Un
bel gruppo di persone molto organizzato che aveva con sé un manifesto recante
la scritta: “Famiglia, verità e persona. Associazione culturale” è partito
stamattina da Assisi per partecipare al Family day di Roma. Ad attenderli alla
stazione oltre al sindaco di Assisi Antonio Lunghi anche il vescovo della
diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino.
Il presule dopo aver pregato con il gruppo ed aver impartito loro la
benedizione ha consegnato ai partecipanti alcune preghiere e rivolgendosi loro
ha detto “bisogna testimoniare, essere buoni. La famiglia è una gioia”. “Sono
contento che anche da Assisi – ha affermato il presule – si sia data attenzione
a questa giornata di testimonianza e di festa a favore della famiglia e dei
bambini. Mi auguro che sia uno stimolo di riflessione perché anche la politica
dedichi alla famiglia sempre maggiore attenzione e che soprattutto i bambini
siano tutelati nella loro dignità e nei loro bisogni veri”.
Il
Forum delle associazioni familiari dell’Umbria sarà presente al Family Day del
30 gennaio 2016 per testimoniare la propria opinione sul disegno di legge
Cirinnà e gli effetti che esso riverbera sull’architettura dello Stato. È
proprio di un Paese democratico esprimere critiche e formulare ipotesi
alternative, affinché la convivenza si realizzi nelle condizioni migliori
possibili. "Per
questa ragione il Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria, riconosce
nella partecipazione delle sue famiglie e associazioni all’agorà del Circo
Massimo, un importante evento di costruzione democratica mosso dalla coscienza - spiega il presidente Ernesto Rossi -.
Edificare la casa comune è un’impresa che si regge sulla partecipazione della
società civile. Laddove libertà è partecipazione, ciascuno contribuisce secondo
la propria vocazione all’evoluzione del dibattito pubblico, in piazza e con altri
impegni di testimonianza cristiana: tutti concorrono a definire il bene comune
di cui lo Stato deve farsi carico. Del resto, mentre non esiste per nessuno il
diritto ad avere ragione, vale invece per tutti il diritto-dovere di
partecipare alla costruzione della nostra casa comune e sostenerne le
fondamenta. La sintesi è un obbligo morale altissimo che ci interpella tutti
perché il primo fondamento della società è la famiglia".
|