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  21/06/2014 19:37

TERNI: PRIMO SALUTO DEL VESCOVO PIEMONTESE ALLA COMUNITà DIOCESANA


Al termine di questa celebrazione con l’animo colmo di gratitudine e di benedizioni, manifesto dinanzi a ciascuno do voi la mia professione di fede. Rendo grazie all’Altissimo Onnipotente bon Signore, datore di ogni bene per il dono della vita, dell’amore, della vocazione cristiana e francescana, del ministero pastorale. Benedico Nostro Signore Gesù Cristo, pastore delle anime nostre, che mi ha amato e ha dato la vita per me. Adoro lo Spirito Santo che ha ispirato e guidato gli eventi della mia storia fino a questo momento. Alla Santa Trinità ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione, e tutti i beni. (FF 265). Manifesto pubblico amore e devozione verso la Chiesa, che mi ha generato alla vita divina, mi ha più volte accompagnato all’abbraccio del Padre misericordioso, mi ha affidato la Parola e i Sacramenti e ora, tramite Papa Francesco e la vostra preghiera, mi consacra al ministero episcopale. (Ringraziamenti) In questo momento solenne, la mia gratitudine si concretizza in sentimenti di emozione e commozione, mentre scorre nella mia mente, una lunga serie di volti, storie e luoghi della mia vita, segni palpabili dell’amore di Dio, che da sempre mi avvolge ed accompagna: i genitori, che dal cielo seguono nello Spirito questo momento, i miei familiari, vivi e defunti, i confratelli francescani della famiglia dei Frati Minori Conventuali, in particolare il ministro generale p. Marco, e tanti volti di uomini e donne, attraverso i quali il Signore ha voluto incontrarmi, farmi sperimentare la gioia della vita e manifestarmi la sua tenerezza. Rivolgo un pensiero grato e devoto a Papa Francesco, che mi ha chiamato a questo compito, e per l’amore e l’attenzione che ha verso la nostra Chiesa particolare di Terni-Narni-Amelia. A te card. Bassetti, vescovo Paglia, vescovo Vecchi, a voi vescovi dell’Umbria, a voi vescovi della Puglia e vescovi confratelli, grazie per la vostra presenza, per la vostra unanime invocazione dello Spirito sulla mia persona e per avermi fatto sentire la presenza della Chiesa col vostro abbraccio. Grazie a voi sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e laici, volti familiari e nuovi fratelli che il Signore mi dona e mi affida, per aver affrontato i disagi di un breve o lungo viaggio per pregare con me, oggi. Un affettuoso grazie a coloro che hanno preparato questo momento solenne (Commissione preparatoria, Ufficio liturgico, Comunicazione, coro, e altri), che ha comportato sacrifici e fatiche. Grazie a coloro che seguono questo evento spiritualmente, da lontano. A tutti dico grazie per tanta benevolenza e affetto. Grazie alle autorità, civili e militari, ai sindaci e ai cittadini che essi rappresentano. Alla stima che manifestate verso questa Chiesa particolare corrisponde il nostro rispetto verso l’Istituzione che rappresentate e la volontà della nostra Chiesa di collaborare spiritualmente e materialmente, al bene comune di questo territorio. (Propositi e programmi) Cari amici di questo territorio e della Chiesa di Terni-Narni-Amelia, oggi inizia il mio servizio di vescovo tra voi, nel nome del Signore. Insieme a voi e in mezzo a voi, fratelli e sorelle cristiani, religiose, religiosi, presbiteri, diaconi inizio una nuova tappa del cammino di fede, speranza e carità. Vengo a voi senza pretese, né ricette preconfezionate, né soluzioni a portata di mano. Vengo con la missione di San Francesco, di promuovere “lo spirito del Signore e la sua Santa operazione” . Il resto ce lo manifesterà il Signore, mentre insieme, con umiltà, presteremo ascolto alla voce dello Spirito e ci lasceremo provocare per riparare la casa del Signore, come Francesco ha fatto prima con la chiesetta di San Damiano e poi con quella di… Gesù Cristo. Ci porremo sull’onda del bene seminato in questa Chiesa, nel passato, da sacerdoti, religiosi e laici, guidati dagli ultimi vescovi, a cominciare dal servo di Dio Lojali, poi Gualdrini, e infine Paglia e Vecchi. Al vescovo Paglia e al vescovo Vecchi va la nostra particolare gratitudine perché il loro servizio e magistero è stato ricco e particolarmente impegnativo e continua ad essere vivo nella vita cristiana di tantissimi di noi e della diocesi intera, come premessa feconda per traguardi futuri. Il Signore che legge nei cuori, darà loro la mercede, riservata ai suoi servi fedeli. La strada è tracciata, cammineremo sulla scia del Concilio Ecumenico Vaticano II, delle numerose e ricche proposte pastorali contenute nelle lettere dei Vescovi precedenti, in particolare terremo presenti gli orientamenti suggeriti da Mons. Vecchi in “Ripartire da Cristo”. Sì, per avviare la nostra “ conversione pastorale e missionaria", vogliamo ricominciare da Gesù Cristo, avendo il Vangelo come guida, l’Eucarestia come centro e gli uomini come fratelli , secondo gli orientamenti di Papa Francesco nella Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium. (leggi tutto)


ALLEGATO:  saluto padre piemontese.doc

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