Il
vescovo mons. Domenico Cancian ha guidato, domenica scorsa, il pellegrinaggio
diocesano a Collevalenza. Il Santuario dell’Amore Misericordioso è stato scelto
nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia per questa esperienza
di comunione che la Chiesa particolare di Città di Castello ha voluto vivere
accogliendo con entusiasmo l’invito del proprio pastore durante l’anno del
Giubileo della Misericordia.
Dopo
la visita all’Opera di Madre Speranza durante la mattina, i circa settecento
fedeli tifernati giunti con pullman organizzati o con mezzi propri, nel
pomeriggio si sono ritrovati per la visione di un video sulla vita della suora
che per volontà del Signore fece costruire il complesso di Collevalenza. Di
seguito i pellegrini si sono raccolti per l’Adorazione Eucaristica. Le
pagine diocesane del settimanale La Voce, ricordano che durante tutta la
giornata è stata data a tutti la possibilità di accostarsi al sacramento della
Riconciliazione cui questo santuario di Misericordia è particolarmente vocato. In
processione i pellegrini si sono poi diretti verso la Porta Santa e dopo averla
attraversata si sono fermati di fronte al Crocifisso dell’Amore Misericordioso
che più dello strazio della croce testimonia l’amore negli occhi del figlio
rivolti verso il Padre. Nel
commento al Vangelo, letto durante la Santa Messa celebrata al temine della
giornata, il vescovo ha sottolineato che tutti gli uomini sono discepoli capaci
di fare il percorso del Signore con la forza della grazia della Resurrezione.
Ha poi concluso rivolgendo ai fedeli tifernati l’invito ad un gesto concreto di
Misericordia: sostenere la realizzazione di una casa di accoglienza per
migranti.
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