Il
“Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” è la location scelta dalla Prefettura
di Perugia per la consegna delle medaglie d’onore nel Giorno della Memoria che
si celebra mercoledì 27 gennaio. Una cerimonia eccezionalmente voluta ad Assisi
dal Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, che si svolgerà all’interno della
Pinacoteca Comunale di Palazzo Vallemani, via San Francesco 12 dove è allestita
la mostra con testi, foto e documenti inediti che raccontano la storia di
coloro che operarono per la salvezza degli ebrei.
Prima
e dopo la cerimonia che si svolgerà alle ore 11 sono in programma le visite guidate
al Museo da parte della ideatrice-curatrice Marina Rosati che, insieme alla
collaborazione di un comitato scientifico, ha raccolto il materiale inerente
agli anni delle persecuzioni razziali e relativo alla rete clandestina che si
venne a formare nella città serafica intorno alla figura del vescovo monsignor
Placido Nicolini. L’esposizione, unica nel suo genere in Umbria, racconta
l’opera dei sette “Giusti tra le Nazioni” di Assisi proclamati dallo Yad Vashem
(si tratta del massimo riconoscimento che lo stato d’Israele ha conferito ai
non ebrei che hanno salvato almeno un ebreo mettendo a repentaglio la propria
vita).
Con
la cerimonia di mercoledì sono già tre gli appuntamenti organizzati dalla
diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino con il Comune di Assisi ed altri
enti per non dimenticare la tragedia dell’olocausto. Sabato scorso c’è stata
grande partecipazione nel tour alla scoperta dei monasteri di clausura dove
sono stati nascosti gli ebrei, tra cui quello delle clarisse di san Quirico dove
sembra che arrivò anche il ciclista Gino Bartali per consegnare i documenti
falsi. A questo proposito andrà in onda su Rai2 alle 23,50 di mercoledì 27
gennaio un documentario sull’opera di salvezza del grande ciclista italiano che
mostrerà anche i luoghi assisani e lo stesso Museo della Memoria di Palazzo
Vallemani.
Un
altro interessante e toccante momento si è avuto lunedì 25 gennaio con la
testimonianza di Vitale Fano, nipote di Guido Alberto Fano, musicologo e
compositore ebreo proveniente da Milano che trovò ospitalità e salvezza presso
le clarisse colettine francesi.
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