da singoli oltre che da nuclei familiari. I lavori del convegno regionale Caritas saranno aperti dalla preghiera e Lectio Divina curata da mons. Nazzareno Marconi, biblista e rettore del Seminario regionale, e dai saluti di mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e vice presidente della Ceu, e da Marcello Rinaldi, delegato regionale Caritas Umbria. Le conclusioni saranno affidate a mons. Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi, delegato Ceu per il Servizio alla Carità.          

Sulla responsabilità di tutti i cristiani a farsi carico delle povertà del prossimo interviene padre Claudio Montolli, già direttore della Caritas diocesana di Foligno e coordinatore della fase preparatoria del Convegno: «Le Caritas parrocchiali, antenne vigili e sollecite delle Chiese locali, mentre ci dicono che le cose per molti fratelli e sorelle stanno diventando ogni giorno sempre più difficili, ci annunciano che il Maestro ci chiama costantemente a reagire a questo torpore ribadendo che vita è amore responsabile per l’altro. La Chiesa non può e non deve adeguarsi alla cultura dell’individualismo, del disinteresse e dell’egoismo. Il cristiano sa che il Padre ci vuole fraternità. Evangelizzare è anche educare alla sobrietà, alla solidarietà e alla giustizia sociale, nella consapevolezza che solo Dio resta la nostra piena giustizia».

«L’Europa come l’Italia – aggiunge il religioso – ha le sue povertà vecchie e nuove. Sono sempre più in aumento le famiglie che si trovano nel bisogno e sempre più aumenta l’emarginazione di coloro che sono indesiderati ai nostri occhi. Non si vuol vedere la povertà, illusi che la felicità possa essere quella reclamizzata e pattinata dei sorrisi vuoti e stereotipati. Via, dunque, il diverso e l’indesiderato dalle nostre strade, piazze e parchi, via dal nostro paese. In questo modo allontaniamo la vita dalla nostra esistenza».

«Il Convegno sarà, per la nostra Caritas Umbra – conclude padre Claudio –, un alzarci in piedi (Stand Up) per dire il nostro impegno personale e comunitario nella lotta ad ogni povertà ed esclusione sociale».




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