Umbria
terra di santi, Medioevo tempo di pellegrini. Per questo, a Gubbio, nella
seconda giornata del Festival del Medioevo c’è stata l’occasione di fare il
punto sulla Via di Francesco e gli altri cammini umbri di pellegrinaggio, la
loro valenza nell’esperienza umana e anche la loro importanza nell’offerta
turistica.
Il
vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve e grande esperto e appassionato
di cammini, mons. Paolo Giulietti,
ha proposto una riflessione sul motivo per cui ci si avvicina a un’esperienza
di questo genere.
«Si
percorre una via di pellegrinaggio perché si vuole cambiare - ha detto
Giulietti - ognuno cerca qualcosa di diverso: se stesso, un diverso
rapporto con gli altri, la fede... Le vie di pellegrinaggio devono avere perciò
delle caratteristiche che aiutino questo cambiamento: la dimensione di alterità
rispetto ai ritmi della vita quotidiana, un rapporto con gli altri più
profondo, degli spazi di solitudine e silenzio, la dimensione della fatica che
abbatte le maschere e svela il meglio e il peggio delle persone, il vivere con
un tempo più lento, darsi tempo».
Il
vescovo di Gubbio mons. Mario
Ceccobelli ha portato il suo saluto e ha ricordato l'esperienza del
“Sentiero di Francesco” che ogni anno dal primo al 3 settembre ripercorre il
cammino fatto da san Francesco da Assisi a Gubbio nel 1207 dopo aver lasciato
la casa e le ricchezze paterne.
La
Regione Umbria era rappresentata dall’assessore regionale Fernanda Cecchini e dal dirigente Ciro Becchetti; l’assessore ha
ricordato come «la spiritualità fa parte dei connotati degli umbri e per
questo, attraverso i cammini umbri, possiamo dare una risposta alla domanda di
spiritualità delle persone», mentre Becchetti ha raccontato come, la Via di
Francesco in particolare, e anche gli altri percorsi umbri di pellegrinaggio,
siano ormai al centro dell’azione della Regione e ha illustrato le strategie
messe in atto.
Chiara Dall'Aglio di Sviluppumbria ha sottolineato che è
stato fatto un importante lavoro di promozione perché «era una richiesta che ci
veniva fatta da tanti; anche oggi c’è il proliferare di prodotti editoriali
turistici indipendenti dalla promozione che porta avanti la Regione, segno di
un interesse diffuso».
Infine
il sindaco di Gubbio Filippo
Stirati ha dichiarato come uno dei pilastri centrali dell’azione
dell’amministrazione eugubina è proprio quello di dare soddisfazione alla
domanda turistica legata al francescanesimo. In questa direzione è stato
stipulato un accordo con il Comune di Assisi, e continuamente viene tenuta viva
la collaborazione con le autorità ecclesiastiche.
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