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  18/01/2016 17:11


Spoleto: messa per tutte le persone che nel 2015 sono transitate dall’Hospice di Spoleto alla Casa di Dio. È stata celebrata nella chiesa della Madonna di Loreto dai Vescovi di Spoleto e Foligno



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Domenica 17 gennaio nel Santuario della Madonna di Loreto a Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto la Messa nel ricordo «affettuoso di tanti fratelli e sorelle che nel corso del 2015 sono transitati dall’Hospice “La torre sul colle” di Spoleto alla Casa di Dio». Col Presule hanno concelebrato: mons. Gualtiero Sigismondi vescovo di Foligno (molte persone ricoverate all’Hospice, infatti, provengono dal territorio della Chiesa diocesana a lui affidata); don Edoardo Rossi parroco dei Santi Pietro e Paolo in Spoleto; don Fabrizio Maniezzo parroco di Castel Ritaldi. Presente buona parte del personale medico e infermieristico dell’Hospice, così come i preziosi e numerosi volontari dell’Aglaia (Associazione per l’assistenza palliativa), il sindaco Fabrizio Cardarelli e molti familiari delle persone ricoverate nella struttura di cure palliative lo scorso anno.

Nella seconda domenica del tempo ordinario è stato proclamato il brano del Vangelo di Giovanni le Nozze di Cana, festa nuziale in cui viene meno il vino e Gesù, su interessamento di sua madre, trasforma l’acqua in vino, consentendo la continuazione del banchetto. «La nostra vita – ha detto mons. Boccardo nell’omelia – è simile a quella festa. La sofferenza o la perdita di persone care, ad esempio, possono rovinarla. Ma Gesù è in grado di trasformare tutto e permette a ciascuno di noi di guardarsi dentro e mettere ordine alla vita, facendo a lui spazio, nella certezza che interviene quando gli diciamo: ho bisogno di te! Festa o banchetto – ha proseguito il Presule - ci fanno anche pensare alla vita che ci attende nell’Aldilà. Tutte le persone a voi care che nel 2015 sono transitate dall’Hospice alla Casa del Padre stanno condividendo il banchetto preparato loro da Dio, servite e accolte da Gesù stesso. Loro non sperimentano più il limite della fragilità, sono nella luce e nella gioia e riescono a vedere il volto di Dio. Accanto a loro, come a Cana di Galilea, c’è la Madre di Gesù che dice al Figlio: intervieni nuovamente per loro e per i loro cari pellegrini ancora sulla terra.  Ciò, naturalmente, non toglie il dolore, ma aiuta a viverlo in modo diverso, con Gesù al fianco».

Al termine della celebrazione mons. Boccardo e mons. Sigismondi sono andati in visita alle persone ricoverate all’Hospice accompagnati dal medico responsabile Maria Stefania Gallina, dalla caposala Luigia Ciucarilli e dai volontari dell’Aglaia. 




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