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  28/11/2014 18:11

FAMEZERO - UN’INIZIATIVA CHE NULLA HA A CHE FARE CON CARITAS E CON LE SUE CAMPAGNE SUL DIRITTO AL CIBO A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE


Sta per essere lanciata un’iniziativa che può generare confusione ed equivoci. Si tratta del Progetto "Famezero.com - contro lo spreco del cibo nel mondo". La Campagna, già annunciata ad ottobre, sarà lanciata il prossimo 8 dicembre e si chiama “Famezero. Food for everyone”. Sul sito è riportato il titolo della campagna Caritas “Una sola famiglia umana. Cibo per tutti”, con sotto scritto papa Francesco. Sono tutti elementi che generano confusione. Nel comunicato diffuso dai promotori si legge: ”L’applicazione verrà lanciata l’8 dicembre a Roma, nel giorno in cui si ricorda l’Immacolata Concezione. Scopo dell’app è mettere in contatto i singoli cittadini e le aziende (donatori) con incaricati (angeli) che si occuperanno di raccogliere il cibo messo a disposizione e portarlo ai centri di raccolta (mense o associazioni di volontariato). Scaricando l’app sul proprio dispositivo e registrandosi anche tramite i propri profili social, sarà quindi possibile visualizzare i centri di raccolta sulla mappa interattiva e inviare segnalazioni in tempo reale. L’angelo più vicino riceverà tale comunicazione e procederà al ritiro del cibo”. L’azienda che ha realizzato il prodotto è la Passmakers, brand della software-house Velamic, basata in Svizzera con personale italiano. PERPLESSITA’ E RISCHI Caritas Italiana non era al corrente dell’iniziativa, né lo erano il Segretario generale e lo staff di Caritas Internationalis. Durante un incontro con gli organizzatori, sia il vicedirettore di Caritas Italiana che il Segretario generale di Caritas Internationalis hanno sollevato alcune questioni problematiche senza però ricevere risposte esaustive. In primo luogo l’iniziativa sfrutta e gioca molto sul collegamento con la campagna Caritas, generando equivoci. In secondo luogo l’utilizzo spregiudicato della voce di Papa Francesco (peraltro tratta dai discorsi per la campagna Caritas) sembra una strumentalizzazione inappropriata ai fini dell’iniziativa (con addirittura un video in cui si lascia intendere che il Papa utilizzi questa applicazione). Inoltre si profilano grandi problematicità in base alla legislazione vigente nella distribuzione di avanzi alimentari non controllati dal punto di vista sanitario e problemi legati alla tutela della privacy. Alla luce delle considerazioni esposte e in vista del prossimo lancio dell’8 dicembre si ritiene opportuno informare tutte le Caritas diocesane che l’iniziativa non ha nulla a che fare con Caritas e con le sue Campagne sul diritto al cibo a livello nazionale e internazionale.



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