Oltre
centocinquanta persone di cui gran parte studenti hanno fatto visita mercoledì
27 gennaio, Giorno della Memoria, al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”,
dove si è tenuta la consegna delle medaglie d’onore da parte del Prefetto di
Perugia, Raffaele Cannizzaro, ai familiari degli insigniti dell’alto
riconoscimento Enrico Fiorucci e Marsilio Traversini.
Presenti
all’incontro le massime autorità militari e civili tra cui la presidente della
Regione Catiuscia Marini e il presidente della Provincia Nando Mismetti.
Dopo i saluti e i ringraziamenti del sindaco Antonio Lunghi al Prefetto
Cannizzaro per aver scelto Assisi per la sua prima uscita dal ricevimento del
suo nuovo prestigioso incarico ed aver ricordato che si tratta della prima
volta che questo alto riconoscimento agli insigniti esce dalle mura del palazzo
prefettizio per spostarsi nella città serafica è seguito l’intervento del
vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor
Domenico Sorrentino. Quest’ultimo dopo aver ricordato la storia della sua
famiglia e di suo padre fatto prigioniero in un campo di concentramento ha
affermato che “ferite come queste si cicatrizzano solo con il balsamo del
perdono che non significa dimenticanza. La memoria – ha aggiunto – serve a non
fare gli stessi errori nel futuro. Abbiamo tanto da ricordare perché abbiamo
tanto da cambiare”. Marina Rosati
direttrice e curatrice del Museo della Memoria durante il suo intervento ha
voluto ricordare il primato di Assisi nell’avere avuto ben sette “Giusti tra le
Nazioni” e che degli oltre trecento ebrei rifugiati nella città serafica non
c’è stato nessun deportato né ucciso. Sono seguite poi le parole del Prefetto Cannizzaro
che si è rivolto soprattutto ai giovani invitandoli a riappropriarsi della
storia per conoscerla e raccontarla con i loro termini e i loro toni.
|