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  14/11/2015 22:39

CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA: PREGHIERA E SOLIDARIETà ALLA CHIESA E AL POPOLO FRANCESE ATTRAVERSO L’INTERCESSIONE DI SAN BENEDETTO DA NORCIA, PATRONO D’EUROPA. IL CARDINALE GUALTIERO BASSETTI ALL'INAUGURAZIONE DEL FILMFESTIVAL POPOLI E RELIGIONI A TERNI: "QUESTA FOLLIA TERRORISTICA, CHE UCCIDE IN NOME DI UN FURORE IDEOLOGICO E CHE HA LA PRESUNZIONE DI RICHIAMARSI A UN DIO ONNIPOTENTE, NON PUò AVERE IN NESSUN MODO UNA GIUSTIFICAZIONE SOCIALE, CULTURALE, POLITICA E TANTOMENO RELIGIOSA".


La Conferenza Episcopale umbra esprime solidarietà alla Chiesa e al popolo di Francia per gli attacchi terroristici subiti la sera del 13 novembre. Nell'affidare le vittime a Gesù Buon Pastore, i Vescovi invocano l'intercessione di San Benedetto da Norcia, patrono d'Europa, affinché la Francia e tutto il Continente Europeo ritrovino pace, serenità e unità. Anche il cardinale Gualtiero Bassetti nel corso dell'intervento all'inaugurazione del filmfestival Popoli e Religioni a Terni ha fatto riferimento agli attentati di Parigi: “Il terrore vuol dire paura e il terrorismo vuol impaurire e creare questo tipo di situazioni. La cosa migliore per reagire è quella dell'accoglienza, dell'integrazione e del dialogo perchè non sono le religioni la causa delle discriminazioni e delle lotte. Sono dei fanatismi, degli eccessi, che possono prendere a volte qualche pretesto religioso, manifestati da uomini che non vengono da esperienze religiose, ma che ne hanno preso qualche ideologia estrema. Le religioni sono sempre fondamento di dialogo, di pace e di misericordia”. “ Con dolore profondissimo - ha aggiunto il cardinale Bassetti - lascatemi dire che i drammatici attentati di Parigi di ieri sera, si collocano senza dubbio nella categoria del disumano. Azioni e gesta di una violenza cieca e inqualificabile, che hanno colpito uomini e donne totalmente innocenti, uccisi solamente perchè abitavano in quei terribili momenti i luoghi degli attentati. Questa follia terroristica, che uccide in nome di un furore ideologico ha ha la presunzione di richiamarsi a un dio onnipotente, non può avere in nessun modo una giustificazione sociale, culturale, politica e tantomeno religiosa. Le religioni, e soprattutto le tre grandi religioni monoteiste, ebraica, cristiana mussulmana, non hanno nulla a che vedere, in quanto tali, con questi episodi, perchè sia l'islam che l'ebraismo che il cristianesimo, partono dal presupposto e dalla concezione di un Dio misericordioso. Allora è chiaro che coloro che seguono questo Dio devono avere il cuore stesso di Dio nei rapporti con i loro fratelli. E' importante dirlo con chiarezza, perchè si sta facendo grande confusione si puntano dita in modo sbagliato. Un sociologo ha detto che questa è una guerra di tipo nuovo, quasi una guerra liquida dove il terrore e la morte esplodono all'improvviso senza campi di battaglia definiti e con eserciti apparentemente invisibili. Ma nulla è invisibile all'occhio sapiente di Dio, il cui giudizio insindacabile si baserà sulla capacità d ogni uomo di generare amore, e non certo quello di diffondere odio e morte. Noi siamo stati creati ad immagine di Dio e siamo per generare, dare e produrre solo amore, accoglienza, rispetto, sentimenti di fraternità. Davanti a questa scia di morti il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, il volto della morte dell'innocente è anche il volto di Gesù e noi oggi guardiamo a quel volto con speranza e fede certa, non in cerca di una vendetta ma per chiedere implorati solo la giustizia di Dio per queste povere vittime. Il secondo pensiero si rivolge invece a questa umanità martoriata da questi atti disumani, da gesti violenti con un particolare riferimento all'Europa segnata dal sangue e dagli attentai terroristici. Anche in questo caso non chiediamo vendetta ma che il soffio dello Spirito Santo possa ispirare tutti i governanti per poter fornire una risposta credibile a questi gesti irresponsabili”.



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