«S. Ponziano non ci chiede necessariamente di
essere degli eroi, ma persone serie, quello sì». Potrebbe essere questa la
sintesi dell’omelia che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo,
ha tenuto nel Duomo di Spoleto per la celebrazione dei Secondi Vespri
Pontificali nella festa del patrono. Nel pomeriggio del 14 gennaio, nonostante
la pioggia, molti spoletini hanno nuovamente riempito la Cattedrale per rendere
omaggio a S. Ponziano, amico di Dio, che ha seguito le orme di Cristo, che ha
versato il sangue per il suo amore e che con Cristo regnerà senza fine. «Venerare
un Santo – ha detto ancora il Vescovo – significa affidarsi a lui, cogliere i
suggerimenti di vita che continua a proporre. S. Ponziano, in particolare, dice
a noi suoi concittadini di essere persone del presente e di non rimpiangere
continuamente il passato o progettare con ansia il futuro: ognuno, invece,
faccia la sua parte oggi, in questo tempo, con responsabilità e con nostalgia
per il bene». Al termine dei Vespri si sarebbe dovuta tenere la processione –
alla presenza, oltre che dei fedeli, di cavalli e cavalieri e dei membri delle
associazioni di volontariato (questi ultimi hanno partecipato ai Vespri in
Duomo) per riportare la sacra testa del Santo nella basilica a lui dedicata. La
pioggia, purtroppo, non ne ha consentito lo svolgimento. «Essa – ha detto mons.
Boccardo – non è nostra alleata, ci perseguita ma certamente non ci scoraggia».
E ha invitato i presenti a compiere una processione ideale, che è consistita
nella preghiera mentre l’Arcivescovo – con un corteo di automobili del Comune e
delle Forze dell’ordine - ha riportato
la reliquia nella Basilica di S. Ponziano, dove alle 18.00 è stata celebrata la
Messa.
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