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  25/11/2014 16:09

PERUGIA: IL CARDINALE GUALTIERO BASSETTI AL XXV “RADUNO DIOCESANO DEI CORI” HA RICORDATO L’IMPORTANZA CHE LA CHIESA, IN CONTINUITà CON LA TRADIZIONE BIBLICA, ATTRIBUISCE ALLA PREGHIERA IN CANTO


I gruppi corali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, nella festa di Cristo Re (domenica 23 novembre), che ricorre sempre in prossimità della memoria liturgica di Santa Cecilia, Patrona dei musicisti, si radunano nella cattedrale per animare la santa Messa celebrata dall’arcivescovo. Quest’anno è stata la XXV edizione. La Patrona della musica è ricordata nel mondo con varie manifestazioni, anche parecchi cori che prestano servizio liturgico nelle nostre parrocchie promuovono manifestazioni artistiche. Il Raduno ceciliano intende sottolineare annualmente, nella fusione di tante voci, la “coralità” diocesana nella chiesa cattedrale, con elevato spirito di esultanza e di fervore. Un grandioso coro di 150 coristi, domenica scorsa, ha eseguito polifonicamente il Sacerdos et Pontifex di don Amedeo Berardi, illustre musicista perugino del secolo scorso, la Missa De Angelis e il mottetto per Santa Cecilia Cantantibus organis di Domenico Bartolucci, il Corale Wachet auf ruft uns die Stimme di Bach, l’ Ave verum di Mozart. Nel saluto al celebrante cardinale Gualtiero Bassetti,il direttore della Scuola musicale diocesana “G. Frescobaldi”, mons. Francesco Spingola, ha sottolineato l’esultanza della ricorrenza anche per la motivazione della titolarità di Santa Cecilia in Trastevere assegnata dal Santo Padre al nostro arcivescovo nel conferirgli la porpora cardinalizia nel Concistoro del 22 febbraio scorso. Il cardinale Bassetti ha ricordato l’importanza che la Chiesa, in continuità con la tradizione biblica, attribuisce alla preghiera in canto, confermata anche nella Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium. «La festa di Cristo Re – ha detto il porporato – ricorda molto semplicemente, ma fermamente,che il Signore tiene conto dell’amore che i suoi discepoli devono “cantare” nella pratica dell’aiuto ai fratelli bisognosi in cui Gesù si identifica». Ha diretto il grande Coro il maestro Mauro Chiocci; all’organo il maestro Felice Pericoli. Al termine della celebrazione tutti i coristi si sono stretti intorno al cardinale per una foto in ricordo del loro XXV “Raduno diocesano”.



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