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  05/07/2017 17:08

VIAGGIO DEI VESCOVI UMBRI IN TURCHIA: VISITA AI LUOGHI STORICI DEL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI E INCONTRO CON IL PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI BARTOLOMEO I


I Vescovi dell’Umbria, guidati dal cardinale Gualtiero Bassetti arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, stanno trascorrendo alcuni giorni all’insegna della fraternità e della condivisione in Turchia, in quello che rappresenta un importante pellegrinaggio ecumenico e interreligioso, che avrà il suo culmine con l’incontro di venerdì 7 luglio ad Istanbul con il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, giunto in Umbria lo scorso settembre in occasione del 30° anniversario dello storico incontro di preghiera per la pace in Assisi promosso da Giovanni Paolo II con i rappresentanti delle religioni del mondo. Un pellegrinaggio nei luoghi delle origini del cristianesimo cominciato da Smirne dove c’è stato l’incontro con i rappresentanti della comunità cattolica e la visita alla chiesa di San Policarpo e alla cattedrale di San Giovanni, riaperta al culto nel 2013 dopo i lavori di restauro a seguito dei danni di un incendio e dopo un periodo di chiusura in quanto usata dai militari americani per quasi 50 anni. I lavori di rifacimento sono stati realizzati grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana, che ha provveduto anche alla ristrutturazione di alcuni locali adiacenti alla chiesa che ospitano attualmente circa venti profughi siriani e iracheni. Un pellegrinaggio che è stato occasione per parlare dei rapporti tra Chiese sorelle e della realtà sociale, culturale e religiosa del Paese. A Smirne, terza città della Turchia, che conta 4 milioni di abitanti, sono presenti nove chiese cattoliche, 15 sacerdoti e circa 14mila cattolici, suddivisi tra turchi e stranieri residenti di diverse nazionalità. Una minoranza che cerca di dare testimonianza concreta del Vangelo in un Paese dove si sta riscoprendo il senso religioso favorito anche da una meno rigida applicazione del principio di laicità dello Stato turco. Il pellegrinaggio ha toccato successivamente Efeso con la visita all’antica città dell’impero romano e bizantino, luogo della predicazione di San Paolo, e quindi la visita a Selçuk nel sito della grande basilica cristiana costruita sulla tomba di San Giovanni, risalente al IV secolo e poi ampliata nel 548 da Giustiniano che fece costruire, al di sopra di quella preesistente, un'imponente chiesa a pianta cruciforme, che ricalcava quella dei SS. Apostoli, da lui fatta edificare a Costantinopoli qualche anno prima. A conclusione della giornata nella piccola casa della Beata Vergine Maria a Efeso è stata celebrata la messa, presieduta dal cardinale Bassetti, concelebrata con i confratelli vescovi, con i frati francescani cappuccini che custodiscono il santuario e con padre Massimiliano Palinuro, sacerdote fidi bonum della diocesi di Ariano Irpino e rettore della cattedrale di Smirne, che ha accompagnato i vescovi in questa prima parte del viaggio e che ha illustrato la storia della casa di Maria, luogo meta di pellegrinaggi non solo di cattolici ma di persone di ogni religione tra cui molti musulmani. Il ritrovamento sui pendii boscosi del monte Solmisso, a pochi chilometri dall’antica Efeso, di una cappella conosciuta come la casa di Maria (Meryem Ana) avvenne sul finire del 1800 grazie ai padri lazzaristi di Smirne, sulla scorta di alcune visioni di Caterina Emmerich, mistica tedesca che descrisse al suo confessore Clemens Brentano momenti e luoghi della vita di Maria, intrapresero delle ricerche, trovando conferme a quanto la suora tedesca aveva raccontato: la casa in rovina, la sua collocazione sul pendio del monte, il mare di fronte. Altro importante momento è stata la visita al sito archeologico di Hierapolis e alla tomba dell’apostolo Filippo, recentemente scoperta grazie agli scavi del prof. Francesco D’Andria, archeologo che ha guidato i Vescovi personalmente lungo il percorso dell’antico sito, della necropoli fino alla tomba di San Filippo, illustrando i particolari del ritrovamento e gli elementi che attestano con certezza l’apparenza della tomba quale sepoltura dell’apostolo. Il viaggio ecumenico proseguirà il 7 luglio con l’incontro con il patriarca ecumenico Bartolomeo I e la celebrazione eucaristica a Santa Ciriaca presieduta dal patriarca, e con la preghiera al monastero di Balikli sulla tomba del Patriarca Atenagora di cui proprio il 7 luglio ricorrono i 45 anni della morte.



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