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  29/09/2015 17:32

AL SACRO CONVENTO RESTAURATO IL CALICE REALIZZATI DA GUCCIO DI MANNAIA PER PAPA NICCOLò IV (1288-1292). LA PRESENTAZIONE DEI LAVORI IL 2 OTTOBRE


Torna a mostrarsi in tutto il suo splendore, nel Tesoro della Basilica di san Francesco d'Assisi, il Calicerealizzato da Guccio di Mannaia per Papa Niccolò IV (1288-1292). Venerdì 2 ottobre alle 16.30 presso la Sala Stampa del Sacro Convento si terrà la presentazione dell’opera - tra i capolavori dell’arte medievale - a seguito di un attento restauro eseguito nei laboratori dei Musei Vaticani. " Un calice come questo, ai livelli di singolarità e di eccellenza dispiegati nell’occasione da Guccio di Mannaia, nella tecnica esecutiva, nella iconografia, nei significati simbolici, può essere complesso e arduo da comprendere come una cattedrale " ha dichiarato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. Il prezioso calice in argento dorato e smalto traslucido, alto 22 centimetri, è decorato con 96 smalti ordinati alla base del gambo e forma un programma iconografico relativo all’Eucarestia. Venne commissionato dal Papa francescano Niccolò IV e realizzato dall’orafo senese Guccio di Mannaia firmato con l’iscrizione maiuscola gotica “ Guccius Mannaie de Senis fecit ”. LA PRESENTAZIONE Ai saluti del Custode del Sacro Convento di Assisi, Padre Mauro Gambetti, del segretario regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Umbria, dott.ssa Luisa Montevecchi, e del direttore dei Musei Vaticani, dott. Antonio Paolucci, seguirà la relazione del direttore del Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco ad Assisi, Padre Luigi Marioli, dal titolo “ Il mecenatismo di Niccolò IV ”. Alle 17 e 30 sarà la volta della professoressa Elisabetta Cioni, dell’Università degli Studi di Siena, con una relazione sul tema “ Guccio di Mannaia e l’oreficeria senese del XIII secolo ”, cui faranno seguito gli interventi della dottoressa Barbara Pinto Folicaldi , del Laboratorio di Restauro Metalli e Ceramiche dei Musei Vaticani, e del dott. Fabio Morresi, del Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro dei Musei Vaticani, che illustreranno nel dettaglio le ricerche scientifiche e l’intervento di restauro effettuati.



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