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  15/11/2017 19:51

PERUGIA: PRESENTATO ALLA STAMPA IL PROGETTO “SOSTENIAMO IL LAVORO”, UN «PICCOLO SEME DI SPERANZA» PER GIOVANI E ADULTI IN CERCA DI UN’OCCUPAZIONE DIGNITOSA. IL CARDINALE GUALTIERO BASSETTI: NO A UN’ITALIA DEI «“NESSUNO”, PERCHé NON HO UN LAVORO E QUINDI NON CONTO NIENTE NELLA VITA»


Atteso dai giornalisti è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, che, nell’intervenire alla presentazione di questo progetto, ha colto l’occasione per approfondire alcuni suoi concetti legati al mondo del lavoro, espressi alla recente Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. In quell’importante assise ha avuto un «incontro tagico», ha raccontato il cardinale ai giornalisti. «Incontrando un giovane, al quale ho chiesto chi fosse, lui mi ha risposto: “nessuno, perché non ho un lavoro e quindi non conto niente nella vita”». La società non può permettersi di avere dei “nessuno” e per questo il cardinale Bassetti ha parlato della necessità di «un grande piano di sviluppo dell’Italia» basato «su due elementi di cruciale importanza: la famiglia e la messa in sicurezza del territorio». Bassetti è convinto che «bisogna avere il coraggio di investire su questi due fattori, che possono essere concretamente da traino per il mondo del lavoro e per un migliore equilibrio della società, perché la famiglia e il territorio sono due fonti grandissime di lavoro e, al tempo stesso, hanno una grande caratura morale e un immediato ritorno economico». La messa in sicurezza del territorio significa anche costruire edifici antisismici nel rispetto delle leggi, con il recupero del vasto matrimonio storico-artistico danneggiato dal terremoto. Questo, ha sottolineato il presule, «comporta la ripresa del settore edilizio e di tutto il suo indotto che si avvale anche del lavoro di molte realtà artigianali a cui si rivolge anche il progetto “Sosteniamo il lavoro”». Il cardinale Bassetti ha poi ribadito la necessità di fare tutti la propria parte, ad iniziare dalla Chiesa, anche a livello locale, con “micro progetti” sostenuti dall’8xMille che siano accolti dalla comunità come esempi, stimoli a creare maggiori opportunità di lavoro. Al riguardo ha citato la positiva esperienza del Progetto Policoro della Cei approdato da alcuni anni anche in Umbria e quella di una realtà associativa nata in una parrocchia di periferia del Perugino, che, attraverso il progetto “stage formativo”, ha dato lavoro a una decina di neodiplomati assunti dalle aziende dove avevano svolto lo stage. Oltre a chiedere più impegno alle Istituzioni civili, politiche e alle realtà imprenditoriali «perché senza lavoro non si vive», il cardinale Bassetti si è rivolto anche al mondo bancario invitandolo ad «una maggiore sensibilità» soprattutto verso il lavoro giovanile. «Se dei giovani qualificati avessero intenzione di aprire delle piccole aziende dove poi anche altri loro coetanei possono essere partecipi – ha detto il presule –, c'è bisogno che gli istituti di credito diano un avvio. Le banche non dovrebbero avere paura a dare quest’avvio, perché la povertà porta povertà anche negli istituti di credito. Se invece si riesce a sviluppare un'attività, poi chi ha ricevuto dona».



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