In
comunione con Papa Francesco a Lesbo i frati di Assisi affermano con
forza che la pace non è questione di confini ma di cuore. "In
questa due giorni ad Assisi abbiamo visto e toccato con mano -
dichiara il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di
Assisi, padre Enzo Fortunato - una realtà ben diversa da
quella che i media quotidianamente dipingono sul mondo giovanile. Un
mare di ragazze e ragazzi, provenienti dalle scuole del nord e del
sud d'Italia, che s'incontrano, si sorridono, si riconoscono
amici e creano, con i loro insegnanti, momenti di educazione a una
cittadinanza responsabile: parole, testi, disegni per abbattere i
muri dell'indifferenza rispetto ai drammi del nostro tempo, le
migrazioni, la violenza, i cambiamenti climatici".
Sono
migliaia e migliaia i ragazzi giunti ad Assisi, sui luoghi di San
Francesco, per vivere con gioia e in amicizia il Meeting nazionale
delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo. "E' un
vero spettacolo di facce e di colori! E che questa magia avvenga ad
Assisi non e' un caso - dichiara padre Fortunato. - Lo ha
ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo
messaggio alla comunità francescana del Sacro convento e al
Coordinamento degli enti locali per la pace e i diritti umani che
hanno organizzato l'evento: "I luoghi e lo Spirito di Assisi -
ha scritto il capo dello stato - scuotono le coscienze, ci
interpellano sui valori autentici della vita e ci sollecitano a
rompere quell'involucro di indifferenza, nel quale talvolta si pensa
di trincerarsi".
Tutta
Assisi e questo mare di giovani - nuovi cittadini di un mondo senza
muri e barriere - accompagnano il Papa nel suo grande viaggio a
Lesbo. "A me vien da dire - conclude padre Fortunato - che
se ci governassero i giovani il mondo sarebbe migliore".
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