La città si prepara alla festa patronale del Beato
Angelo. Il Capitolo della basilica concattedrale e la parrocchia hanno
predisposto il programma della novena che prevede, sino al 13 gennaio, alle
17,30 il rosario e, alle 18, la celebrazione eucaristica con preghiera al
Beato. L’omelia ha come tema “Il Giubileo della misericordia”: la propone il
padre Alberto dei frati di Porziano. Giovedì 14 gennaio, alle 18, ci sarà la celebrazione
del vespro con la cerimonia dell’offerta dell’olio per la lampada votiva da
parte dell’amministrazione comunale; alle 21 la veglia di preghiera animata dai
giovani; segue una fiaccolata che, muovendo dalla Basilica, si dirigerà al
sacello del biancospino per assistere alla miracolosa fioritura in notturna; in
contemporanea un’altra fiaccolata, organizzata dal Cai, parte dall’eremo di
Capodacqua e ripercorre l’antico itinerario compiuto con la salma del santo
eremita nel lontano 1324. I due gruppi, solitamente molto numerosi, si
ricongiungono di fronte al sacello, dove pregano insieme, ospiti della pro loco
del Biancospino. Venerdì 15 gennaio sante messe alle 6, 30, alle 7,15, alle 8,
alle 9 e alle 10; alle 11,15 solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal
vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino; alle 16, la funzione del
transito, alle 17,30 vespro e, a seguire, la messa. Nei giorni 14 e 15 la
Basilica e la cripta restano aperti sino alle 21,30. In parallelo, nella
mattinata di venerdì, alle 10, nella sala consiliare del municipio, alla
presenza del vescovo, viene consegnato dal Comune il “premio Beato Angelo”, che
quest’anno è stato assegnato a Radio Tadino con questa motivazione: “Da
quarant’anni entra nelle case, parla alla gente e vola nell’etere con la stessa
anima libera del primo giorno”. Previste anche targhe di riconoscimento con
speciale menzione alla memoria del medico dottor Vincenzo Venarucci, perché
“durante la sua carriera, ciò che più lo ha contraddistinto è stata la sua
grande passione e dedizione al lavoro, che ha considerato come una missione,
mettendosi sempre al servizio degli altri con grande spirito di umanità”; alla
Società del monte: “Fondata nel 1886, celebra quest’anno il suo 130°
anniversario e rappresenta una delle più antiche istituzioni gualdesi.
Sopravvissuta a due guerre, ha saputo rinnovarsi nel tempo mantenendo vivo lo
spirito di associazione che contribuì alla sua costituzione”; menzione anche
per i Carabinieri di Gualdo Tadino “per la professionalità e lo spirito di
dedizione che sempre contraddistingue gli uomini dell’Arma, con un particolare
riconoscimento per il brillante recupero dell’antico Statuto di Gualdo e del
Laudario della Confraternita dei Raccomandati, trafugati lo scorso anno”.
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