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  18/10/2018 19:32

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SUOR ROBERTA VINERBA, DIRETTORE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DELLA CEU, DEDICATA AI VIGILI DEL FUOCO: "RICOMINCIARE DALLE MACERIE…QUANDO SALVARE VITE UMANE è LAVORO QUOTIDIANO"


«Il vigile del fuoco ha il dono di guardare oltre e di concentrarsi sull’anima delle persone… Il pompiere punta al cuore delle cose, con naturale praticità. Senza esagerare, ché nessuno è santo, però è una maniera che possiede, forse di suo, o più probabilmente che impara vivendo in un ambiente che lo spinge all’essenzialità». Così Luca Cari, responsabile della Comunicazione in emergenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella prefazione dell’ultima fatica letteraria di suor Roberta Vinerba, un libro-intervista dal titolo Ricominciare dalle macerie e per sottotitolo Quando salvare vite umane è lavoro quotidiano , per i tipi delle Figlie di San Paolo (Paoline, Milano 2018), dedicato ai Vigili del Fuoco. Il volume della francescana diocesana perugina, scrittrice, educatrice, teologa e da otto mesi direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, la prima donna a ricoprire tale incarico su designazione della Ceu, è stato presentato sabato 20 ottobre presso la sede di Perugia della Federazione Italiana Giuoco Calcio ( strada di Prepo 1 ). Ad aprire l’incontro è stato il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, che ha sottolineato come la sua presenza sia stata una scelta voluta con determinazione: «Da venti giorni manco dalla diocesi a motivo del Sinodo. Sono tornato per essere qui oggi per dire grazie ai Vigili del Fuoco non solo per il loro grande lavoro, ma soprattutto per come lo fanno. Sono particolarmente sorpreso nel vedere tanti giovani e a loro dico che guardino a loro, a questi modelli, cercando di sognare per loro un futuro bello. Questa è la nostra speranza”. Il sindaco di Perugia Andrea Romizi, che ha concluso l’incontro commentando il contenuto del volume, ha detto: «Questa lettura ci lascia due compiti. Il primo è quello di rimuovere le macerie che nel libro sono ben oltre quelle materiali. E poi rispondere al compito di fare bene quella parte che ci è stata assegnata, perché la maglietta del pompiere è sotto i vestiti di ognuno di noi». Le sollecitazioni del moderatore Francesco D’Andola dell’Oratorio “GP2” (Giovanni Paolo II) dell’Unità pastorale delle parrocchie perugine di Prepo-Ponte della Pietra e San Faustino, e le domande dei giovani in sala, hanno permesso ai pompieri protagonisti del libro di mettere in luce aspetti della propria professione, ma soprattutto della loro ricca umanità che hanno coinvolto tutti i presenti. Commozione e divertimento, lacrime e gioia si sono mischiate nel racconto dell’incontro tra il vigile del fuoco Giancarlo Favoccia e suor Roberta negli studi di TV2000 da cui è nata l’idea del libro insieme, in quello delle motivazione della professione di Marco de Felici, della memoria di Rigopiano di Stefano Simoni e del dolore e del coraggio dei pompieri di luca Cari, autore della prefazione. A conferma che quando si offrono ai giovani e a tutti storie di bella umanità queste lasciano il segno, al termine una valanga di giovani si sono riversati sui pompieri per fare foto insieme a loro o per chiedere la dedica sul libro.



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