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  09/11/2015 13:08

CITTà DI CASTELLO: "CASTELLANA ECCLESIA” UNA NUOVA COLLANA DI STUDI SULLA DIOCESI


“Castellana Ecclesia”: una nuova collana di studi sulla Diocesi di Città di Castello L’Archivio Storico Diocesano ha promosso una collana di studi sulla Diocesi di Città di Castello dal titolo “Castellana Ecclesia”, in collaborazione con l’editrice Pliniana di Selci. Il primo volume sarà dedicato alla riforma del canto liturgico tra ‘800 e ‘900 e alla sua applicazione in diocesi ad opera prima di don Enrico Giovagnoli e poi del vescovo beato Carlo Liviero. Lo studio, condotto dal prof. Francesco Banconi, evidenzia la capacità della Chiesa locale di inserirsi nel più ampio dibattito sulla vita liturgica e sulla partecipazione dei fedeli alla celebrazione, anche attraverso il canto, sviluppatosi a livello universale. L’esperienza delle scholae cantorum delle parrocchie rurali, così come di quella della parrocchia cittadina di Santa Maria Nova, sfocerà nel 1931 nella nascita della Schola cantorum “A. M. Abbatini” della cattedrale, per volontà del vescovo Liviero, che seppe valorizzare le capacità musicali di don Rolando Magnani. Il volume verrà pubblicato nei prossimi mesi. Le visite pastorali dei vescovi di Città di Castello nel medioevo: un progetto di ricerca promosso dalla Diocesi È in corso una ricerca su alcuni dei più antichi registri conservati presso l’Archivio Storico Diocesano. La documentazione vescovile che – eccezionalmente nel panorama italiano – si è conservata in abbondanza per il XIII e XIV secolo, conserva due 'visite pastorali' che i presuli tifernati portarono a termine intorno al 1230 e al 1270. Si tratta di una documentazione eccezionale perché rare sono le visite conservatesi a questa altezza cronologica in tutta la penisola e la prima è certamente la più antica attestata in territorio umbro. La fonte consente di approfondire l'organizzazione territoriale della diocesi, conoscere l’azione di governo di due tra i più attivi vescovi del periodo (Matteo e Niccolò) e nel contempo offre l’esempio di una chiesa, quella secolare, che è stata meno interessata da ricerche specifiche. Il caso di Città di Castello era stato posto all’attenzione degli studiosi a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, quando lo storico americano Robert Brentano sottolineò la ricchezza dei registri vescovili tifernati. Tuttavia da allora non sono stati molti gli studi che hanno approfittato di questa ‘miniera documentaria’. Il presente progetto ha l’obiettivo di pubblicare le visite duecentesche e, collocandole nel contesto di produzione, restituirle al dibattito storiografico italiano e internazionale



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