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  25/09/2017 12:29

CEU - COMMISSIONE REGIONALE PER L'EDUCAZIONE: LETTERA DI INIZIO ANNO A QUANTI SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA.


La Commissione Regionale per l’Educazione della Conferenza Episcopale Umbra come ogni anno esce per il 4 ottobre festa di San Francesco di Assisi con una lettera di augurio a quanti operano nel mondo della scuola. Questa lettera verrà consegnata alle scuole delle 8 diocesi umbre da parte della Commissione stessa per il tramite degli uffici scuola diocesani. Quest’anno il focus della commissione si è concentrato sul Sinodo sui giovani affinché ci si possa interrogare su quelle che sono “le istanze più profonde del mondo giovanile per cogliere il potenziale di bene che esiste nel mondo giovanile anche oggi. La scuola infatti non può perseguire solo traguardi di tipo efficientistico e tecnicistico ma sempre deve ricordarsi dell’attenzione primaria alla persona e di favorire tutto quello che può portare alla scoperta e alla realizzazione di un progetto di vita valido e aperto al bene comune” (dalla lettera di inizio anno). L a Commissione Regionale per l’Educazione nella primavera scorsa ha organizzato i suoi incontri di formazione a cui hanno partecipato dirigenti, insegnanti, genitori, studenti, sacerdoti, religiosi, educatori. Nell’anno passato ci siamo già introdotti sulla condizione giovani in Italia invitando la dott.ssa Paola Bignardi, coordinatrice del Rapporto Giovani 2016 dell’Istituto Toniolo con una sua relazione su “Promossa ma potrebbe fare di più: come la generazione ‘mobile’ guarda alla scuola, allo studio e al lavoro”. Anche nella primavera 2018 la Commissione Regionale per l’Educazione organizzerà nuovi incontri con nuove proposte di riflessione per la Scuola. Lettera a quanti sono impegnati nel mondo della scuola in Umbria L’anno scolastico 2017/18 a cui guardiamo sempre con fiducia e speranza, ci dà lo spunto per una duplice riflessione che speriamo possa coinvolgere pienamente anche il mondo della scuola. Anzitutto ricordiamo con gioia la visita di papa Francesco a Barbiana, nel cinquantesimo della morte di Don Lorenzo Milani, sacerdote ed educatore. L’occasione del cinquantenario ha dato modo a molti di riscoprire questa figura indubbiamente complessa e dalle molteplici sfaccettature, caratterizzata dalla fedeltà alla Chiesa e da una grande passione educativa. Papa Francesco, volendo rendergli omaggio lo scorso 20 giugno, fra l’altro nella stessa mattinata in cui si era recato a visitare anche la tomba di don Primo Mazzolari, così ha detto di don Milani nel suo discorso pronunciato per l’occasione: “E da insegnare ci sono tante cose, ma quella essenziale è la crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall’amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune” (Papa Francesco, Discorso a Barbiana 20 giugno 2017). Fra le tante possibili stimolazioni che il prete fiorentino ha lasciato a noi c’è sicuramente quella sintetizzata in uno di quelli che saranno poi fra i più celebri slogan coniati dalla scuola di Barbiana: I care , Mi interessa , che molti hanno visto in contrapposizione in chiave anche educativa all’altrettanto celebre aforisma del ventennio fascista (“Me ne frego”). I care significa mi interessa, sono responsabile, ho a cuore gli altri, non sono estraneo a questo mondo. In una società che fa dell’individualismo la cifra apparentemente vincente da proporre anche alle giovani generazioni, ridire con forza il valore di I care significa ricordare l’importanza di una scuola veramente inclusiva, che si prenda cura di tutte le persone, che stimoli la solidarietà concreta, che educhi all’autentico senso della responsabilità. Il futuro sarà migliore del presente nella misura in cui le nuove generazioni saranno coinvolte in questo processo di educazione alla responsabilità. L’anno 2018 come ampiamente annunciato dal Papa sarà dedicato ai giovani in particolare alla celebrazione di un sinodo, cioè un’assemblea ecclesiale universale dedicata alle giovani generazioni e per questo è partito anche un questionario dedicato a queste tematiche che le singole diocesi, in particolare mediante gli uffici di pastorale giovanile, stanno esaminando. Siamo invitati anche noi, docenti, educatori, dirigenti, genitori, studenti a interrogarci su quelle che sono le istanze più profonde del mondo giovanile per cogliere il potenziale di bene che esiste nel mondo giovanile anche oggi. La scuola infatti non può perseguire solo traguardi di tipo efficientistico e tecnicistico ma sempre deve ricordarsi dell’attenzione primaria alla persona e di favorire tutto quello che può portare alla scoperta e alla realizzazione di un progetto di vita valido e aperto al bene comune. Così l’augurio che possiamo formulare per il nuovo anno scolastico 2017/18 è questo: una scuola che riscopra l’educazione al significato e ai valori più autentici della vita, che in un fecondo incontro tra le fedi religiose e i valori “laici” metta sempre di più al centro l’uomo e il senso della responsabilità e che i giovani possano essere aiutati a scoprire la loro vocazione, perché la loro felicità non dipende solo dai traguardi raggiunti ma dalle intenzionalità profonde che animano il cammino della vita. Con questi auspici giungano a tutti i nostri auguri più fervidi! Assisi 4 ottobre 2017, festa di San Francesco di Assisi Mons. Domenico Sorrentino Vescovo delegato Prof.ssa Annarita Caponera Coordinatrice


ALLEGATO:  LetteraCresu2017.pdf

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