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  03/02/2015 20:57

ALL'ISTITUTO SERAFICO DI ASSISI LA FIRMA DELLA CONVENZIONE PER LA CONSULENZA NOTARILE AI DETENUTI DI CAPANNE


“ Un notaio per le carceri italiane” è la convenzione per la consulenza notarile gratuita ai detenuti del Nuovo Complesso Penitenziario Perugia Capanne che sarà firmata giovedì 5 febbraio alle ore 9 presso l’Istituto Serafico di Assisi. A firmare la convenzione la Dott.ssa Bernardina Di Mario, direttrice del NCP PERUGIA CAPANNE (Nuovo Complesso Penitenziario Perugia Capanne) ed il Notaio Roberto Dante Cogliandro, Presidente dell’Ainc – Associazione Italiana Notai Cattolici, che ha la sua sede legale presso l’Istituto Serafico di Assisi. Hanno partecipato all’incontro il delegato regionale dell’Ainc per l’Umbria, notaio Marco Galletti e alcuni notai della provincia perugina. A fare gli onori di casa Avv. Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico ove l’Ainc ha la sua sede legale. Il progetto pilota parte da Perugia e sarà presto attivato in tutte le regioni d’Italia grazie alla determinazione ed alla presenza capillare dei notai aderenti all’Ainc. Lo stesso progetto è già partito da pochi mesi nella città di Pescara ad opera del notaio Massimo D’Ambrosio. Il Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia Capanne è costituito da 3 edifici (sezione Penale, circondariale e Femminile) ed ospita circa 350 detenuti con posizione giuridica di imputato, appellante, ricorrente e definitivo. Si registra la necessità di assistenza nel disbrigo di pratiche giuridiche attinenti al lavoro, alle relazioni familiari, alle situazioni patrimoniali e a quelle civili in generale. L’Ainc, come indicato nello statuto, nell’intento di promuovere e diffondere i principi espressi dalla dottrina sociale della Chiesa, improntati alla cultura del rispetto dei valori fondamentali dell’esistenza sia in ambito sociale, sia in quello professionale e di favorire l’affermarsi della concezione del diritto quale ordine di giustizia fra gli uomini, ha dato la propria disponibilità a fornire assistenza gratuita a favore della popolazione detenuta indigente per la cura di pratiche giuridiche e notarili. Il progetto, secondo la convenzione con il carcere di Perugia, prevede una prima fase dell'intervento dedicata all'informazione rivolta alle persone ristrette nell’Istituto riguardo all'esistenza ed al tipo di servizio. Seguiranno i colloqui su richiesta dei singoli detenuti sotto la vigilanza del personale in servizio. Durante il primo anno di attività inoltre vi saranno una serie di tappe di verifica a cadenza bimestrale che permetteranno di valutare e modulare le azioni di intervento rispetto a quanto pianificato con le richieste della popolazione detenuta. “Con tale progetto – afferma il presidente dell’associazione, Notaio Roberto Dante Cogliandro - l’Ainc mette al servizio dei cittadini meno abbienti la professionalità e la competenza dei notai, pronti a fornir loro assistenza giuridica in supporto al progetto di ri-educazione e recupero attuato dal carcere”. Il percorso di rieducazione e recupero di un detenuto passa attraverso la cura della persona in tutti i suoi aspetti. La persona che deve sostenere la pena in carcere vive una condizione di vita priva di coordinate spazio-temporali. Alla pena dettata dalla legge si aggiunge la dura prova della detenzione dove la costruzione di un progetto di vita viene sospeso e talvolta ostacolato. L’assistenza offerta dall’Ainc diventa pertanto un’occasione importante di ascolto e di mediazione tra la vita dentro il carcere ed il mondo esterno. “Tale intervento – dichiara la Dott.ssa Di Mario – è in linea con il desiderio della Direzione del Nuovo Complesso Penitenziario di Capanne – Perugia di rafforzare i legami con il territorio onde curare un sistema di rete con le istituzioni competenti, e più in generale, con tutte le risorse presenti nella realtà locale.”



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