Grande cordialità e stima hanno caratterizzato la
visita privata che l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede Sua Eccellenza
Zion Evrony ha fatto al vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo
Tadino monsignor Domenico Sorrentino. L'ambasciatore, accompagnato dalla moglie
Rita, ha avuto un lungo colloquio con il vescovo che gli ha rinnovato i
sentimenti di fraterna amicizia con la comunità ebraica, protagonista insieme
ai fratelli cristiani e musulmani del 29esimo anniversario dello Spirito di
Assisi celebrato la settimana scorsa. L'incontro è stato anche l'occasione per
ricordare quanto la città serafica, e in particolare il vescovo di allora
monsignor Placido Nicolini, fecero negli anni della seconda guerra mondiale per
nascondere e salvare circa 300 ebrei dalle persecuzioni razziali. A questo
proposito l'ambasciatore e la consorte hanno rinnovato le loro felicitazioni
per la bella esposizione del "Museo della Memoria, Assisi 1943-1944",
realizzato dall'Opera Casa Papa Giovanni, fondazione della diocesi, e si sono
soffermati con il vescovo nel chiostro della Curia vescovile dove l'anno scorso
è stato inaugurato il Giardino dei Giusti di Gariwo. Da parte sua la moglie
dell'ambasciatore si è resa disponibile a guidare gruppi di pellegrini della
diocesi alla visita della Sinagoga di Roma, del ghetto e del museo ebraico.
"Si è trattata di una piacevole visita in amicizia - ha sottolineato il
vescovo monsignor Sorrentino - che rinnova la stima reciproca e il legame con
la comunità ebraica che in anni difficili, come quelli della seconda guerra
mondiale, trovò in Assisi accoglienza, ospitalità e amore".
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