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  26/11/2015 17:30


Assisi: celebrata la Virgo Fidelis. Monsignor Sorrentino loda il ruolo e il lavoro svolto dai carabinieri



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Nella cattedrale di San Rufino, giovedì 26 novembre, è stata celebrata la Virgo Fidelis; patrona dell’arma dei carabinieri. Alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino hanno partecipato il maggiore Marco Sivori, comandante della Compagnia di Assisi, altri militari e rappresentanti delle forze dell'ordine, uomini e donne il cui operato, come è stato ricordato nel corso della cerimonia, è volto al servizio del bene comune.

“Ogni volta che varchiamo la soglia del Tempio del Signore noi riceviamo un invito alla gioia” queste le parole che monsignor Sorrentino ha pronunciato all’inizio dell’omelia. “Per le persone come voi – ha proseguito il vescovo rivolgendosi ai militari presenti – che stanno continuamente a contatto con quegli aspetti dell’esistenza che invece sono problematici, questo può sembrare stridente, ma forse è anche una bella terapia psicologica, è un aspetto di cui tutti abbiamo bisogno e solo Dio ce lo sa garantire e assicurare. Questo invito alla gioia quest’anno per noi si chiama giubileo. La parola ricorda il giubilo dunque la gioia. E’ un anno intero che il Papa ha voluto dare alla chiesa per recuperare la via della gioia. C’è un filo di luce – ha aggiunto il presule – che può brillare e può contagiare in modo tale che la luce e la gioia diventino un’esperienza per tutti. E un anno come questo è fatto per questo. Voi ve ne occuperete dal vostro punto di vista – ha detto il presule ai militari - mentre cercherete di svolgere questo anno nella sicurezza, come è vostro compito e per il quale siete sempre tanto bravi, bisogna che anche voi sentiate che è per voi, per il vostro lavoro, per le vostre famiglie. Siamo in un mondo dove la paura è sempre più di casa. Un po’ ce la togliete voi con il vostro servizio, ma soprattutto ce la toglie il Signore quando ci dice ‘Io sto con te’. Il Signore ci invita – ha concluso – a diventare tutti una sola famiglia. Saremo davvero una famiglia se ci metteremo nel cuore di Dio, se lo ascolteremo. Anche il vostro servizio è volto a che l’umanità sia sempre di più una famiglia seppur nella diversità dei volti”.   




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