“Non sempre…l'uomo coltiva e custodisce la
terra come amministratore responsabile, (Gen. 2, 15) e sul suolo vengono, così,
a riflettersi quegli squilibri che a partire dal cuore umano trovano
espressione nella società e nell'economia”.
Così
scrivono i Vescovi nel Messaggio “Il suolo, bene comune”, per la 65ª Giornata
Nazionale del Ringraziamento del prossimo 8 novembre 2015.
E
gli squilibri e le ferite che il maltempo sta lasciando in questo periodo sul
nostro territorio sono purtroppo profondi ed hanno provocato addirittura la
perdita di vite umane, oltre che danni ingenti, in particolare al Sud.
Grazie
all’impegno di operatori e volontari le Caritas si sono attivate nelle varie
situazioni di bisogno, come in Sicilia, dove è ancora emergenza idrica, o nel
Sannio con l’avvio dei progetti accomunati dal titolo emblematico “Fuori dal
fango”.
Anche
in Calabria il violento nubifragio che si è abbattuto sulla fascia Ionica e
Tirrenica ha provocato altri morti e l’interruzione di strade e ferrovie,
l’esondazione di diversi torrenti (Ferruzzano, Catona) frane, allagamenti, case
isolate, violente mareggiate, inoltre ingenti danni alle coltivazioni.
Pronta
anche in questo caso la mobilitazione delle Diocesi più colpite, Reggio
Calabria-Bova, Locri-Gerace, Oppido Mamertino-Palmi, dove le Caritas in stretto
collegamento con la rete parrocchiale hanno avviato i primi aiuti.
I
locali delle parrocchie sono diventati luoghi di accoglienza per le prime
necessità e in questa prima fase dell’emergenza le Caritas parrocchiali stanno
effettuando un monitoraggio costante dei bisogni e delle urgenze.
Caritas
Italiana anche in questo caso ha espresso vicinanza e solidarietà alle comunità
colpite, alle Diocesi e alle Caritas locali.
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