Perugia, città del
dialogo, multiculturale ed ecumenica, vivrà l’annuale “Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani”, che si celebra dal 18
al 25 gennaio, e la XX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo
del dialogo tra cattolici ed ebrei, con una serie di iniziative di
grande valore ecumenico promosse dalle Chiese cattolica, ortodosse
greca, romena e russa, e riformate valdese ed avventista. Tutte loro,
insieme, hanno dato vita alcuni anni fa al Consiglio delle Chiese
Cristiane di Perugia (CCCPg), che organizza periodici eventi
culturali a sostegno del dialogo tra cristiani, in collaborazione con
il Centro ecumenico ed universitario “San Martino” (sede dei vari
incontri) e l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo
interreligioso, diretto per molti anni dal compianto mons. Elio
Bromuri. Il noto sacerdote perugino, scomparso lo scorso anno, diede
vita quasi mezzo secolo fa con un nutrito e qualificato gruppo di
giovani laici impegnati all’“Ostello della Gioventù-Centro
Internazionale di Accoglienza”, tutt’oggi operativo, che ben
presto si rivelò il luogo della Chiesa perugina in cui concretamente
trovavano attuazione l’ecumenismo e il dialogo interreligioso
scaturiti dal Concilio Vaticano II.
A
presentare il nutrito programma della “Settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani 2016” e la XX Giornata per
l’approfondimento del dialogo tra cattolici ed ebrei, sono stati
don Mauro Pesce, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo
e il dialogo interreligioso, e la prof.ssa Annarita Caponera, docente
di ecumenismo all’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e presidente
del Centro “San Martino” e del CCCPg.
La
prof.ssa Caponera, che ha curato un ampio articolo pubblicato dal
settimanale «La Voce» (in edicola questo fine settimana) e nei
siti www.chiesainumbria.it e www.diocesi.perugia.it,
commenta con queste parole il tema centrale dell’imminente
“Settimana di preghiera” tratto dal testo biblico “Chiamati per
annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio” (1 Pietro, 2,9):
«All'interno del tema si distinguono due momenti: il primo evidenzia
la chiamata dei cristiani ad essere “popolo di Dio” dopo aver
ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù mediante il
Battesimo comune a tutti i cristiani; il secondo sottolinea l’ascolto
delle “opere meravigliose” di Dio così come si leggono nella
Bibbia. Quest’articolazione del tema sottolinea la profonda unità
che già viene condivisa dai fedeli in Cristo. Il Battesimo infatti è
ciò che ci rende cristiani, rinati dall’acqua e dallo Spirito in
continua sfida per rimanere in questa identità di popolo di Dio. Le
“opere meravigliose” di Dio, ascoltate e annunciate sulla base
delle Scritture, ci accomunano nella testimonianza al mondo di tali
opere attraverso il culto e la preghiera, nonché nell’azione
concorde in favore della giustizia e della pace».
E’
sempre la prof.ssa Caponera ha ricordare che «a ben pensarci pregare
per l’unità dei cristiani dovrebbe essere l’intenzione di
preghiera quotidiana vista la posta in gioco e dovrebbe impegnarci
tutto l’anno e non soltanto in alcuni brevi periodi individuati sul
calendario». La presidente del CCCPg e del Centro ecumenico “San
Martino”, illustrando le iniziative che si svolgeranno a Perugia
tra il 18 e il 24 gennaio, ha sottolineato «l’importanza di esse
anche sul piano istituzionale dei rapporti tra Chiesa cattolica e
altre confessioni».
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