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  16/05/2019 13:43

ASSISI: L’UMBRIA SI APPRESTA A VIVERE LA 56A GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI CON UN POMERIGGIO DI CATECHESI E FRATERNITà RIVOLTO AI GIOVANI


Ad Assisi, domenica 19 maggio (dalle ore 15), presso il Pontificio Seminario Umbro “Pio XI”, si terrà un pomeriggio di catechesi e fraternità rivolto ai giovani, con incontri, testimonianze e laboratori, in occasione della 56a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni dedicata al tema: “ Come se vedessero l’invisibile ” (EG 150). Sono attesi non pochi ragazzi e ragazze provenienti dalle otto Diocesi dell’Umbria con i loro educatori, catechisti e parroci. L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio Ceu per la pastorale vocazionale diretto da don Alessandro Scarda, è rivolta a giovani da 16 anni in su, che si concluderà con una ‘apericena’, momento di festa e di condivisione. A tenere la catechesi sul tema di questa 56a Giornata è fra’ Simone Tenuti, responsabile della Pastorale giovanile del Sacro Convento di Assisi. «L’obiettivo principale dell’incontro – spiega don Scarda – è fare esperienza della vicinanza e della bellezza dell’Amore di Dio che si svela nella quotidianità. Imparare insieme a vivere in pienezza, abitare il tempo con gioia e scoprire la bellezza della vita donata». «Nei laboratori – annuncia il sacerdote – ci saranno storie che incontreranno altre storie, volti di uomini e donne che incontreranno altri volti per riconoscere insieme l’ Invisibile che si è fatto visibile …, visibile ai nostri occhi nell’incarnazione». I promotori della giornata umbra di preghiera per le vocazioni auspicano che i partecipanti possano chiedersi: «“Per chi sono io?”, conoscere un po' più in profondità me stesso, per sapere chi sono veramente e a cosa sono chiamato a compiere». Il pomeriggio vocazionale di domenica sarà anche occasione per riflettere sulla recente esortazione apostolica di papa Francesco, Christus Vivit , il documento del Sinodo dei Vescovi dello scorso ottobre che il Papa ha voluto dedicare ai giovani. Don Alessandro Scarda si sofferma sulle prime parole che compongono questo documento post-sinodale, quasi ad anticipare il “messaggio” che l’iniziativa di Assisi vorrà consegnare a ciascun giovane. «Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano – scrive papa Francesco – sono: Lui vive e ti vuole vivo!».



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