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  12/03/2015 18:35

IL FURTO DI ELEMOSINA IN CHIESA è EQUIPARATO, SECONDO LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, AL FURTO IN ABITAZIONE.


L’asportazione del denaro contenuto all’interno di una cassetta per le elemosine, in un edificio di culto, configura furto in abitazione. È quanto emerge dalla sentenza della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 18 febbraio 2015 , n. 7266. La sentenza viene sinteticamente riportata sull’ultimo notiziario dell’Osservatorio giuridico legislativo della Cei (www.chiesacattolica.it/ogl). “Con sentenza n. 7266 la V sez. Penale della Corte di Cassazione - viene riportato sul notiziario - ha dichiarato che l’ipotesi delineata dall’art 624 - bis c.p., in tema di furto in abitazione, amplia, attraverso la definizione del luogo come destinato in tutto o in parte a privata dimora, la portata della previsione, così da ricomprendervi tutti quei luoghi nei quali le persone si trattengono per compiere, anche in modo transitorio o contingente, atti della loro vita”. Pertanto, ad avviso della Corte, “l’asportazione del denaro contenuto in una cassetta adibita a raccolta delle elemosine in un edificio di culto integra tale fattispecie di reato”. (Agenzia Sir)



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