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  25/09/2014 12:35

“CIAO DON”: LA LETTERA DELLA SIGNORA RITA, SORELLA DI DON FRANCO BUCARINI, LETTA AL FUNERALE DEL FRATELLO SVOLTOSI IL 24 SETTEMBRE NELLA PARROCCHIA DI CENERENTE IN PERUGIA


“Ciao Don, questa non è una lettera di addio ma è il mio modo di dirti grazie... Grazie di tutto quello che hai insegnato e dato nella tua vita. Grazie per esserti preso cura di me, quando ero ancora una bimba piccola e la mia mamma stava male... Grazie di esserci stato quando da ragazzina mordevo il freno e mi ribellavo alle convenzioni, e tu con amore e pazienza tentavi di farmi comprendere i mie errori... Grazie per essere stato vicino a mio figlio, Adolfo Francesco, che bello era vedervi giocare... specialmente quando tuo nipote ti faceva i dispetti e ti nascondeva le cose, che bello era infatti… sentirti parlare pieno d'orgoglio proprio di questo nipote. Grazie non solo per me e da me. Grazie da tutti coloro a cui hai fatto del bene. Grazie per il piccolo Cottolengo di don Orione a Genova, dove hai dato tutto te stesso, donandoti senza riserve a queste persone con cui la vita non à stata benigna. Grazie per la tua missione in Africa, dove hai lasciato un pezzo di cuore, non posso dimenticare come brillavano i tuoi occhi quando ne parlavi, era la felicità che ti nasceva dal aver vissuto quella bellissima e ricca esperienza... E il tuo pensiero correva la ... a quei luoghi... Grazie da tutti coloro che hanno ricevuto da te e che magari ora sono qui, increduli al tuo funerale, coloro che hai saputo comprendere e aiutare... magari con una pacca sulla spalla o con uno dei tuoi tantissimi speciali sorrisi, quelli che ti venivano dal cuore e dalla fede. Hai aiutato tanto anche materialmente, aprendo non solo il tuo cuore, ma anche la tua porta, quella stessa porta che spalancavi per chi bussava... Per chi... aveva bisogno di sedersi alla tua tavola e condivideva il pasto con te... Questo è stato il tuo grande cuore, per amore di nostro Signore... Non sapevi dire di no a nessuno. Sono convinta che le persone che hanno ricevuto un No da te si contano sulle dita di una mano. Sei stato e resterai una grande persona, il tuo amore verso Dio, che hai trasmesso a tante persone, non morirà mai nel cuore delle persone che ti hanno voluto bene... Oggi tanti sono qui... perché a loro hai insegnato il valore vero delle parole amore e perdono. Franco, oggi siamo qui, in questo tendone, dove due anni fa hai iniziato il tuo Ministero in queste parrocchie... Ti stai congedando da noi. Il Signore, ha visto che eri in difficoltà e ti ha preso tra le sue braccia e ora sei con lui... Sei con il Padre amorevole che culla il suo bimbo e che protegge ormai dalla cattiveria dei senza cuore. Ora l'amore del Padre lenisce le tue ferite, nulla può più toccarti, non coloro che giudicano senza sapere, senza conoscere, senza amore, senza perdono e che diffondono false verità. Quante volte nelle tue prediche hai parlato di perdono... Ora sei te a doverci perdonare... Dacci la forza di superare la fragilità umana. Proteggi dal cielo tutti noi, che siamo qui a pregare per te, dacci il coraggio di continuare il nostro cammino senza poter vedere né il tuo sorriso ne sentire la tua voce, ma sappiamo che non sei lontano sei solo dall'altra parte della strada e per te ora va tutto bene. Se ora potessi parlarci le tue parole sarebbero: “Ritroverete il mio cuore, ne ritroverete la tenerezza purificata, asciugate le vostre lacrime e non piangete se mi amate, il vostro sorriso e la mia pace”. Il Signore ascolti le nostre preghiere per te. Ciao, grande Zio, ciao Fratellone, riposa in pace... Rita e Adolfo Francesco



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