La
Conferenza Episcopale umbra esprime solidarietà alla Chiesa e al
popolo di Francia per gli attacchi terroristici subiti la sera del 13
novembre. Nell'affidare le vittime a Gesù Buon Pastore, i Vescovi
invocano l'intercessione di San Benedetto da Norcia, patrono
d'Europa, affinché la Francia e tutto il Continente Europeo
ritrovino pace, serenità e unità.
Anche
il cardinale Gualtiero Bassetti nel corso dell'intervento
all'inaugurazione del filmfestival Popoli e Religioni a Terni ha
fatto riferimento agli attentati di Parigi: “Il terrore vuol dire
paura e il terrorismo vuol impaurire e creare questo tipo di
situazioni. La cosa migliore per reagire è quella dell'accoglienza,
dell'integrazione e del dialogo perchè non sono le religioni la
causa delle discriminazioni e delle lotte. Sono dei fanatismi, degli
eccessi, che possono prendere a volte qualche pretesto religioso,
manifestati da uomini che non vengono da esperienze religiose, ma che
ne hanno preso qualche ideologia estrema. Le religioni sono sempre
fondamento di dialogo, di pace e di misericordia”.
“Con
dolore profondissimo - ha aggiunto il cardinale Bassetti - lascatemi
dire che i drammatici attentati di Parigi di ieri sera, si collocano
senza dubbio nella categoria del disumano. Azioni e gesta di una
violenza cieca e inqualificabile, che hanno colpito uomini e donne
totalmente innocenti, uccisi solamente perchè abitavano in quei
terribili momenti i luoghi degli attentati. Questa follia
terroristica, che uccide in nome di un furore ideologico ha ha la
presunzione di richiamarsi a un dio onnipotente, non può avere in
nessun modo una giustificazione sociale, culturale, politica e
tantomeno religiosa.
Le
religioni, e soprattutto le tre grandi religioni monoteiste, ebraica,
cristiana mussulmana, non hanno nulla a che vedere, in quanto tali,
con questi episodi, perchè sia l'islam che l'ebraismo che il
cristianesimo, partono dal presupposto e dalla concezione di un Dio
misericordioso. Allora è chiaro che coloro che seguono questo Dio
devono avere il cuore stesso di Dio nei rapporti con i loro fratelli.
E' importante dirlo con chiarezza, perchè si sta facendo grande
confusione si puntano dita in modo sbagliato.
Un
sociologo ha detto che questa è una guerra di tipo nuovo, quasi una
guerra liquida dove il terrore e la morte esplodono all'improvviso
senza campi di battaglia definiti e con eserciti apparentemente
invisibili. Ma nulla è invisibile all'occhio sapiente di Dio, il cui
giudizio insindacabile si baserà sulla capacità d ogni uomo di
generare amore, e non certo quello di diffondere odio e morte. Noi
siamo stati creati ad immagine di Dio e siamo per generare, dare e
produrre solo amore, accoglienza, rispetto, sentimenti di fraternità.
Davanti a questa scia di morti il mio pensiero va alle vittime e alle
loro famiglie, il volto della morte dell'innocente è anche il volto
di Gesù e noi oggi guardiamo a quel volto con speranza e fede certa,
non in cerca di una vendetta ma per chiedere implorati solo la
giustizia di Dio per queste povere vittime.
Il
secondo pensiero si rivolge invece a questa umanità martoriata da
questi atti disumani, da gesti violenti con un particolare
riferimento all'Europa segnata dal sangue e dagli attentai
terroristici. Anche in questo caso non chiediamo vendetta ma che il
soffio dello Spirito Santo possa ispirare tutti i governanti per
poter fornire una risposta credibile a questi gesti irresponsabili”.
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